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ASSESSORATO AL TURISMO - L'atleta ultracycler oggi in Municipio insieme al suo staff

Ilaria Corli di ritorno dalla ‘Trans America bike race' racconta la sua avventura lunga 6.800 chilometri

22-07-2016 / Giorno per giorno

L'atleta ultracycler Ilaria Corli è intervenuta in mattinata (venerdì 22 luglio) alla conferenza stampa organizzata a conclusione della sua partecipazione alla ‘Trans America bike race 2016', la competizione non stop di 6.800 chilometri attraverso dieci Stati dall'Oregon alla Virginia.

All'incontro con i giornalisti, a fianco dell'atleta, erano presenti il vicesindaco Massimo Maisto, la psicologa dello sport Marisa Antollovich, il presidente provinciale Uisp Enrico Balestra e il preparatore atletico Cristiano Caporali.

Alla fine dell'incontro in Municipio l'atleta ha donato la sua maglia di gara all'assessore Maisto, segno di riconoscimento per la vicinanza da sempre dimostrata alle sue imprese da parte dell'Amministrazione comunale. 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

TRANS AMERICA BIKE RACE 2016 - Ilaria Corli
Ilaria Corli, la prima ferrarese che ha attraversato di Stati Uniti da Ovest ad Est in bicicletta

Dall'Oregon alla Virginia, 4270 miglia (quasi 7.000 chilometri) in 33 giorni, 23 ore e 11 minuti, alla media di oltre 200 chilometri al giorno.
Questa è la Trans America Bike Race di Ilaria Corli, che ha attraversato in totale autonomia logistica ed organizzativa il continente Americano sulle due ruote.

La partenza è stata sabato 4 giugno, 66 ciclisti al via da Astoria, suddivisi nelle varie categorie, per affrontare questa sfida soprattutto contro sé stessi oltre che per la classifica finale. Tra questi sette italiani, con la ferrarese Ilaria Corli alle prese con la sua prima ultra pedalata. Ilaria è giunta 37esima assoluta e quinta nella sua categoria.

Un'esperienza positiva portata a termine che rimarrà per sempre nella sua vita, ma anche tantissime difficoltà che Ilaria ha dovuto affrontare di giorno in giorno e che le hanno fatto capire come questa gara sia dura ed impegnativa, non solo per il divieto di aiuti esterni pianificati ma anche per l'estrema varietà di situazioni imprevedibili da risolvere. Il caldo umido nelle prime tappe sulla costa Ovest, il freddo, le infinite salite, le strade dissestate (in alcuni punti anche sterrate) delle montagne del Montana e del Wyoming, il fortissimo vento contrario affrontato per giorni e giorni...

La grandine alternata ai 50° centigradi del Colorado, la difficoltà nel trovare acqua in Kansas, gli infiniti saliscendi "spezza gambe" del Missouri, le pedalate notturne con lo sconvolgimento del ciclo veglia-sonno pianificato in allenamento, gli incedenti e le rotture meccaniche.

Infine la prova più difficile: un'intera settimana col cuore in gola per attraversare il Kentucky, dove i cani da guardia sono liberi di correre dietro a chiunque si avvicini alle loro proprietà.

Ilaria ce l'ha fatta, è riuscita a superare uno per volta tutti gli ostacoli che ha dovuto affrontare. Il suo viaggio è stato particolarmente significativo ed emozionante anche per l'umiltà e l'umanità di tutte le persone che ha incrociato lungo il cammino, altri atleti con cui ha condiviso alcuni chilometri di asfalto come le donne e gli uomini semplicemente incontrati lungo il percorso.

Man mano che i chilometri e le difficoltà scorrevano, i racconti di Ilaria sulla pagina Facebook hanno emozionato e attirato sempre più "followers", i quali l'hanno seguita ed incoraggiata a raggiungere il suo immenso traguardo.

 

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Sito: www.ilariacorli.com

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