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ASSESSORATO ALLO SPORT - Dal 3 al 5 settembre al Cus Ferrara il torneo internazionale di tennis rivolto ad atleti con disabilità intellettiva e relazionale

"Inside Out", quando il vero sport unisce tutti. I risultati

02-09-2014 / Giorno per giorno

AGGIORNAMENTO DELL'8 SETTEMBRE 2014 - a cura dell'Ufficio Stampa Cus Ferrara

 

[Foto di gruppo dei partecipanti e dello staff della prima edizione - settembre 2014]

 

Risultati del Torneo internazionale "InsideOut"

Si è concluso con successo il primo Torneo internazionale "InsideOut" per atleti con disabilità intellettive e relazionali, organizzato dall'omonima associazione sui campi del Cus Ferrara, che hanno ospitato i servizi di atleti della Polonia, della Francia, della Repubblica Ceca e di quattro associazioni sportive italiane. Nonostante i capricci del tempo che hanno causato qualche intralcio all'organizzazione, il torneo si è concluso con grande entusiasmo e trasporto da parte di tutti i partecipanti, degli sponsor e degli organizzatori stessi.
Un'ulteriore soddisfazione la scatenata la vittoria dell'atleta di casa, Giulia Sgoifo, sia nel singolare femminile sia nel doppio misto. Gli altri match sono andati a vantaggio dei Cechi, nettamente superiori agli altri giocatori, riconfermando di essere i campioni europei in carica.
Alle premiazioni di venerdì scorso da parte del presidente del Cus Giorgio Tosi, dei rappresentanti delle istituzioni cittadine, del delegato regionale della FISDIR Alessandro Grande e da Pierangelo Turatti responsabile del tennis cussino, si è auspicato che si possa ripetere la bellissima esperienza, mettendo già le basi dell'edizione 2015. A fianco dei ragazzi con le medaglie al collo, Ilaria Bosellini, presidente dell'associazione "InsideOut", ha ringraziato infine tutti coloro che hanno contribuito e tutti gli atleti che con affiatamento e sportività hanno partecipato alla manifestazione.

Risultati: 

- Singolare Maschile 1° Class. SEDLISKY ONDREJ (Rep.Ceca)
2° Class. HUS JOSEF (Rep. Ceca)
3° Class. CATALANO ANTONIO (ASD Biella)

- Singolare Femminile 1^ Class. SGOIFO GIULIA (CUS Ferrara A.s.d)
2^ Class. BERG DIANA (Polonia)
3^ Class. XSEKA ANA (A.S. Novara)

- Doppio Maschile 1° Class. SEDLISKY - JERHOT (Rep. Ceca)
2° Class. BRIGNONI - CATALANO (Italia)
3° Class. CAVAZZANA - FORNERIS (Italia)
- Doppio Misto 1° Class. SGOIFO - CATALANO (Italia)
2° Class. HUS - RUTKOWSKA (Polonia)
3° Class. BERG - STUSYNKI (Polonia)

- Singolo Maschile B 1° Class. FORNERIS PIER LUIGI AS. Biella

2° Class. BEZZI EMANUELE AS Novara
3° Class. ELIN JEAN CLAUDE (Francia)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Grande attesa per l'inaugurazione, domani mattina 3 settembre alle 12, sui campi del Cus Ferrara, della prima edizione del Torneo internazionale di tennis "Inside Out", rivolto ad atleti con disabilità intellettive e relazionali, organizzato dall'omonima Associazione e dal Cus, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara. Oltre ogni aspettativa sono stati i numeri delle iscrizioni, con più di 50 partecipanti provenienti da Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Francia, che si sfideranno in una tre giorni fitta di appuntamenti e iniziative immersi nel verde degli impianti di via Gramicia.

"Il torneo - spiega Pierangelo Turatti del CUS Ferrara - prevede incontri di singolo maschile e femminile, doppio maschile e misto, e un torneo parallelo di consolazione per gli atleti sconfitti al primo turno. Non mancheranno ovviamente momenti di svago e di visita alla città, con degustazioni di prodotti tipici. Le premiazioni avverranno venerdì 5, alle 18".

 

"L'attività sportiva volta alla disabilità - ha aperto la conferenza stampa il presidente del Cus Giorgio Tosi - necessita di un'organizzazione maggiore e non soltanto a spot. Il torneo rappresenta un momento di svolta in quanto a coerenza e attenzione, così da dare più continuità a un mondo che ha bisogno di essere accolto». Ha proseguito poi l'assessore allo Sport Simone Merli, al quale il valore dell'iniziativa è stato a cuore da subito: «Insieme al Presidente del Comitato Italiano Paralimpico abbiamo ragionato su ciò che il Comune non ha fatto e può ancora fare. Smettendo di dividere il mondo tra abili e disabili, le medaglie di questi ragazzi devono avere lo stesso peso di quelle raggiunte dai normodotati, delle quali si parla di più. L'obiettivo, quindi, sarà rafforzare e allargare iniziative come questa, specialmente per mezzo degli sponsor, a cui va chiesto un impegno aggiuntivo per tematiche tanto sensibili». Che il torneo possa diventare un appuntamento fisso e magari arricchito con giornate di integrazione, lo ha auspicato anche Ilaria Bosellini, la presidente dell'Associazione organizzatrice: «Crediamo fermamente che lo sport sia da utilizzare come strumento portante per aiutare i ragazzi con disabilità anche fisica. Per farli crescere e migliorare, ampliando l'apertura mentale della società". L'interesse riscosso da parte di svariati sponsor cittadini non è trascurabile e gli è stato pubblicamente riconosciuto: Banca MontePaschi di Siena, Concessionaria Toyota, Link Tours, Vetroresina, PJ Web Design, Fermac, Associazione "Irregolarmente", Pubblica Assistenza di Portomaggiore, Ristorante Le Querce, Cooperativa Integrazione Lavoro e Arci. Altrettanti sono stati quelli tecnici e nemmeno sono mancate le donazioni di privati.

"Si tratta della prima manifestazione di tale livello in Italia - ha affermato Gianni Scotti, presidente regionale C.I.P. - e città dopo città l'impostazione del Comitato di usare il gesto sportivo per sostenere la disabilità, ha ottenuto risultati da gigante, grazie soprattutto alla risposta fertile in loco. Il 75% dei disabili può praticare qualsiasi tipologia motoria in autonomia o insieme ai normodotati. Lo sport porta salute ed è fondamentale per l'inclusione sociale». Che la vicinanza tra abili e diabili sia imprescindibile per abbattere i pregiudizi e intensificare lo scambio umano, maturando tramite le relazioni interpersonali, lo ha ribadito Luciani Pareschi, delegato provinciale del Coni. «Lo sport unisce - ha continuato - manca soltanto un'educazione costante, come succede nei Paesi del nord Europa da anni, specialmente grazie ai media. Il torneo è il primo passo, perché più che essere utile ai singoli, lo è per la comunità intera".

Nei due decenni scorsi l'intervento delle cooperative sociali ha dimostrato quanto lo sport crei aggregazione e indipendenza: "È da considerarsi un vero e proprio cammino culturale - ha concluso Alessandro Grande, delegato regionale F.I.S.D.I.R. - che dal C.I.P. è passato alle polisportive private, incastonando professionalità e alte motivazioni. E per quanto il passaggio di consegne sia articolato, non ci spaventa".

 

Nella foto un momento della presentazione del Torneo "InsideOut" 2014 ai giornalisti.

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

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