Nel pomeriggio di oggi - lunedì 25 novembre - in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, in Castello Estense i Consigli della Provincia e del Comune di Ferrara, in forma congiunta e aperta, hanno proposto una riflessione sull'attualità delle norme nazionali e delle azioni territoriali per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne. L'evento aveva in particolare l'obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni e le Associazioni del territorio per una comune azione a sostegno della continuità dell'opera di sensibilizzazione pubblica sulla tematica.

In apertura - i lavori erano coordinati dal presidente del Consiglio provinciale  Leonardo Trombini - sono intervenuti la presidente della Provincia Marcella Zappaterra, il sindaco del Comune di Ferrara Tiziano Tagliani e la prefetto di Ferrara Provvidenza Raimondo.

A seguire la presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara Paola Castagnotto ha illustrato  "I dati e le azioni del nostro territorio" e  Roberta Mori, presidente della Commissione Regionale per la promozione di condizioni di parità fra donne e uomini e coordinatrice della Conferenza delle Presidenti di Organismi di pari opportunità regionali è invece intervenuta su "Le politiche che servono a sconfiggere la violenza di genere". 

Nel corso della riunione sono state proposte letture tratte dal Reading "Una carezza rosso sangue" a cura di Giovanni Bergamini svolte da Monica Balestra e Romano Sgarzi dell'associazione Cantieri Creativi.

In chiusura il presidente del Consiglio Comunale di Ferrara Francesco Colaiacovo ha letto l'ordine del giorno condiviso e approvato dall'assemblea cittadina e provinciale. 

All'inizio dei lavori l'assemblea ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime del maltempo in Sardegna. 

 

Vai alla pagina del sito della Provincia contenente il link alla registrazione integrale della seduta.

 

25 NOVEMBRE 2013 _Per il contrasto alla violenza maschile sulle donne
Premesso che
- Con la Legge n. 119 del 15/10/2013 di conversione del Decreto Legge n. 93 del 14 agosto 2013 recante "Nuove norme per il contrasto della violenza di genere", lo Stato ha evidenziato la gravità del reato di violenza contro le donne e ha assunto l'obiettivo di prevenire il femminicidio ;
- E' la prima parte importante di un percorso che dovrebbe portare l'Italia ad assumere concretamente le indicazioni della recente Convenzione di Istanbul, già ratificata dal Parlamento Italiano, perché le misure e gli strumenti di repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori (stalking), siano coerentemente accompagnate da politiche attive di prevenzione e di contrasto della violenza , da una azione continuativa di supporto alle vittime di violenza e dal sostegno alle Istituzioni locali e ai Centri Antiviolenza che , nei territori agiscono quotidianamente per l'aiuto delle vittime e per una cultura comunitaria estranea alla violenza .
Considerato che
- La violenza maschile contro le donne non è un'emergenza del momento, ma è un fenomeno strutturale della società italiana.
- In Italia ogni 2 giorni e mezzo viene uccisa una donna; al 1 novembre 2013 si contano 80 femminicidi;
- I dati del Dipartimento Nazionale di Pubblica Sicurezza sulle denunce del 2012 dicono che nel 2012 i maltrattamenti sono aumentati del 6,5% sul 2011 ( da 9.294 a 9.899). Nel 2011 e nel 2012, l'81% dei maltrattamenti ha riguardato donne;
- Gli atti persecutori ( stalking) del 2012 , hanno visto 10.523 denunce ( + 16,5% sul 2011) e il 77% delle vittime sono donne;
- Per maltrattamenti e violenze nel 2012 oltre 14.000 donne hanno chiesto aiuto ai Centri Antiviolenza e rappresentano solo una parte di quante vivono questo problema come ha drammaticamente evidenziato la ricerca multiscopo dell'ISTAT del 2006 che andrebbe urgentemente riproposta;
- In Emilia Romagna nel 2012 , 2541 donne sono state prese in carico per violenze dai Centri antiviolenza, con un aumento del 13% rispetto il 2011 ;
- Il numero di donne che sul territorio della provincia di Ferrara si sono rivolte al Centro Donna Giustizia , solo nel progetto Uscire dalla Violenza, nei 10 mesi del 2013, è 267, delle quali 197 per violenze accertate .

Tutto ciò considerato per la gravità del fenomeno e per la sua natura di oltraggio ai diritti delle donne

IL CONSIGLIO COMUNALE E IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Dichiarano la propria assunzione di responsabilità sul territorio della provincia di Ferrara per mantenere un costante e serio impegno istituzionale nel contrasto della violenza contro le donne, continuando a mettere in atto politiche adeguate e continuative in collaborazione con la rete interistituzionale già attiva sul territorio.

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