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ASSESSORATO SERVIZI ALLA PERSONA - La nota si riferisce all'assegnazione di Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)

Inviata una lettera al Prefetto Morcone e alle Prefetture da parte dei Comuni del circuito SPRAR e FAMI dell'Emilia-Romagna

28-09-2016 / Giorno per giorno

Con una lettera a firma congiunta (in allegato a fondo pagina), inviata al Prefetto Morcone, presso il Ministero dell'Interno, ai Prefetti dell'Emilia-Romagna e per conoscenza al Tribunale dei Minori di Bologna e all'ANCI nazionale, la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, i Sindaci e gli Assessori dei principali Comuni impegnati nell'accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati, esprimono forte preoccupazione per la modalità con la quale continuano ad essere gestiti, dalle Prefetture e dal Ministero dell'Interno, le assegnazioni e i trasferimenti dei minori.
"Alla generosità delle Regioni c'è un limite.- ha dichiarato Elisabetta Gualmini, vicepresidente
della Regione Emilia-Romagna e assessore al welfare - Abbiamo voluto sottolineare alcuni punti
che ci stanno molto a cuore su un tema così delicato come i minori. Stiamo affrontando una sfida
che riguarda tutti e che proseguirà per i prossimi decenni a prescindere da chi si trovi in posizioni
di governo; tutti devono fare la propria parte".
In particolare, la lettera richiama l'attenzione sulla necessità di chiarire il modo in cui vanno
considerati "i minori che si dichiarano tali o di cui viene accertata la minore età all'interno dell'hub
adulti di Bologna: devono avere le stesse tutele previste per gli altri minori intercettati nei luoghi di
sbarco o arrivati in autonomia nei territori". Tale condizione, legata anche alla "grande presenza di
minori in condizioni di promiscuità presso l'hub Mattei, deve far pensare a una ridistribuzione dei
minori non solamente sui territori emiliano-romagnoli, ma anche fuori dalla Regione".
Questa richiesta viene esplicitata dagli amministratori firmatari, proprio perché i Comuni che
rappresentano hanno sempre assicurato piena collaborazione istituzionale, come testimonia
l'attivazione, affianco all'hub adulti Mattei, di due hub collocati a Bologna e Ravenna/Budrio, in
grado di ospitare fino a 100 minori in prima accoglienza.
"Sin da subito il nostro obiettivo è stato quello di contribuire alla costruzione di un Sistema
nazionale e unitario di accoglienza, assecondando delle precise richieste delle Prefetture",
sostiene Chiara Sapigni, Responsabile del Coordinamento Politico sull'Immigrazione di ANCI
Emilia-Romagna. "Da sempre come Enti Locali abbiamo dato una collaborazione istituzionale e
operativa alle Prefetture del territorio per affrontare la situazione degli arrivi sulle coste italiane dei
richiedenti asilo. Attualmente, però, siamo molto preoccupati per la modalità con cui si è deciso di
procedere alla ripartizione dei minori sul territorio, realizzando una suddivisione che non tiene
conto delle specificità dell'assistenza dovuta ai minori e sembra non tener conto delle situazioni e
delle realtà in essere".
La lettera sottolinea che l'eventuale individuazione, da parte delle Prefetture, di strutture ricettive
temporanee dedicate ai Minori Stranieri non Accompagnati, deve tener conto della necessità di
evitare promiscuità con gli adulti e assicurare sufficienti garanzie di tutela della minore età.
"Ciò che si auspica", continua Chiara Sapigni, "è che la ripartizione sui territori dei Minori Stranieri
non Accompagnati sia effettuata basandosi sulle presenze già in essere nelle singole realtà
regionali e provinciali, considerando le presenze dei minori segnalati al Ministero e le presenze nei vari progetti SPRAR e FAMI per minori".
"Se ciò non dovesse avvenire", conclude Chiara Sapigni, "gli Enti capofila sarebbero spinti a
valutare l'uscita dal sistema FAMI, in quanto non più sostenibile perché estraneo al governo della
rete di accoglienza costruita in Emilia-Romagna".

Per contatti: Comune di Ferrara - assessorato alla Sanità/Servizi alla Persona - via Boccacanale di S. Stefano 14/e_ tel.0532/419685/419684

 

(Nota a cura dei promotori)

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