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ASSESSORATO ALL'AMBIENTE - Il provvedimento approvato in Giunta

Analisi di rischio sito Yara Italia S.p.A. all'interno del Polo Chimico Industriale

27-11-2014 / Giorno per giorno

La Giunta comunale ha approvato, con delibera pubblicata il 21 novembre, l'analisi di rischio della ditta Yara Italia S.p.A. sui terreni di proprietà situati all'interno dello stabilimento multisocietario Petrolchimico di Ferrara per una superficie complessiva di circa 40 ettari. Si tratta di un percorso iniziato già da tempo, che ha portato all'esecuzione di 97 sondaggi, oltre 500 campioni di terreno e 70 di acque sotterranee, oltre 32.000 analisi chimiche ambientali di caratterizzazione. Il documento approvato dalla Conferenza dei Servizi, vede alla base il "Protocollo per la gestione dei procedimenti di bonifica matrici superficiali, all'interno dello stabilimento Multisocietario", concordato tra gli Enti di controllo e le aziende co-insediate ed approvato il 18 febbraio 2014. In pratica si restituiscono agli usi legittimi le aree che, dalle analisi di rischio e dalle indagini integrative richieste dagli enti, non hanno evidenziato superamenti delle soglie di contaminazione (CSC) e di rischio (CSR), così come previsto dal Codice dell'ambiente.

La delibera stabilisce comunque un piano di monitoraggio su questi luoghi per una durata di almeno 5 anni, in grado di rilevare trimestralmente attraverso la rete dei piezometri già in loco (n.17), se vengono mantenute le condizioni iniziali. "Il documento approvato oggi dalla Giunta prosegue il cammino intrapreso nel sito industriale che riguarda la sostenibilità del sito e le bonifiche." - sottolinea l'assessore all'Ambiente e al Petrolchimico, Caterina Ferri - "Infatti, diversamente di altri Poli Chimici inclusi tra i Siti di Interesse Nazionale che devono ancora intraprendere azioni concrete per bonifiche, qualità aria, energie rinnovabili, studi di sicurezza integrati, bonifiche amianto - il Sito di Ferrara vanta oggi: una rete completa di monitoraggio aria perindustriale composta da tre centraline gestite da ARPA, la bonifica di tutto il cemento amianto dai manufatti, l'efficientamento energetico e la produzione di energia pulita, lo studio di processi produttivi sempre più 'green'". Da aggiungere la bonifica della falda profonda, l'iter in corso da parte di tutte le aziende per la bonifica delle matrici superficiali (terreni, acque superficiali) con l'imminente valutazione dell'Analisi di Rischio per le aree di proprietà della soc. Basell Poliolefine Italia S.r.l. e della soc. Sapio produzioni idrogeno ossigeno S.p.A. per un totale di oltre 50 ettari.

"Abbiamo operato nella profonda convinzione che si dovessero portare a termine in tempi rapidi le attività ambientali che hanno visto coinvolta la nostra proprietà - afferma Matteo Ghelli, responsabile Ambiente e Qualità di Yara, Ferrara -. Oggi possiamo affermare con certezza che lavoriamo in un contesto pulito che costituirà addirittura una sorta di "cuscinetto" verso l'esterno del sito, trovandoci ubicati al confine sud-est del petrolchimico".

"Le indagini integrative realizzate hanno consentito l'elaborazione dell'Analisi del Rischio" aggiunge Silvia Paparella, project manager di Enecor S.rl., consulente ambientale all'interno della Conferenza dei Servizi. "L'Analisi di Rischio - prosegue Silvia Paparella - ha confermato la totale assenza di rischio per i lavoratori e per l'ambiente circostante. E' tuttavia previsto in ogni caso un piano di Monitoraggio quinquennale sulla base del recente Protocollo di Stabilimento, entrato in vigore a partire dal mese di Febbraio 2014".

 

 

(A cura dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Ferrara)