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GIORNO DELLA MEMORIA - Inaugurazione al Museo della Resistenza sabato 17 gennaio alle 11. Visitabile fino all'8 febbraio

La mostra "William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione" apre tutte le iniziative

15-01-2015 / Giorno per giorno

Sarà l'apertura della mostra storico documentaria "William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione ed altri volti di ex IMI ferraresi" ad inaugurare sabato 17 gennaio alle 11 nella sala mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza (via Ercole I° d'Este 19) il calendario ferrarese delle celebrazioni del 27 gennaio - Giorno della Memoria. Promosso dal Comitato provinciale 27 gennaio in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti, il percorso darà vita per oltre un mese a diversi momenti celebrativi in vari spazi della città e del territorio provinciale (vedi l'intero programma in allegato a fondo pagina). 

 

(Comunicato a cura del Museo del Risorgimento e della Resistenza) 

Mostra storico documentaria "William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione ed altri volti di ex IMI ferraresi" 

Curata da Antonella Guarnieri con la collaborazione di Gianpaolo Ferrari - figlio di William, che da anni raccoglie il materiale relativo alle vicende belliche e alla deportazione vissute dal padre - la mostra "William Ferrari: un marinaio tra guerra e deportazione ed altri volti di ex IMI ferraresi" è realizzata in collaborazione con l'Archivio di Stato di Ferrara, la Federazione ferrarese dell'Istituto del Nastro Azzurro e con l'ANPI provinciale ferrarese. All'inaugurazione, con la curatrice sarà presente anche William, che da pochi giorni ha compiuto 92 anni. 

La mostra racconta le vicende di uno dei tanti giovani ferraresi che, militari durante la seconda guerra mondiale, dopo l'8 settembre, abbandonati senza nessun tipo di direttive dallo Stato Maggiore, finirono per essere fatti prigionieri dai tedeschi che li condussero in Germania, dove non vennero riconosciuti "Prigionieri di Guerra" e, quindi, non si videro applicate le tutele previste dalla Convenzione di Ginevra e dove furono costretti a lavorare per la nazione tedesca in condizioni quasi sempre disumane.

La documentazione conservata da William permette di ripercorrere l'intero viaggio della sua deportazione sin da quando, rinchiuso nel carro bestiame che lo portava verso nord, egli riuscì a gettare all'esterno, come facevano in tanti, qualche biglietto, nel quale cercava di far giungere ai suoi genitori informazioni di ciò che gli stava accadendo. Quei biglietti, a riprova della solidarietà che in quei tempi stava diventando sempre più forte, vennero raccolti e tutti fatti recapitare alla famiglia. La mostra, insieme a quei biglietti, permette di leggere le lettere, tante, che raccontano la storia di un giovane di 20 anni che si trovò a lottare contro la fame, la prevaricazione, la fatica, la paura della morte, compagna quotidiana di quella terribile esperienza e che nel contatto con la famiglia cercò quel calore e quella umanità che nel campo dovevano, come era previsto dagli aguzzini, venire distrutte.
E' la storia di un giovane come tanti, di un ferrarese e di un italiano che, dopo un'infanzia e una prima giovinezza serene, è costretto a vivere quei tempi nell'interezza della loro drammaticità.
Nella stessa occasione verrà presentato dal Colonnello Claudio Baldini, Presidente della Federazione ferrarese dell'Istituto del Nastro Azzurro che lo ha stampato, il lavoro di Gian Paolo Bertelli "Gli internati militari italiani (IMI) della Provincia di Ferrara deceduti in prigionia".
La pubblicazione, in base ai dati forniti dal Ministero della difesa, riporta il numero degli internati militari di questo territorio morti in Germania durante la detenzione e, soprattutto, vuol ricordare ed onorare i nomi dei tanti ferraresi che non tornarono da quei luoghi di dolore e di morte. La presentazione si avvarrà di diapositive che mostreranno anche i volti di alcuni degli I.M.I. ferraresi che pagarono con la vita la loro ferma decisione di dire "NO" al fascismo ed al nazismo.

La mostra sarà visitabile fino all'8 febbraio, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Info: biglietteria@comune.fe.it Tel e fax 0532-244922

 

 

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