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LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA - La possibilità di agire all'interno del pacchetto di misure "Sblocca Italia"

Complesso monumentale San Benedetto, il Comune chiede a Renzi l'avvio dei lavori

10-06-2014 / Giorno per giorno


Il degrado evidente, acuito dai diversi anni di forzata chiusura, rende più che mai indispensabile far partire al più presto l'opera di restauro e risanamento conservativo del complesso monumentale di San Benedetto. Occorre intervenire con urgenza per fermare il processo di decadenza della storica struttura e per restituire alla città uno spazio di grande pregio scelto per ospitare un progetto di valenza nazionale. E' questo in sintesi il contenuto della segnalazione che il Sindaco e la Giunta del Comune di Ferrara faranno pervenire al presidente del Consiglio Matteo Renzi in risposta alla sua lettera inviata ai sindaci italiani il giorno della Festa della Repubblica.All'invito del Presidente di indicare entro il 15 giugno una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare, si associava infatti la promessa di affidare poi al Governo il compito di verificarne lo stato d'attuazione con gli uffici dedicati e - se del caso - agire all'interno del pacchetto di misure "Sblocca Italia".

L'immobile di corso Porta Po, di proprietà dell'Agenzia del Demanio è stato destinato già dal 2007 a diventare un centro nazionale di alta formazione e studi dell'Agenzia delle Entrate e del Ministero delle Finanze. Per rendere il complesso completamente di proprietà pubblica, il Comune di Ferrara aveva anche acquistato una porzione di proprietà del Sav da concedere in locazione all'Agenzia delle Entrate a fronte di un canone annuo.
Dopo l'apertura  proprio a giugno scorso della gara di affidamento dei lavori (una progettazione del Ministero delle Infrastrutture per un importo di 13.660.322 euro), l'iter procedurale è stato sospeso a seguito del ricorso di un'impresa. Al termine della revisione del quadro economico la gara è stata riaperta, ma bloccata a fine 2013 dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. 

"L'intervento ai chiostri di San Benedetto è davvero diventata una priorità per la nostra città. - hanno affermato oggi nel corso di un sopralluogo all'interno del complesso monumentale gli assessori ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi e all'Urbanistica Roberta Fusari, affiancati dal dirigente Davide Tumiati - Fin dalla prima riunione della nuova Giunta la riflessione è infatti caduta sui numerosi interventi nel nostro territorio di competenza degli Enti governativi inizialmente attivati ma poi fermati in dirittura d'arrivo. Oltre al completamento della gara per il rifacimento dei chiostri di San Benedetto  - è stato ribadito - sicuramente saranno posti all'attenzione del Governo anche i mancati accordi sui beni demaniali che riguardano il Piano Unitario Valorizzazione (PUV) con particolare attenzione ai palazzi Bevilacqua e Furiani, alla Caserma di Cisterna del Follo e all'area Aeroporto. Senza dimenticare poi il mancato completamento delle procedure per la terza corsia dell'autostrada Bologna-Padova e per l'intervento sulla statale 16 Ferrara-Ravenna".

 

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