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MUSEO STORIA NATURALE - Tante le novità e i progetti per celebrare la "Notte dei ricercatori" venerdì 30 settembre in via De Pisis. Apertura gratuita dalle 21 alle 23

Il Museo civico di Storia Naturale di Ferrara virtuale sulla piattaforma "Google Arts & Culture"

28-09-2016 / Giorno per giorno

Si è svolta in mattinata (giovedì 29 settembre) nella sede del Museo Civico di Storia Naturale la conferenza stampa per presentare l'inserimento del Museo civico di Storia Naturale di Ferrara sulla piattaforma "Google Arts & Culture" e il programma della 'Notte dei Ricercatori' che si svolgerà venerdì 30 settembre nelle sale museali di via D Pisis (apertura al pubblico di tutte le età con ingresso gratuito dalle 21 alle 23).

All'incontro con i giornalisti erano presenti il direttore del Museo Civico di Storia Naturale Stefano Mazzotti, Carla Corazza ed Enrico Trevisani dello staff scientifico MCSN e il collaboratore Marco Caselli.

(Comunicazioni a cura degli organizzatori) 

L'inserimento del Museo di Storia Naturale di Ferrara sulla piattaforma "Google Arts & Culture", il progetto per la diffusione del patrimonio culturale museale che Google Cultural Institute ha dedicato ai musei di storia naturale del mondo, è stato il tema dell'incontro fissato con i giornalisti, unitamente alla presentazione della "Notte dei Ricercatori" in programma venerdì 30 settembre.
Dopo il lancio del progetto, il cui fine è quello di presentare il concetto di diversità globale relativo al tema della storia naturale, avvenuto a Londra lo scorso 13 settembre, è infatti possibile la visita virtuale con Street View del percorso espositivo del Museo di Storia Naturale di Ferrara. Una galleria di 100 immagini ad alta risoluzione di vari reperti e un'esposizione dedicata all'indagine del rapporto fra arte e scienza che il nostro Museo ha curato negli ultimi anni, che si prevede poi di ampliare sviluppando il settore del Museo "nascosto", dedicando esposizioni ai materiali custoditi nei depositi non aperti al pubblico, alle attività di ricerca sul campo e in laboratorio, e a tante altre attività che cresceranno nel tempo. è la app che permette agli utenti di accedere al super-museo virtuale da smartphone e tablet.
La sezione dedicata al Museo di Storia Naturale di Ferrara è disponibile all'indirizzo web https://www.google.com/culturalinstitute/beta/u/0/partner/museo-civico-di-storia-naturale-ferrara?hl=it

Sono 60 i Musei di Storia Naturale di 15 Paesi presenti ora sulla piattaforma, di cui sette gli italiani, visitabili in tour virtuali realizzati con Street View. Ma sono visibili anche gallerie tematiche di immagini curate dai vari musei, 249 video e immagini gigapixel ad altissima risoluzione che permettono di cogliere dettagli altrimenti non visibili. E' disponibile la Timeline interattiva, che permette di tornare indietro nel tempo di 4,6 miliardi di anni e di ripercorrere tutta la storia naturale della Terra.
Le tecnologie messe a disposizione da Google per questo progetto permettono di realizzare esperienze in realtà virtuale a 360° fruibili grazie ai visori Google Cardboard come quelle che hanno dato "nuova vita" agli scheletri fossili di due animali ormai estinti, il Rhomaleosaurus del Museo di Storia Naturale di Londra e il Giraffatitan del Museo di Storia Naturale di Berlino.
I musei scientifici italiani già coinvolti sono il Museo di Storia Naturale di Ferrara, il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata, l'Accademia dei Fisiocritici di Siena, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il MUSE - Museo delle Scienze di Trento, i Musei Civici di Reggio Emilia e il Museo di Storia Naturale di Venezia.
Altre informazioni sul progetto Google Arts & Culture alla home page di Google Arts & Culture e nel blog di Google https://italia.googleblog.com/

E' stata poi annunciata l'apertura straordinaria serale di venerdì 30 settembre per celebrare " LA NOTTE DEI RICERCATORI".
L'iniziativa, promossa dalla Commissione Europea, coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei nell'intento di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Il Museo di Storia Naturale aprirà al pubblico di tutte le età con ingresso gratuito dalle 21 alle 23, per far conoscere da vicino quali ricerche e studi il personale scientifico del museo ferrarese svolge sul territorio.
> Lungo l'itinerario espositivo saranno allestiti i "tavoli delle scienze naturali" dedicati alle scienze della Terra, all'ecologia, all'entomologia e alla zoologia, dove i ricercatori del museo presenteranno materiali e reperti delle collezioni di studio, normalmente non accessibili al pubblico, illustrando con l'ausilio di vari strumenti e attrezzature come si svolgono le attività di ricerca in ciascuno dei rispettivi ambiti di specializzazione.
> Nel corso della serata il pubblico verrà sensibilizzato ai progetti di scienza partecipata Citizen Science* del Museo, il cui lancio avverrà nell'occasione: "Delta Road Kill", "La biodiversità dei maceri", " La Biodiversità delle dune", e " Cosmos" sul monitoraggio dei molluschi.
> Adulti e bambini potranno poi provare in anteprima il percorso virtuale del Museo in street view di Google Arts&Culture con la LIM interattiva, e curiosare nel laboratorio di microscopia.

