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Un'altra difesa è possibile

24-02-2015 / A parer mio

di Movimento Nonviolento Ferrara

Si raccolgono le firme per una legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta


Di fronte alla drammatica crisi economica e sociale del Paese, che sostanzialmente non ha sfiorato lo strumento militare, le principali reti del pacifismo e della nonviolenza in Italia hanno deciso di promuovere congiuntamente la Campagna per il disarmo e la difesa civile, lanciando la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Cosa prevede la legge - La legge prevede l'istituzione di un Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri per avviare e potenziare i corpi civili di pace e un istituto di ricerca per la pace, sul modello di quanto già avviene in altri paesi europei. Il nuovo Dipartimento opererebbe inoltre in stretta collaborazione con Protezione civile, Vigili del fuoco e Servizio Civile Nazionale.
Si tratta di dare finalmente concretezza a ciò che prefiguravano i Costituenti con il ripudio della guerra, e che già oggi è previsto dalla legge e confermato dalla Corte Costituzionale, cioè la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Obiettivo della Campagna è dare ai cittadini uno strumento per finanziare la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrità della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamità naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziché finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce e lo rendono invece  minaccioso agli occhi del mondo.
Perché una legge di iniziativa popolare - Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralità alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).
L'opzione fiscale - Il finanziamento della nuova difesa civile dovrà avvenire grazie all'introduzione dell'"opzione fiscale", cioè la possibilità per i cittadini, in sede di dichiarazione dei redditi, di destinare il 6x1000 delle imposte alla difesa non armata, togliendola in ultima analisi dai finanziamenti per la guerra.
A livello nazionale la campagna è promossa unitariamente dalle sei reti del panorama pacifista e nonviolento italiano: Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace.
Al Comitato provinciale di "Un'altra difesa è possibile" aderiscono: Cgil, Fiom, Acli, Arci, Legacoop, Agesci, Libera. Emergency, Caritas, Copresc, Rete Lilliput, Pax Christi, Associazione Papa Giovanni XXIII, WWF, Istituto Don Calabria, Emmaus e Movimento nonviolento (se non dimentico qualcuno). In attesa di iniziative specifiche si può firmare presso le segreterie dei Comuni nei quali si è elettrici o elettori. A Ferrara all'Ufficio protocollo sede municipale.

 


Sul web: http://www.difesacivilenonviolenta.org/

 

 

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