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UFFICIO STATISTICA - Dati e informazioni disponibili in formato cartaceo e online

‘Annuario statistico 2013': ritratto di Ferrara in cifre

11-10-2014 / Giorno per giorno

(A cura dell'Ufficio Statistica del Comune di Ferrara)

 

Si propone come strumento per la conoscenza dettagliata del territorio e della sua popolazione la nuova edizione dell'Annuario Statistico del Comune di Ferrara in pubblicazione in questi giorni in formato cartaceo e online. Il testo, che aggiorna al 31 dicembre 2013 le principali informazioni statistiche disponibili a livello locale, mantiene la collaudata impostazione di fondo delle precedenti edizioni, arricchendosi inoltre di nuovi dati.
L'Annuario si offre in particolare come strumento di lavoro per gli operatori economici, sociali e culturali, oltre che per la stessa Amministrazione comunale, fornendo risposta alle esigenze statistiche di studenti, professori e cittadini interessati a conoscere meglio la nostra città.

Per tutti gli interessati, la pubblicazione è disponibile sia in forma cartacea (da ritirare gratuitamente all'Ufficio Statistica del Comune di Ferrara, in via Mons. Luigi Maverna n.4) sia in formato elettronico sul sito web dello stesso ufficio, all'indirizzo www.comune.fe.it/statistica.

L'Annuario anche quest'anno è composto dai seguenti 18 capitoli:
1. Grafici
2. Ambiente e territorio
3. Popolazione e flussi demografici
4. Matrimoni
5. Famiglie
6. Stranieri
7. Scuola
8. Sanita'
9. Turismo e cultura
10. Lavoro e redditi
11. Imprese e credito
12. Attivita' edilizia
13. Prezzi
14. Trasporti
15. Incidenti stradali e sicurezza
16. Comuni di Masi Torello e Voghiera
17. Comune e statistica
18. Varie

In ragione della convenzione 2008 fra i Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera per la gestione del Servizio statistico associato, il capitolo 18 contiene i dati statistici più significativi riferiti ai comuni di Masi Torello e Voghiera.
Particolare cura è stata data ai contenuti e alla comprensione dei dati e, dove necessario, sono state spiegate in modo dettagliato le terminologie utilizzate nelle tabelle ed il significato statistico degli indicatori presentati. Tutto questo affinché chi si accosta al mondo della statistica ufficiale possa comprenderla e utilizzarla al meglio, disponendo di uno strumento utile per l'interpretazione dei fenomeni e per la formulazione di politiche e strategie di intervento sul territorio.

 

