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A proposito degli avvenimenti della zona Giardino

20-06-2016 / Punti di vista

di Aldo Modonesi* e Laura Trentini**

I numerosi articoli pubblicati sugli organi di informazione locale in questi giorni sulla Zona Giardino, hanno proposto una lettura degli avvenimenti che a nostro avviso non ha reso giustizia all'operato della Polizia Municipale, lasciando spazio anche ad esternazioni di chi, più che avere a cuore il bene della città, preferisce amplificarne gli effetti.
Viene criticata inoltre l'Amministrazione Comunale per incoerenza, dato che si attribuiscono dichiarazioni opposte da parte dell'Assessore alla Sicurezza e della Comandante della Municipale.
E' quindi opportuno, per tutelare il buon operato di tanti Agenti di PM che ogni giorno affrontano a viso aperto le notevoli difficoltà del territorio e per rassicurare i cittadini sulla fiducia che su di essi possono riporre, chiarire definitivamente lo svolgimento dei fatti, come risultano dalle relazioni di servizio e dalle registrazioni telefoniche.
Gli episodi cui si riferivano l'Assessore e la Comandante sono due, con diversi svolgimenti ed epiloghi: da qui le diverse dichiarazioni.
Nel primo episodio gli Agenti che stavano pattugliando le mura di Belvedere sono stati dapprima accerchiati da un gruppo di uomini indispettiti dalla loro presenza e dai loro controlli, i quali però si disperavano nel momento in cui gli Agenti chiamavano in rinforzo una pattuglia dei Carabinieri di zona, che purtroppo si rivelava successivamente indisponibile.
Nel secondo caso invece, le due Agenti, nel controllare un velocipede apparentemente abbandonato, venivano avvicinate dal proprietario il quale lamentava i continui controlli. Infatti la persona, più volte identificata, si intratteneva con le Agenti in un colloquio in lingua inglese durante il quale l'extracomunitario alzava notevolmente la voce, come d'abitudine per certe etnie, al termine del quale le due Agenti si allontanavano. Tali fatti risultano pure dalla registrazione della telefonata di un cittadino, il quale dal suo punto di osservazione non poteva certo comprendere il dialogo, bensì notava un gruppo che stava avvicinandosi verso l'amico e le poliziotte municipali. Da qui la sua preoccupazione che evidentemente esternava ad alcuni mezzi di comunicazione.
Risulta pertanto vero sia che in caso di effettiva difficoltà i rinforzi vengono attivati sia che gli agenti sanno destreggiarsi nelle diverse situazioni, senza indietreggiare davanti al pericolo, ma nemmeno fomentando inutili confronti.
Ciò è confermato dall'azione congiunta con le altre Forze dell'Ordine, svoltasi nella giornata di giovedì 16 giugno, durante la quale dopo due distinti inseguimenti e dopo aver affrontato in prima linea la sassaiola di un gruppo di extracomunicati che si disperdevano attraverso il terrapieno della ferrovia, due Ufficiali e sei Agenti della PM hanno denunciato F.C. e S.S. entrambi nigeriani, ai sensi degli art. 337 e 651 c.p. e del decreto legislativo c.d. Bossi- Fini.
Nel ribadire la costante presenza della Prefettura finalizzata al coordinamento di tutte le Forze sul territorio, si conferma un particolare ringraziamento agli uomini e donne della Municipale che con decisione presidiano il nostro territorio comunale, incuranti di quelle critiche artefatte e funzionali a scopi ad essi estranei.

 

* Assessore comunale alla Sicurezza Urbana   **Comandante della Polizia Municipale