Comune di Ferrara

giovedì, 18 aprile 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Anche noi in bicicletta per sostenere Ilaria

Anche noi in bicicletta per sostenere Ilaria

27-06-2016 / A parer mio

di Marisa Antollovich *

Dall'inizio di giugno 2016 una nostra concittadina, Ilaria Corli ultracycler, si sta cimentando in una incredibile gara: la traversata degli USA "Coast to Coast" dall'Oregon alla Virginia. Circa 7000 km da percorrere in bicicletta, in assoluta autonomia, senza alcuna assistenza durante tutto il percorso. Portare a termine una simile impresa è già di per sé una bella vittoria. Alla partenza si sono presentati un centinaio di coraggiosi ciclisti, tra loro c'era anche Ilaria, una delle quattro donne iscritte a questa competizione. I partecipanti dovranno affrontare ogni difficoltà: attraversare montagne e pianure con dislivelli da paura, adattarsi ad escursioni termiche che metterebbero a dura prova qualsiasi creatura vivente, dovranno affrontare di tutto e nei prossimi giorni e settimane potranno contare solo sulle proprie forze.

Questa avventura da "sogno" ci fa venire alla mente i pionieri della vecchia America dei secoli passati, e gli eroi dei film del Vecchio West della nostra infanzia che ci hanno tanto appassionato.

Perchè oggi che possiamo contare su ogni mezzo tecnologico per i nostri spostamenti, senza fare fatica e con sempre maggiore velocità, sentiamo il bisogno di simili imprese? Perchè siamo attratti da avventure dove l'uomo si misura con la natura e con se stesso? Perchè diamo tanta attenzione a questi atleti che diventano i beniamini di migliaia di sostenitori, senza che le loro imprese debbano necessariamente passare per i grandi canali pubblicitari?

Anche noi stiamo seguendo la "nostra" Ilaria, giorno dopo giorno, ora dopo ora, ci emozioniamo, ci coinvolgiamo e veniamo carpiti dalle sue avventure e dai suoi resoconti, e aspettiamo con ansia sue notizie.

 

Tali imprese destano attenzione e curiosità per tutto un insieme di motivi. Perché questi atleti, che sotto alcuni aspetti continuiamo a vederli come "uno" di noi, in realtà stanno facendo qualcosa di straordinario, e noi ci identifichiamo e sogniamo di essere un po' parte di loro, e partecipando a modo nostro a quelle imprese, ci sentiamo un po' vincitori anche noi.

Ma anche perchè il mettersi alla prova, il cercare di superare ostacoli e limiti, è da sempre la spinta primordiale che ha portato l'uomo a cercare con ogni mezzo le possibilità per sopravvivere, per garantirsi un certo benessere, e per tutelare la propria specie, e ancora oggi, che non siamo più esposti a quei pericoli, manteniamo forti in noi questi bisogni, applicandoli in diversi campi della vita, nella scienza, nella ricerca, nello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Inoltre oggi più che mai, abbiamo bisogno di credere in un futuro migliore e pensare che abbiamo la forza di superare questi momenti difficili.

Ecco allora che ci troviamo ad appassionarci identificandoci e seguendo con passione i nostri beniamini sportivi.

Ma se l'essere umano ha mantenuto nel suo intimo il bisogno della "prova" per scoprire fino dove può spingersi con le sue sole forze fisiche e mentali, e ha bisogno di affrontare nuove sfide per trarne un vantaggio, o semplicemente per esserne gratificato, va anche detto che imprese sportive come questa vanno preparate con molta cura e con molta disciplina, e niente deve essere lasciato al caso.

Nuove tecniche e nuovi materiali vengono spesso usati e testati in queste occasioni. Ma il motore centrale resta sempre e comunque la persona.

Nello sport in generale e nelle specialità di resistenza come questa, non si deve mai perdere di vista il rispetto per la persona stessa, niente deve essere più importante della sua incolumità; solo in questo modo il risultato finale, qualunque esso sia, potrà essere considerato un vittoria.

Ilaria si è allenata con una attenzione meticolosa, si è preparata sotto ogni profilo, ora è il suo momento.

In queste ore si sta impegnando ad affrontare la sua quarta settimana di "viaggio". La prima è stata molto impegnativa, ha subito una foratura, una caduta banale, un malessere per sbalzo di temperatura, ma è andata avanti. Ha già attraversato l'Oregon, il Montana e ora si appresta ad attraversare il famoso parco di Yellowstone, procede ad una media giornaliera di 231 km al giorno.

 

[nota di redazione: per seguire giorno per giorno l'impresa di Ilaria Corli: https://www.facebook.com/ilariacorli.ultracycler/ ]

 

Noi continueremo a seguirla con interesse e passione e di volta in volta cercheremo di cogliere attraverso la sua impresa qualche cosa di interessante e perchè no anche di utile per noi, qualche spunto per una sana riflessione, intanto perchè per esempio non lasciamo una volta tanto la macchina in garage e prendiamo la nostra "bici" per andare al lavoro o una commissione in centro città?

Facciamolo per sentirci più vicini e sostenerla idealmente. 

Forza Ilaria!

 

Marisa Antollovich - psicologa, psicoterapeuta, psicologa dello sport

nello staff di Ilaria Corli - TRANS AMERICA BIKE RACE

 

Per seguire giorno per giorno l'impresa di Ilaria Corli: https://www.facebook.com/ilariacorli.ultracycler/

 

Immagini scaricabili: