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LAVORI PUBBLICI E CULTURA - Presentato il restauro in via Scandiana realizzato con il contributo di Manifattura Berluti

Le 'Virtù' di Schifanoia pronte a farsi ammirare dai visitatori

22-03-2013 / Giorno per giorno

Curate una ad una tutte le ferite del terremoto, la sala di palazzo Schifanoia dedicata alle Virtù attende ora soltanto di farsi nuovamente ammirare dagli sguardi incantati e stupiti dei visitatori. Mancano pochissimi giorni infatti alla riapertura al pubblico, il prossimo 27 marzo, del complesso di via Scandiana, che dopo le opere di riparazione dei danni del sisma proporrà un percorso ridotto, in attesa del completamento dei restauri.
Sponsor dell'intervento nella sala delle Virtù, conosciuta anche come sala degli Stucchi, è la Manifattura Berluti che ha finanziato, con una somma di 20mila euro, i lavori eseguiti dai restauratori della ditta Fedeli di Firenze e programmati in collaborazione dal Comune di Ferrara (Settore Lavori Pubblici e Musei di Arte Antica) e dalla Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Alla società Berluti sono andati stamani, nel corso della visita per la stampa alla sala restaurata, i ringraziamenti del vice sindaco Massimo Maisto "per il sostegno finanziario che ha offerto a questa importante opera di ripristino che consentirà finalmente di riaprire al pubblico una parte rilevante di palazzo Schifanoia. Speriamo che questo buon esempio sia seguito da altri privati - ha aggiunto Maisto - che vogliano contribuire a curare le ferite provocate dal sisma". "Siamo orgogliosi - ha confermato Sergia Bolognesi, responsabile Risorse umane e Servizi generali Berluti - di aver potuto contribuire alla conservazione del patrimonio culturale della città di Ferrara, nell'ambito di un rapporto di cooperazione con le istituzioni locali che auspichiamo possa consolidarsi nel tempo, anche grazie alla prossima apertura di un nostro stabilimento produttivo a Gaibanella".
Collocata accanto al più noto Salone dei Mesi, la sala delle Virtù ne completa l'ideale percorso figurativo di celebrazione della casata estense, con un pregiato fregio in stucco policromo all'interno del quale emergono le insegne estensi e le imprese del duca Borso, oltre alle sculture in altorilievo rappresentanti le virtù teologali e cardinali. A completare le preziose decorazioni della sala, tutte frutto del talento dello scultore padovano Domenico Di Paris, è poi un sontuoso soffitto a cassettoni dorati e dipinti realizzato nel 1467.
Principali ‘vittime' del sisma di maggio, come spiegato da Elisabetta Lopresti, direttrice del restauro specialistico per i Musei civici d'arte antica, sono state le sculture raffiguranti le virtù della ‘Carità' e della ‘Temperanza' che hanno riportato fessurazioni e cadute di stucco e che sono state rimosse dai restauratori per poter verificare l'entità delle crepe presenti nelle due pareti sulle quali si trovavano collocate. Ciò ha permesso di appurare, come precisato da Natascia Frasson direttrice dei lavori strutturali per il servizio comunale Beni monumentali, che "le scosse telluriche del maggio scorso non hanno fatto altro che acuire lesioni ben più antiche e probabilmente risalenti al terremoto del 1570. Il che ci ha confermato la presenza di consistenti problemi strutturali dell'edificio ai quali cercheremo di porre rimedio con un futuro progetto di ristrutturazione".
Una volta riparate le fessurazioni e messe in sicurezza le due pareti, sia sui lati interni della sala delle Virtù sia sui lati dei confinanti salone dei Mesi e sala delle Imprese, i tecnici hanno ricollocato le sculture, anch'esse restaurate, nella loro sede originaria. "Ci siamo impegnati - ha rivelato il restauratore Andrea Fedeli - ha utilizzare un sistema di ancoraggio mobile che permetta un eventuale futuro smontaggio delle opere, più rapido e meno invasivo".
L'opera di ripristino della sala è stata poi completata da un intervento di consolidamento del soffitto ligneo e da una consistente pulitura del fregio sul quale è stato infine eseguito il restauro delle parti danneggiate.
"Con la riapertura di Schifanoia - ha concluso l'assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi - termina, a dieci mesi dal sisma, la prima fase delle riaperture di importanti beni monumentali cittadini danneggiati dalle scosse. Ci eravamo dati l'obiettivo di rendere nuovamente fruibili il più presto possibile le nostre strutture museali e storiche per recuperare il patrimonio artistico che rappresenta la nostra identità. E grazie all'impegno del personale degli Assessorati comunali ai Lavori pubblici e alla Cultura, oltre che al contributo di partner che hanno dimostrato attenzione per Ferrara, questo è stato possibile".

 

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