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RESIDENZA MUNICIPALE - Oltre un migliaio di visitatori.Tanti gli studenti accompagnati da insegnanti e genitori.

Aperta fino al 22 novembre la mostra "Grafica pubblicitaria e oggetti rari nella Ferrara del '900"

18-11-2014 / Giorno per giorno

Dopo i ragazzi dell'Istituto Luigi Einaudi e della scuola Alda Costa, oggi (18 nov.) e nei giorni scorsi alcune classi del liceo classico Ariosto, dell'istituto Dosso Dossi e del liceo scientifico Roiti, hanno visitato la mostra "Grafica pubblicitaria e oggetti rari nella Ferrara del '900", aperta fino al 22 novembre nel salone d'Onore del palazzo Ducale di Ferrara (piazza Municipale, 2). Gli studenti, accompagnati dagli insegnanti Benedetta Buzzacchi, Adele Rasicci, Cinzia Calzolari e Giorgio Rizzoni, sono stati accolti dal Vicesindaco e Assessore alla Cultura e dai curatori dell'originale esposizione Alberto Cavallaroni e Francesco Scafuri.

A tre settimane dall'apertura, si è colta l'occasione per fornire alcuni dati sulla mostra, organizzata dal Comune in collaborazione con la Camera di Commercio cittadina, Ferrariae Decus e grazie agli allestimenti delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea.

"Sono più di un migliaio le persone che hanno visitato l'originale esposizione - hanno affermato soddisfatti gli organizzatori -  mentre oltre duecento ragazzi di diverse scuole cittadine, accompagnati da insegnanti e genitori, hanno potuto ammirare e studiare i manifesti dai colori vivacissimi realizzati da importanti autori nonché gli oggetti degli inizi del Novecento racchiusi nelle teche, prodotti da ditte locali che per alcuni decenni del secolo scorso hanno rappresentato l'orgoglio dei ferraresi".

"Questo progetto - hanno aggiunto  - si colloca nel solco delle iniziative promosse dall'Amministrazione da qualche anno a questa parte, in collaborazione con alcune associazioni culturali, allo scopo di valorizzazione la Ferrara del Novecento. Basti ricordare le escursioni culturali e i convegni organizzati tramite il nostro Ufficio Ricerche Storiche su questo tema, dove sono state riscoperte le figure di ingegneri ferraresi del secolo scorso, come Carlo Savonuzzi, autore di alcuni tra i più interessanti edifici di pregio del centro storico realizzati negli anni Venti e Trenta. Da tutto ciò emerge una città ancora più ricca di storia e di beni culturali, non solo caratterizzata dall'epoca estense, ma anche dai periodi successivi, fino al Novecento, che ci ha lasciato opere artistiche e complessi architettonici di grande interesse".

Visto il successo dell'esposizione del palazzo Ducale, gran parte della mostra verrà trasferita nella Delizia di Belriguardo a Voghiera, dove il docente Ottorino Bacilieri sta curando per conto di quel Comune un'esposizione permanente sull'archeologia industriale e in particolare sulla metallurgica ferrarese, con altrettanti manifesti d'epoca e oggetti rari del XX secolo, collezionati nel tempo da Alberto Cavallaroni, che gentilmente ha concesso i suoi pezzi più pregiati anche per la mostra di Ferrara. La rassegna di Belriguardo, che verrà inaugurata tra pochi mesi, rappresenterà la prosecuzione dell'esperienza positiva maturata nella città capoluogo.

 

(Testo a cura degli organizzatori)

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