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CULTURA/LAVORI PUBBLICI - Iniziativa dell'associazione 'Città della cultura/Cultura della città'

Un progetto da votare on line per rafforzare il percorso di rigenerazione del teatro Verdi

27-01-2014 / Giorno per giorno

Mira a rafforzare il percorso di rigenerazione del teatro Verdi, affinché possa attrarre nuove economie e generare socialità, il progetto ‘Sempreverdi' realizzato dall'associazione ferrarese 'Città della cultura / Cultura della città' che ha superato nei giorni scorsi la prima selezione del concorso 'Che fare 2' (ammesso in un lotto di 40 elaborati scelti fra i 600 presentati). Bandito per il secondo anno consecutivo dall'associazione culturale ‘doppiozero' e prodotto insieme ad altri gruppi privati, il Sole24ore ed Enel e con il patrocinio della Regione Puglia, per il concorso è partita ora una nuova fase che si concluderà il 13 marzo.
Fino a quel momento chiunque potrà contribuire con il proprio voto on line (www.che-fare.com/progetti-approvati/sempreverdi/) a traghettare il progetto del gruppo di architetti ferraresi alla semifinale, che vedrà selezionati otto lavori. A questo punto scenderà nuovamente in campo una giuria di esperti che sceglierà il vincitore del primato annuale e dei 100mila euro in palio.
"Il teatro Verdi - ha affermato Luca Lanzoni dell'associazione culturale, questa mattina in Municipio alla presentazione dell'iniziativa insieme ai colleghi Sergio Fortini e Diego Farina e agli assessori Massimo Maisto e Aldo Modonesi - ha le potenzialità per tornare sede di una nuova narrazione urbana, collegata ad un processo di rigenerazione culturale, sociale, economica. In tale ambito l'obiettivo principale di ‘Sempreverdi' è quello di costruire un programma rivolto alla creazione di una filiera produttiva, riferita ai prodotti di 'seconda vita', integrandoli con i 'saperi nascosti' dei nuovi Makers e dell'artigianato nuovo e tradizionale. L'eventuale premio - ha poi aggiunto - sarà utilizzato nell'arco di diciotto mesi per sviluppare la filiera produttiva che si realizzerà in questo contesto e mettere in campo tutte le attività d'informazione".
"Per l'Amministrazione comunale il fatto che il progetto ‘Sempreverdi', risultato davvero di un lavoro ben fatto, abbia superato la prima selezione è già una vittoria. - ha affermato l'assessore Massimo Maisto - L'apertura del Verdi nelle giornate di Internazionale non è stata un'iniziativa spot, bensì un progetto voluto per far conoscere e ritrovare questa importante struttura all'intera città. Senza più finanziamenti statali e superata l'idea di trasformare il Verdi in un teatro lirico, occorreva coinvolgere la collettività sul suo futuro, com'è avvenuto ad esempio per altri ‘contenitori' cittadini come l'ex Mof e i Magazzini Generali. Così è stato e grazie anche all'impegno dell'associazione ‘Città della cultura/Cultura della città' sono partiti nuovi percorsi all'insegna della rivitalizzazione dell'intera zona e della rigenerazione urbana. Questa idea, nata per iniziativa dei privati, può essere una vera e propria sfida per la città. - ha ribadito il vicesindaco - Ora l'impegno di tutti dovrà infatti essere finalizzato ad esprimere entro il 13 marzo il maggior numero di preferenze e consentire così al progetto di arrivare alla finale."

Al proposito gli organizzatori hanno assicurato anche la presenza nei prossimi giorni di alcune postazioni, per raccogliere voti, al cinema Boldini e in prossimità del Verdi.

 "La prima riapertura del teatro Verdi - ha poi ricordato l'assessore Aldo Modenesi - ha comportato un piccolo investimento di 100mila euro servite per ridare dignità alla struttura e rispondere ad una serie di sollecitazioni delle abitazioni confinanti. L'impianto non ha avuto danni dal sisma quindi non beneficia di nessun contributo per la ricostruzione. In base ad una stima, tutta da verificare, un recupero funzionale della struttura potrebbe comportare un investimento di 2 milioni/2,5 milioni di euro. Numeri importanti ma affrontabili. Molto dipenderebbe ovviamente dal tipo di utilizzo finale dello spazio. Penso che il progetto messo in campo da 'Città della cultura/Cultura della città' ci possa aiutare per chiarire le idee sul futuro del teatro, un tema comunque da affrontare nella prossima legislatura.

Intanto, entro marzo e con l'ipotesi di far partire le procedure all'inizio dell'estate, - ha poi aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici - saranno invece presentati alla Regione i progetti che si avvalgono dei benefici post-sisma e che riguardano la Casa Niccolini, la Torre dell'Orologio e Porta Paola (ciascuno dell'importo di 1 milione di euro) e l'ex Mof (500mila euro). 