Osservando i dati

Demografia

L'ammontare della popolazione residente nel Comune di Ferrara, a seguito delle risultanze del XV Censimento Generale della popolazione è stata ricalcolata dall'Istat a partire dalla Popolazione Legale, censita al 9 ottobre 2011, pari 132.545 abitanti, causando una fisiologica diminuzione rispetto al periodo pre-censuario, dovuta al contingente di persone non censite. Negli anni successivi al censimento fino al 2013 si è svolta la revisione anagrafica post-censuaria, attuata iscrivendo negli archivi anagrafici coloro che non erano stati censiti ma risultavano residenti e cancellando le persone erroneamente censite nel comune, portando all'allineamento tra la popolazione calcolata e quella effettivamente iscritta in anagrafe.
La popolazione residente ferrarese al 31/12/2013 ammonta a 133.423 unità, valore superiore all'ammontare di popolazione censita, ma di quasi 2.000 persone inferiore rispetto al 31/12/2010, prima del Censimento. La popolazione ferrarese è stata in costante diminuzione dal 1965 (anno in cui Ferrara raggiunge la sua massima espansione demografica con 158.058 abitanti) fino al 2002; negli anni successivi la popolazione complessiva riprende a salire ininterrottamente ogni anno; l'inversione di rotta avviene per il progressivo aumento di cittadini stranieri che si stabiliscono nella nostra città. Al 31/12/2013 sono iscritte in anagrafe 12.155 persone di cittadinanza straniera, che costituiscono un contingente pari al 9,1% della popolazione totale, livelli però inferiori a quelli che si registrano in ambito regionale dove l'incidenza di stranieri sui residenti supera l'11%. Nonostante la continua crescita della popolazione di cittadinanza straniera, la popolazione totale del comune di Ferrara ha raggiunto nel 2013 una stabilità, a causa della diminuzione naturale e migratoria del contingente di nazionalità italiana.
Le comunità più numerose sono quella Ucraina e quella Rumena, rispettivamente con 1.923 e 1.871 residenti. Distanziate seguono quella Moldova e quella Albanese (con, rispettivamente, 1.446 e 1.047 persone), che precedono quelle del Marocco e della Cina (con, rispettivamente, 805 e 770 persone); a seguire, nell'ordine, troviamo Nigeria, Pakistan, Camerun, Tunisia, Polonia, Filippine, Iran, Libano, Fed.Russa, Grecia. Le rappresentative maschili più numerose sono quella Rumena e quella Albanese (rispettivamente con 766 e 547 persone), mentre quella Ucraina è la più numerosa in campo femminile (con 1.580 donne, che costituiscono oltre l'80% dell'intera comunità Ucraina).
I cittadini stranieri vengono a Ferrara soprattutto per lavoro; questo ha determinato, fino al 2010, uno svecchiamento della nostra popolazione: l'indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra persone di 65 anni e oltre e giovani sotto i 15 anni) era sceso progressivamente dal 1999 (quando era pari a 287,2) fino ad arrivare al valore di 251,9 nel 2010. Dal 2011 però segna una ripresa, riportandosi a 261,7 nel 2013; questo valore rappresenta uno dei valori più alti in Italia (l'indice di vecchiaia italiano, al 01/01/2014, è pari a 154,1, quello della Liguria, la regione più "vecchia", è pari a 239,1, mentre quello della nostra regione è 171,0). L'età media dei ferraresi è pari a 48,2 anni (in Italia 44,2, in Emilia Romagna 45,4).
I cognomi più frequenti dei residenti a Ferrara sono Rossi, Ferrari e Mantovani. Al 315esimo posto troviamo il cognome cinese Chen. I nomi di battesimo sono Andrea, Marco e Luca per gli uomini, Maria, Anna e Laura per le donne. Al 130esimo posto troviamo Ion tra gli uomini, nome rumeno, e al 177esimo Mariya tra le donne, nome ucraino.

Nel 2013 sono nati 873 bambini, 28 in meno dell'anno precedente. Il quoziente di natalità (nati in rapporto alla popolazione) scende al 6,6 per mille, segnando dal 2011 una diminuzione, invertendo la crescita che si osservava dal 1996, mentre si stabilizza il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna), che dopo la crescita degli ultimi anni si attesta, nel 2013, a 1,14 (era 0,89 nel 2001).
Anche la natalità si è giovata, nell'ultimo decennio, del ragguardevole contributo apportato dai cittadini stranieri: il quoziente di natalità, calcolato sui soli nati da genitori entrambi stranieri, era pari al 18,9 per mille nel 2012 e al 16,1 nel 2013, ben oltre il doppio di quello complessivo (6,6 per mille), pur segnando una contrazione nel 2013.
L'età media dei papà a Ferrara nel 2013 è di 36 anni e 11 mesi, quella delle mamme 33 anni e 7 mesi (in costante crescita).
I nomi più gettonati per i nati del 2013 sono stati Francesco, Matteo e Leonardo per i bambini, Sofia, Giulia e Anna per le bambine.

La mortalità è nel 2013 al 12,2 per mille. La causa di morte più frequente è una malattia del sistema circolatorio (39,1% dei casi), seguita dal tumore (28,7%). Al di sotto dei 75 anni di età la causa marcatamente più frequente è il tumore (45,7% dei casi).
L'età media dei deceduti è stabile: è 83,3 anni per le donne e 78,0 per gli uomini.

Si mantiene nel 2013 al 3,2 per mille, il quoziente di nuzialità (rapporto tra matrimoni e popolazione residente), con i matrimoni civili che continuano a sovrastare quelli religiosi: nel 2013 si sono celebrati a Ferrara 424 matrimoni, 22 in meno rispetto al 2012, di cui 269 con rito civile e 155 con rito religioso. Il sorpasso dei civili sui religiosi è avvenuto, a Ferrara, nel 2004 e il divario è aumentato anno dopo anno.
L'età media dello sposo è stata, nel 2013, di 41,5 anni, quella della sposa di 37,6 anni.
Nel 18,4% dei matrimoni troviamo almeno un coniuge di cittadinanza straniera o italiana acquisita: nel 10,4% la sposa è straniera (o di cittadinanza italiana acquisita) e lo sposo italiano, nel 3,1% viceversa e nel 5,0% entrambi i coniugi sono stranieri (o di cittadinanza italiana acquisita).

