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CITTA' SOLIDALE E SICURA - Nuovo appuntamento giovedì 4 agosto dalle 19 alla mensa di Viale K della Rivana. La cittadinanza è invitata

"Cucina che accoglie", cene multietniche per avvicinare abitanti e richiedenti asilo

02-08-2016 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

>> Nuovo appuntamento (aggiornamento) - Il prossimo incontro di "Cucina che accoglie" sarà giovedì 4 agosto alla mensa dell'associazione "Viale K" area Rivana (a Ferrara, entrata da via Wagner).

 

da Cronacacomune.it del 26 luglio 2016 (primo lancio)

Giovedì 28 luglio dalle 19 alla casa di accoglienza Agriturismo La Spagnolina (via Saccona 33 a Porporana) con l'iniziativa "Cucina che accoglie", serie di cene multietniche aperte a tutta la cittadinanza. I richiedenti asilo e rifugiati accolti nella struttura di Porporana offriranno alla comunità una cena a buffet con ricette della tradizione dei loro Paesi di provenienza, dando vita ad un'occasione per conoscersi attraverso la condivisione del cibo e delle storie. La partecipazione è gratuita e tutta la cittadinanza, le associazioni, le istituzioni e coloro che hanno a cuore i temi dell'accoglienza, sono invitati a questo momento di condivisione del cibo e delle reciproche esperienze di vita. Seguiranno aggiornamenti su nuove date.

E' gradita la prenotazione alla mail: cenetniche@gmail.com.

L'iniziativa è ideata dal tavolo "Ferrara che accoglie" nato nel settembre scorso a seguito della Marcia delle donne e degli uomini scalzi, e che riunisce cittadini, associazioni, cooperative e il Comune di Ferrara per promuovere e supportare la partecipazione attiva della comunità all'integrazione sul territorio di persone costrette ad abbandonare i paesi di provenienza a causa di guerre e persecuzioni.

 

Dal Documento di lancio della Marcia delle donne e degli uomini scalzi - Ferrara 12/9/2015

"E' arrivato il momento di decidere da che parte stare. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro a una barca, un tir, un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno. Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro. Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle. La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà. E' l'inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze".

E' possibile aderire al Tavolo "Ferrara che accoglie" scrivendo una mail all'indirizzo ferraracheaccoglie@gmail.com

 

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