 

 (Comunicato a cura degli organizzatori)

Il 9 dicembre si è conclusa la raccolta dei progetti per la seconda edizione di cheFare (http://www.che-fare.com/). A questa edizione hanno partecipato più di 600 progetti da tutta Italia. Sono proposte molto diverse tra loro; grandi e piccole visioni per cercare di cambiare lo stato delle cose. Il 15 gennaio 2014 è cominciala la seconda fase di cheFare dove i 40 progetti selezionati dovranno essere votati online; questa fase sarà attiva fino al 13 marzo 2014. Dopo questa ulteriore selezione i primi otto progetti saranno al vaglio di una giuria tecnica che decreterà il progetto vincitore, a cui andranno i 100.000 euro, per svilupparne le attività.

Città della Cultura / Cultura della Città, associazione di promozione sociale, ha partecipato alla seconda edizione di cheFare, con il progetto Sempreverdi (numero 36) (http://www.che-fare.com/progetti-approvati/sempreverdi/), entrando nella selezione nazionale dei primi 40 progetti.

Il Teatro Verdi, dopo circa trent'anni di chiusura forzata, viene riscoperto e riattivato dal progetto Teatro Verdi / Smart Land, sviluppato da Città della Cultura / Cultura della Città nell'ottobre del 2013. Il Teatro Verdi ha le potenzialità per tornare sede di una nuova narrazione urbana, collegata ad un processo di rigenerazione (culturale, sociale, economica) dove il patrimonio culturale diventa nuova centralità urbana in cui mostrare, praticare e insegnare.

In questo ambito l'obiettivo principale del progetto Sempreverdi è quello di costruire un programma rivolto alla creazione di una filiera produttiva, riferita ai prodotti di "seconda vita", integrandoli con i "saperi nascosti" (nuovi Makers, artigianato nuovo e tradizionale). Il progetto avrà una duplice valenza: rafforzare il percorso di rigenerazione del Teatro Verdi e implementare una serie di azioni utili a tutto il territorio di Ferrara e Provincia.

Tra queste:

1. lo sviluppo di una filiera produttiva (network di attori, materiali da riutilizzare, progetti di eco design, sensibilizzazione delle comunità locali) per i prodotti di "seconda vita" replicabile anche in altri contesti;
2. la valorizzazione dei "saperi nascosti" (nuovi Makers, artigianato nuovo e tradizionale) presenti a Ferrara e in Provincia;
3. la diffusione delle conoscenze e delle pratiche inerenti i temi scelti utilizzando dinamiche di gioco "gamification" collettivo con finalità didattiche e di svago;
4. il coinvolgimento di attori locali o nazionali per favorire la sviluppo di nuove realtà produttive legate al concetto di prodotti di "seconda vita" e di valorizzazione dei "saperi nascosti".

Il progetto Sempreverdi si inserisce nella strategia complessiva di rigenerazione del Teatro Verdi di Ferrara, come ulteriore apporto utili per identificare un nuovo senso da attribuire a questo "edificio quartiere". Città della Cultura / Cultura della Città si augura che la partecipazione dell'opinione pubblica ferrarese si positiva rispetto a questa ulteriore possibilità. Basta un voto per sostenere Sempreverdi. Basta un voto per dare una seconda vita al Teatro Verdi. http://www.che-fare.com/progetti-approvati/sempreverdi/

CheFare (http://www.che-fare.com/)
Siamo un gruppo di persone attive nel settore culturale e crediamo che sia giunto il tempo di trovare delle strategie diverse e migliori per promuovere la cultura. Quello che ci interessa è che il sapere circoli liberamente, perché solo così può crescere ed essere riconosciuto come bene diffuso e quindi imprescindibile. Per questo abbiamo deciso di dare vita a un percorso di mappatura dei soggetti e dei progetti più interessanti, un percorso che sappia condurre a un modo nuovo e sostenibile di fare cultura. CheFare è un motore pensato per cercare e raccontare i progetti e le esperienze di chi, come noi, immagina e costruisce tutti i giorni mondi nuovi, un programma per chi crea, provoca e mette in movimento conoscenza.

Partner / cheFare è promosso dall'Associazione culturale doppiozero e co-prodotto in partnership con:
Avanzi. Sostenibilità per Azioni. Dal 1997 un player credibile e indipendente nel campo dello sviluppo sostenibile.
Fondazione <ahref. Centro di ricerca e di sviluppo con focus sui media civici. Attiva dal 2010, è finanziata prevalentemente dalla Provincia autonoma di Trento e presieduta da Luca De Biase.
Tafter. Prima e unica rivista online che si occupa di economia e cultura in Italia. Una finestra sul mondo della cultura a 360 gradi in grado di dimostrare come Cultura voglia dire Sviluppo.
Fondazione Fitzcarraldo. Centro indipendente per la progettazione, ricerca, formazione e documentazione su management e politiche della cultura, delle arti e dei media.
Societing. Primo osservatorio italiano sull'innovazione sociale e i movimenti sociali.
Lìberos. Rete sociale composta da alcuni scrittori, editori, librai, biblioteche, associazioni culturali, festival e altri professionisti della Sardegna.
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Domenica - Il Sole 24 ore. Inserto culturale settimanale de Il Sole 24 ore.
Vita. Magazine leader in Italia e in Europa per l'informazione sul terzo settore.
Con il patrocinio di: Regione Puglia - Assessorato alle Politiche Giovanili e Bollenti Spiriti.
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