Sono in progressivo aumento negli ultimi anni i nuclei familiari; a fine 2013 raggiungono quota 65.222, con un numero medio di componenti pari a 2,0.
Continua ad aumentare il numero di famiglie unipersonali e di 2 componenti; le prime rappresentano il 39,5% delle famiglie totali, le altre il 31,4%.
In famiglia unipersonale vive il 19,3% dei residenti (25.735 persone). Quasi la metà di queste (il 42,1%) è rappresentato da un anziano/a di 65 anni e oltre (10.843 persone). Nel 40,4% delle famiglie vive almeno un anziano e nel 20,3% delle famiglie almeno un bambino/adolescente fino a 17 anni.
Il 9,5% delle famiglie ha almeno un componente di cittadinanza straniera, in aumento rispetto agli anni precedenti (erano il 6,2% nel 2007).

 

Aspetti socio-economici

Stabile il numero di bambini accolti negli asili nido comunali: 854 le domande accolte nel 2013. Andamento altalenante quello delle domande in lista d'attesa: dopo un picco di 374 domande non accolte registrato nel 2008, queste erano diminuite a 308 nel 2009 per risalire a 421 nel 2011. Nel 2012 ridiscendono a 278 e restano stabili a 307 nel 2013. Il grado di copertura del servizio rispetto alla domanda potenziale (costituta dai bambini residenti nella fascia di età 0-2 al 30/9 dell'anno di riferimento) è del 34,2% nel 2013, segnando un aumento.
Lo stesso indicatore cresce anche relativamente al servizio di scuola materna comunale, passa dal 27,14% del 2012 al 28,36% del 2013 (riferito dai bambini residenti nella fascia di età 3-5 al 30/9 dell'anno di riferimento). Rimangono stabili le domande accolte, 838 nel 2010, 2011, 2012 e 2013, mentre scendono quelle in lista d'attesa, 243 nel 2013. A questi bambini se ne aggiungono 381 che frequentano le materne statali.
Alle scuole elementari e alle scuole medie inferiori ferraresi, sia comunali che private, sono iscritti, nell'anno scolastico 2013/14, rispettivamente 4.859 e 3.022 bambini, in costante aumento.
Sono complessivamente 9.312 gli studenti iscritti agli istituti ferraresi secondari di secondo grado nell'anno scolastico 2013/14; gli istituti più attrattivi sono il Liceo Classico "L.Ariosto", con 1.602 iscritti, il Liceo Scientifico "A.Roiti" con 1.390 e l'Istituto Tecnico Industriale "Carpeggiani-Copernico" con 1.301.
In leggero calo nel 2013 il numero degli iscritti all'Università di Ferrara; nell'anno accademico 2012/13 si registrano 15.803 studenti (iscritti nuovo ordinamento). Rispetto all'anno accademico 2009/2010 si sono verificati aumenti di iscrizioni nelle facoltà di Economia e Architettura, che vedono aumentare i propri studenti, rispettivamente, del 17% e dell'11%. In moderata crescita Medicina e Chirurgia (+7%) e Giurisprudenza (+2%); in diminuzione, invece, Lettere e Filosofia (-27%), Sc.Matematiche, fisiche e naturali (-20%) e Ingegneria (-12%).
Le facoltà più numerose restano Medicina e Chirurgia, con 3.448 iscritti, Giurisprudenza, con 2.147, Sc. Matematiche, fisiche e naturali, con 2.051 e Economia con 2.011. Nel 2011/2012 si sono laureati 2.620 studenti e il 18,1% a pieni voti con lode (110 e lode), il 20% delle laureate e il 15% dei laureati.

