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Il sindaco Tagliani sul piano di razionalizzazione delle Poste italiane

14-11-2012 / Punti di vista

a cura della portavoce

Ieri si è tenuta in Commissione VIII del Senato l'audizione riguardante il piano di razionalizzazione delle Poste italiane. La senatrice Bertuzzi ha posto l'attenzione sulle modalità con cui i piani di razionalizzazione vengono comunicati agli Enti locali, lamentando la circostanza che spesso i sindaci debbano apprendere dai sindacati o dalla stampa ipotesi di modificazione dei servizi erogati nell'ambito dei loro comuni. La senatrice ha ricordato che la questione è di estrema importanza e si collega alla stessa sopravvivenza di alcune comunità, evidenziando anche la contradditorietà di un sistema che, da un lato, incentiva la riduzione dell'uso del contante, obbligando i pensionati ad avere un conto corrente sul quale vedere accreditata la pensione, e dall'altro sopprime gli uffici postali.
Il sindaco Tagliani, che nel sit in di protesta di sabato scorso ha sottolineato la difficoltà per i sindaci di trovare un interlocutore significativo (le direzioni regionali dichiarano di non avere competenza in materia, mentre le direzioni provinciali affermano di applicare il piano di razionalizzazione) ha appreso con soddisfazione le dichiarazioni dell'Ing. Sarmi (Amministratore Delegato del Gruppo Poste Italiane) il quale, durante l'audizione, ha affermato che non verrà chiuso nessun ufficio postale prima di aver svolto un'adeguata trattativa con gli enti locali.
Con questa dichiarata disponibilità il sindaco di Ferrara - insieme ai colleghi di Argenta, Comacchio, Copparo, Lagosanto, Mesola, Ostellato e Ro - presenterà alla Direzione Affari Istituzionali di Poste Italiane possibili soluzioni e concrete proposte che tengano conto sia delle esigenze di economicità dell'azienda sia delle necessità dei cittadini.