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'L'acqua non si vende'

21-04-2010 / A parer mio

Comitato locale Acqua Pubblica Ferrara

Anche a Ferrara sta per partire la campagna di raccolta firme per i tre referendum portati avanti dai movimenti per l'acqua pubblica con il supporto e l'adesione di decine di sigle e centinaia di persone sul territorio provinciale che si stanno organizzando in comitati locali di raccolta firme a cui aderiscono le realtà più varie tutte accomunate dalla condivisione dei motivi della battaglia referendaria, dal voler difendere il bene comune acqua al voler riaprire sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali e culturali ha deciso di promuovere tre quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010. Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze politiche. A partire dal sabato 24 aprile (23 aprile a Ferrara) inizieremo la raccolta delle firme, in tre mesi dovremo arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale. I tre quesiti vogliono abrogare la legge approvata dall'attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l'acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Dal punto di vista normativo, l'approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l'affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente "privo di rilevanza economica", servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. Verrebbero poste le premesse migliori per l'approvazione della legge d'iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. Vogliamo togliere l'acqua dal mercato e i profitti dall'acqua. Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l'accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo. Per conservarlo per le future generazioni. Perchè si scrive acqua ma si legge democrazia.

documentazione scaricabile (formato PDF)
>> relazione_introduttiva_quesiti_referendari.pdf
>> quesiti_referendari.pdf
>> componenti_comitato_promotore_referendum_acqua_pubblica.pdf