Gli ultimi 4 anni non sono stati anni particolarmente felici per il turismo ferrarese, dopo gli exploit fatti registrare nei due anni precedenti. Dopo gli elevati livelli raggiunti tra il 2007 e il 2011 con oltre 190.000 arrivi, assistiamo ad una contrazione, certamente connessa anche agli eventi sismici del maggio 2012 ed una moderata ripresa nel 2013. Nel 2013 si sono registrati 183.795 arrivi negli alberghi, per 362.683 giorni di presenze. La permanenza media dei turisti è stata di 2 giorni. Sono stati 55.813 i turisti stranieri, di crescita rispetto agli anni precedenti e nuovamente ai livelli massimi osservati nel 2008; i tedeschi restano i più affezionati, con 6.569 arrivi, seguiti dai cinesi (5.570) e dai francesi (5.384).
Tre importanti mostre hanno avuto luogo nel 2013 a Palazzo dei Diamanti: "Boldini, Previati e De Pisis. Due secoli di grande arte a Ferrara" dal 13 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013, "Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti" dal 10 marzo al 9 giugno 2013 e "Zurbarán (1598 - 1664)" dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014, visitate complessivamente da 80.576 persone nell'anno. I musei comunali permanenti sono stati visitati, nel 2013, da 133.316 persone, il Castello Estense da 105.015, il Museo di Spina da 19.867, la Pinacoteca Nazionale da 17.752, Casa Romei da 13.236; il Museo Ebraico è rimastochiuso per i danni sismici. Il Museo nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah (MEIS), inaugurato il 20/12/11, viene aperto in occasione di mostre temporanee e ha registrato 5.399 visitatori nel 2012 e 4.256 nel 2013.

Dal 2009 ad oggi sono stati anni difficili per l'occupazione: la crisi economico finanziaria mondiale si è ripercossa sui lavoratori ferraresi determinando aumento della disoccupazione. Risultano, mediamente nel 2013, 6.900 le persone in cerca di occupazione (erano 3.700 nel 2008, 4.300 nel 2009, 4.800 nel 2010, 5.200 nel 2011 e 6.600 nel 2012) e 500 i lavoratori sono in cassa integrazione (erano 300 nel 2008 mentre 1.400 nel 2009, 600 nel 2010, 500 nel 2011 e 900 nel 2012) Il tasso di disoccupazione nel 2013 sale ulteriormente al 10,8%, in costante crescita dopo il minimo di 6% osservato nel 2008.
L'occupazione maschile rimane stabile nel 2013 a 29.400 occupati (erano 31.300 gli occupati nel 2008); l'occupazione femminile ha avuto un andamento altalenante: passata da 27.100 occupate nel 2008 a 28.000 nel 2009, torna a diminuire a 27.500 nel 2010, a ricrescere nel 2011 a 28.300 unità, per poi riscendere a 27.400 nel 2012 ed a salire leggermente a 27.800 nel 2013. Queste dinamiche determinano una crescita del tasso di occupazione complessivo (calcolato sulla popolazione in età lavorativa dai 15 ai 64 anni), pari a 66,9% nel 2013, con una ripresa rispetto al 2012, per un totale di 57.200 occupati, 1.400 in più rispetto al 2012.

Il numero di pensioni Inps vigenti riferite ai titolari residenti nel comune di Ferrara ha iniziato a decrescere dal 2006 ad oggi, mentre gli importi medi continuano il trend crescente. Il numero di titolari donne è superiore a quello degli uomini, ma gli importi medi percepiti sono nettamente inferiori: per esempio le pensioni di vecchiaia tra le donne ammontano mediamente a euro 752, mentre per gli uomini a euro 1.473 (al 1 gennaio 2014).

Nel 2012 sono stati denunciati all'Inail 2.308 infortuni sul lavoro (nessuno mortale). Il loro ammontare annuo è decrescente negli ultimi 5 anni.

Il reddito complessivo medio delle persone fisiche nell'anno di imposta 2012 è nel comune di Ferrara di 22.294 euro annui procapite.

