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ASSESSORATO ALLA SANITA' - Seminario di apertura sabato 11 aprile alle 9 al CSV di via Ravenna. Seguirà un Corso

Al via un percorso di sensibilizzazione e formazione per tutori volontari per i minori

08-04-2015 / Giorno per giorno

Si è svolta oggi (mercoledì 8 aprile) in residenza municipale la presentazione di un Seminario e del successivo Corso di formazione per tutori volontari per minori, iniziative promosse da Agire Sociale-Centro servizi volontariato e assessorato alla Sanità/Servizi alla persona del Comune di Ferrara in collaborazione con il Comune di Bologna.
All'incontro con i giornalisti erano presenti l'assessora comunale alla Sanità/Servizi alla persona Chiara Sapigni, Elena Buccoliero dell'Ufficio Diritti dei minori del Comune di Ferrara, la presidente di Agire Sociale-CSV e associazione Dammi la Mano Laura Roncagli e il tutore volontario Maurizio Malvezzi.

 

(Comunicato a cura degli organizzatori) - 'Prendersi cura, dare voce, ascoltare, rappresentare' - Percorso di sensibilizzazione e formazione per tutori volontari per i minori

Si terrà sabato 11 aprile dalle 9 alle 13.30 presso Agire Sociale - CSV di Ferrara (via Ravenna 52), il seminario di apertura del percorso di sensibilizzazione sulla tutela dei minori. Il progetto è stato costruito seguendo un'indicazione della Regione Emilia-Romagna e ha il duplice obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui diritti di bambini e ragazzi e di formare un gruppo di volontari pronti ad assumere il ruolo di tutore volontario per un bambino che ne abbia bisogno.

Attualmente, infatti, quando un minorenne è privo di riferimenti adulti - perché i genitori sono lontani, o deceduti, o non in grado di svolgere il loro ruolo - l'autorità giudiziaria nomina per lui un tutore che, nel nostro territorio, coincide con il Comune di residenza.
In altri territori però - Veneto, Marche e Puglia soprattutto, ma sperimentazioni sono in atto anche a Bologna, a Reggio Emilia e in altre città - può accadere che il tutore sia un volontario formato nominato dall'autorità giudiziaria. Non è sempre l'affidatario né un adulto convivente, ma è chi svolge il ruolo di rappresentanza legale del minore.
In questo senso inizia a muoversi anche il territorio ferrarese con un progetto coordinato dall'ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara insieme ad Agire Sociale - CSV.
Il primo passo sarà proprio il seminario di sabato mattina, un incontro aperto a tutti gli operatori e i cittadini interessati mirato ad approfondire la figura del tutore volontario.
Tre i principali interventi:
- Luigi Fadiga, Garante regionale dell'Infanzia e Adolescenza e promotore del corso regionale di formazione per tutori volontari svoltosi a Bologna nel 2013, spiegherà che cos'è un tutore volontario e perché è importante affiancare la tutela istituzionale con una più personalizzata.
- Aurea Dissegna, Pubblico Tutore per i Minori della Regione Veneto, presenterà l'esperienza della sua regione, dove la tutela volontaria è una realtà ormai consolidata, con centinaia di volontari in attività.
- Alessandro Rizzieri, Giudice Tutelare di Ferrara, chiarirà i compiti del tutore e tratteggerà le caratteristiche della realtà ferrarese.
Maria Cristina Boato, responsabile del Settore Minori di ASP Ferrara, e Laura Roncagli, presidente di Agire Sociale-CSV di Ferrara oltre che dell'associazione "Dammi la mano", porteranno il punto di vista dei servizi e del volontariato rispetto alla possibilità di personalizzare la tutela dei minori.
Ci sarà lo spazio per le domande dal pubblico, prima delle conclusioni di Chiara Sapigni, Assessore del Comune di Ferrara ai Servizi alla Persona.
Sono già aperte, intanto, le iscrizioni al percorso formativo 'Prendersi cura, dare voce, ascoltare, rappresentare' che riguarderà un numero più ristretto di volontari effettivamente intenzionati a diventare tutori volontari per minori. Un corso gratuito ma impegnativo - 28 ore suddivise in 6 incontri tra il 5 maggio e il 4 luglio - nel quale si alterneranno in veste di formatore magistrati, esperti giuridici, avvocati, psicologi, assistenti sociali. 

Chi fosse interessato al corso può inviare la sua adesione scrivendo a segreteria@csvferrara.it. Gli verrà richiesto di compilare i moduli necessari e di svolgere un colloquio motivazionale e di conoscenza. Verranno infatti privilegiate le persone che hanno almeno due anni di esperienza lavorativa o di volontariato a contatto con famiglie e minori.

 

Chi è un tutore volontario

Un bambino cresce in famiglia, i suoi genitori si occupano di lui. Gli vogliono bene, lo guidano, si preoccupano per la sua salute. Prendono decisioni importanti dinanzi alla società e alla legge: lo iscrivono a scuola, o al sistema sanitario; fanno per lui i documenti d'identità; decidono se procedere o meno con un intervento chirurgico o con cure mediche particolari; amministrano il suo denaro, se ne ha.
Alcuni ragazzi o ragazze non hanno nessuno che possa fare questo per loro. Perché sono orfani, perché i genitori sono molto lontani - come avviene ai minori stranieri che arrivano in Italia da soli -o, ancora, perché entrambi i genitori sono stati dichiarati da un'autorità giudiziaria decaduti dalla responsabilità genitoriale in quanto non in grado di fare i genitori.
In tutti questi casi l'autorità giudiziaria nomina un tutore, cioè un adulto che si curi del ragazzo e che possa rispondere per lui di fronte alla società, prendere le decisioni più importanti.
Nella nostra provincia tutto questo compete al Giudice Tutelare del Tribunale di Ferrara che, nella maggior parte dei casi, nomina tutore il responsabile del Servizio Sociale, delegato dal Sindaco del Comune di residenza. Ma un tutore può essere anche una singola persona, ad esempio un parente, o chi abbia disponibilità, competenza, interesse e relazione con il minore.
Scopo del percorso di sensibilizzazione e formazione per tutori volontari che verrà presentato nel seminario dell'11 aprile e proseguirà poi, da maggio a luglio, è proprio quello di offrire ad un gruppo di persone interessate le informazioni e le competenze di base per svolgere questa funzione di rappresentanza e di sostegno.
Un tutore volontario non è un genitore affidatario, non vive necessariamente con il minore che gli è affidato, ma intrattiene una relazione significativa con quel ragazzo o con quella ragazza, lo orienta nelle scelte scolastiche e di vita, risponde per lui dinanzi alla legge in collaborazione con il servizio sociale e con tutti gli operatori del territorio.

 

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