In leggera diminuzione il numero di imprese attive individuali del comune di Ferrara registrate al Registro Ditte della C.C.I.A.A., che passano dalle 6.679 del 2012 alle 6.593 nel 2013; calano le Società di persone attive, da 2.246 del 2012 a 2.224 del 2013. Aumentano le Società di capitale attive, da 2.307 del 2012 a 2.334 nel 2013. In leggera diminuzione il numero di imprese artigiane, 2.979 nel 2011, 2.973 nel 2012, 2.970 nel 2013.
Le Unità locali (luogo fisico dove si svolge la produzione o si eroga un servizio) del comune di Ferrara calano, passando dalle 14.534 del 2012 alle 14.449 del 2013. Le più numerose sono sempre quelle commerciali, che, in crescita, nel 2013 sono 3.908 e rappresentano il 27,0% del totale, seguite da quelle edili (1.851, in calo) e da quelle agricole (1.685, in forte diminuzione, -100 unità). In particolare risultano titolari di 204 esercizi di commercio persone di nazionalità straniera (6% del totale), principalmente asiatici (oltre il 58%).

Ulteriore forte calo dei permessi per nuovi fabbricati residenziali: dai 246.962 mc concessi nel 2007, anno di massima attività edilizia, si è scesi ai 12.429 mc del 2013 (compresi gli ampliamenti), indicando una stasi del mercato immobiliare. In calo anche i fabbricati non residenziali, da 221.214 mc nel 2009 a 28.259 nel 2013 (compresi gli ampliamenti). La crisi del settore è riscontrabile anche nel costante calo dei volumi di compravendita, più che dimezzati rispetto al 2007.
In crescita il numero di sfratti esecutivi, principalmente per morosità o altra causa: 245 nel 2013, contro i 124 del 2012.

Nel 2009 l'inflazione aveva raggiunto valori minimi storici, a Ferrara (+0,8%) ancor più che a livello nazionale (+1,0%), ma nel 2010 aveva visto un aumento della variazione dell'indice NIC di +1,6% (+1,9% a livello nazionale) e nel 2011 a Ferrara a dicembre aveva raggiunto il +3,2% e il +3,3% a livello nazionale. Nel 2012 e ancor più nel 2013 si assiste alla contrazione della variazione annuale, portando l'inflazione a dicembre a +0,9% a Ferrara e a +0,7% a livello nazionale. (A agosto 2014 si è scesi ulteriormente a +0,2% a Ferrara e a +0,1 a livello nazionale (luglio): vedi ultima anticipazione dei prezzi di Ferrara
http://servizi.comune.fe.it/attach/statistica/docs/anticipazione_agosto_2014.pdf ).
Nella nostra città rispetto a dicembre 2012 sono comunque aumentati in misura maggiore e con percentuali superiori alla variazione complessiva annuale i costi dei servizi ricettivi e di ristorazione (+2,4%), dei prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+2,1%), delle bevande alcoliche e i tabacchi (+1,7%) e dei trasporti (+1,5%). Al contrario hanno visto una consistente diminuzione i prezzi delle comunicazioni (-10,2% dovuta ad una forte contrazione nei prezzi degli apparecchi telefonici, -15,9%) e i costi dell'abitazione, acqua, energia e combustibili (-0,8%).

In diminuzione a 106.701 il numero dei veicoli circolanti nel comune nel 2013 (il modello più diffuso è la Fiat Punto), ma è in calo dal 2009 il numero di immatricolazioni di veicoli nuovi (4.298 nel 2013). Il modello nuovo più frequentemente immatricolato nel 2013 è la Renault Clio.
Stabili nel 2013 gli incidenti con infortunati nel nostro comune, rispetto al 2012: dai 660 del 2009 si era cresciuti ai 697 del 2010 ed ai 699 del 2011, per poi scendere a 630 nel 2012 ed a risalire lievemente a 637 nel 2013. Il numero di vittime mortali è di 11 casi nel 2013. Risale a 799 il numero di feriti che era sceso a 773 nel 2012. L'indice di mortalità (percentuale deceduti in rapporto agli incidenti), cresce a 1,7, e l'indice di lesività a 125,4. Complessivamente, nel 2013, sono stati coinvolti 1.208 veicoli e 56 pedoni. I veicoli sono per il 65% autovetture, per il 15% biciclette, per l'8% moto, per il 5% mezzi pesanti, per il 4% ciclomotori e l'1% dei casi è rappresentato da veicolo ignoto perché datosi alla fuga. Le cause più frequenti degli incidenti sono la "guida distratta" e il mancato rispetto della precedenza; queste infrazioni si riscontrano, rispettivamente, nel 16,9% e nel 13,1% dei conducenti coinvolti. Sono stati trovati con tasso alcolico superiore alla soglia consentita lo 0,9% dei conducenti coinvolti.

Sono 71.611 le violazioni accertate dalla Polizia Municipale nel 2013. La maggior parte delle sanzioni sono per divieto di sosta (29.188); seguono, distanziate, quelle per velocità pericolosa o eccesso di velocità e per mancato uso delle cinture di sicurezza. Sono state sospese 1.289 patenti e ritirate 232. A seguito dell'attivazione del sistema Musa - Controllo automatico accessi ZTL sono state accertate 26.880 sanzioni per transiti non autorizzati.
I vigili di quartiere hanno dato corso a 4.599 segnalazioni e 4.246 sono state evase.
Un ruolo importante della Polizia Municipale è costituito dall'attività educativa: per questa sono state impiegate 200 ore e sono stati coinvolti oltre 2.000 utenti.

Torna ad aumentare il numero di fatti delittuosi nel nostro comune: dai 7.188 denunciati dalle forze di polizia all'autorità giudiziaria nel 2010 si passa agli 8.679 del 2012. I furti, che costituiscono il 64% dei reati, crescono notevolmente nel 2012 dai 3.861 del 2010 ai 5.550 del 2012. Non sono disponibili i dati 2013.
Dopo il calo osservato nel 2012, torna a crescere il numero di detenuti nel carcere di Ferrara: al 31/12/2013 si contano 392 reclusi, rispetto ai 346 registrati al 31/12/2012.

 

Masi Torello

Nel 2008 si verifica a Masi Torello un evento eccezionale per la nostra realtà territoriale: il numero di nascite supera quello dei decessi. Questo fatto, unito ad un saldo migratorio positivo, fa si che la popolazione di Masi Torello raggiunga, nel 2008, il suo valore massimo dal 1990, con 2.447 residenti. Negli anni successivi torna negativo il saldo naturale e quello migratorio è debolmente positivo, cosicché la popolazione totale arretra. Saldo totale positivo di +6 unità nel 2013 e al 31/12/2013 la popolazione residente si attesta a 2.350 abitanti. L'indice di vecchiaia risulta pari a 277,2, mentre l'età media della popolazione è 49,2 anni.
Negli ultimi nove anni cresce notevolmente il numero di cittadini stranieri residenti a Masi Torello, che passano dai 40 che si registravano all'1/1/2007 ai 121 dell'1/1/2014. La nazionalità più rappresentata è quella Ucraina.
Sono registrate, al 31/12/2013, 246 imprese localizzate nel comune di Masi Torello, e 288 unità locali. Le imprese sono per la maggior parte a carattere individuale (71,1%); a seguire troviamo le società di persone (16,7%), le società di capitale (9,3%) e altre forme giuridiche (2,8%). Le unità locali sono per lo più del settore agricolo (30,2%); a seguire troviamo quelle commerciali (21,2%) e quelle edili (13,9%).

 

Voghiera

Con una mortalità sempre superiore alla natalità (come nel comune capoluogo) e un saldo migratorio solo occasionalmente superiore a quello naturale, la popolazione di Voghiera è in tendenziale diminuzione: al 31/12/2013 si contano 3.822 residenti, 1 unità in meno del 2012.
In leggera diminuzione, nel 2013, l'indice di vecchiaia, che si attesta sul valore di 283,4, mentre l'età media della popolazione è 49,7 anni.
Il 2013 ha visto un ulteriore consistente aumento di cittadini stranieri residenti, che raggiungono le 161 persone dell'1/1/2014. La nazionalità più rappresentata è quella Rumena.
Sono registrate, al 31/12/2013, 428 imprese localizzate nel comune di Voghiera e 482 unità locali, entrambe in contrazione rispetto al 2012. La maggior parte delle imprese sono a carattere individuale (il 75,5%), seguite dalle società di persone (15,4%), dalle società di capitale (6,5%) e da altre forme giuridiche (2,6%). La maggior parte delle unità locali (il 39,4%) appartiene al settore agricolo, seguite da quelle del commercio (15,6%) e delle costruzioni (14,3%).

 

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