* Citizen Science, la scienza dei cittadini, riguarda progetti di ricerca finalizzati alla conoscenza e alla conservazione della natura che, per i monitoraggi e distribuzione territoriale in aree estese delle specie animali e vegetali, si avvalgono di cittadini volontari i quali trasmettono ai coordinatori dei progetti le loro osservazioni diventando parte integrante del processo scientifico.
La diffusione degli strumenti web interattivi ha reso più facile riconoscere le specie sul campo e registrare in tempo reale le proprie osservazioni su piattaforme online condivise fra tutti i collaboratori. Sono nati così progetti di ampio respiro che a volte hanno il supporto di finanziamenti europei o di note riviste che si occupano di divulgazione scientifica, oppure si sviluppano per iniziativa autonoma di Associazioni naturalistiche. Alcuni di questi progetti coinvolgono importanti ecosistemi del territorio ferrarese (il Bosco della Mesola, le valli di Argenta ed il fiume Reno) e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Ferrara.

  

LA SCHEDA

NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI

Anche quest'anno, il Museo sarà aperto gratuitamente venerdì 30 settembre dalle 21 (ultimo ingresso ore 23) per festeggiare la Notte europea dei Ricercatori.Il programma della serata sarà densissimo: lanceremo la sezione di ricerca Scienza dei Cittadini (Citizen Science) facendo conoscere in particolare i progetti già attivi (CosMos e Delta Road Kill), apriremo le porte di un laboratorio di microscopia, per studiare il cibo delle balene in mostra al Museo e presenteremo il museo virtuale realizzato grazie alla collaborazione con Google Cultural Institute.Il personale scientifico rimarrà a disposizione del pubblico per fornire chiarimenti su tutte le attività di ricerca del Museo.


IL MUSEO E LA SCIENZA DEI CITTADINI
La Citizen Scienze (scienza dei cittadini), indica quel complesso di attività o progetti di ricerca scientifica condotti, in tutto o in parte, da scienziati dilettanti o non professionisti.
Negli ultimi anni la scienza dei cittadini ha visto aumentare le sue possibilità in modo esponenziale, grazie alla diffusione degli strumenti web interattivi ed alla possibilità di gestire vastissime banche dati.
Il Museo di Storia Naturale di Ferrara ha aperto la sezione Citizen Science - Scienza dei Cittadini e attivato due progetti CoSMoS: Collecting Snails, Monitoring Snails e Delta Road Kill: animali investiti sulle strade del Delta del Po, dedicati al monitoraggio di alcune chiocciole terrestri e ad al rilevamento del fenomeno della mortalità stradale degli animali nella zona del Delta del Po.
Durante la Notte dei Ricercatori, il personale del Museo spiegherà come iscriversi e partecipare ai progetti.


I LABORATORI DI MICROSCOPIA
Gli operatori dell'Associazione Didò saranno a disposizione per accompagnare i visitatori in un viaggio fra le meraviglie del mondo microscopico, dedicato quest'anno al plancton ed agli organismi che formano il cibo della balene della mostra "Pesci? No, grazie, siamo mammiferi!".


IL MUSEO DI STORIA NATURALE VIRTUALE SU GOOGLE ARTS & CULTURE
Il Museo di Storia Naturale di Ferrara è partner del progetto che Google Cultural Institute ha dedicato ai musei di storia naturale del mondo. Il progetto si chiama "Google Arts & Culture", poiché partito già nel 2011 coinvolgendo i Musei d'arte figurativa: da allora ha avuto 50 milioni di visitatori virtuali. Google Arts & Culture è anche il nome della app che permette agli utenti di accedere al super-museo virtuale da smartphone e tablet.
Durante la Notte dei Ricercatori, i visitatori potranno navigare nel museo virtuale grazie alla lavagna interattiva della nostra aula didattica.

Museo virtuale

(...) Il coinvolgimento di 60 musei di Storia Naturale da 15 Paesi ha consentito di publicare oltre 150 storie interattive realizzate da esperti, 300mila nuove foto e video, 50 tour virtuali realizzati grazie a Street View. Ci sono già 187 esposizioni ("Farfalle e falene", "Beauty in nature", "Crazy insects", ...) ovvero gallerie tematiche di immagini curate dai vari musei, 249 video e immagini gigapixel ad altissima risoluzione che permettono di cogliere dettagli altrimenti non visibili. E' disponibile la Timeline interattiva, che permette di tornare indietro nel tempo di 4,6 miliardi di anni e di ripercorrere tutta la storia naturale della Terra.

Inoltre, Google Cultural Istitute ha realizzato due esperienze in realtà virtuale a 360° fruibili grazie ai visori Google Cardboard che hanno dato "nuova vita" agli scheletri fossili di due animali ormai estinti, il Rhomaleosaurus del Museo di Storia naturale di Londra e il Giraffatitan del Museo di Storia naturale di Berlino. Google ha lavorato con biologi e paleontologi per riportare in vita gli scheletri conservati nei musei, verificando tutti i dettagli con un gruppo di scienziati, dalle dimensioni del bulbo oculare alla curva del collo ed alla consistenza e alle pieghe della pelle.
Questo materiale, per le possibilità di indagine che consente, è utile, oltre che al pubblico, anche ai ricercatori.

Sono in via di realizzazione altri percorsi virtuali: non c'è un limite ai temi che potranno essere affrontati grazie alle tecnologie messe a disposizione da Google.

Per quel che riguarda il Museo di Storia Naturale di Ferrara, è disponibile la visita virtuale con Street View al percorso espositivo, una galleria di 100 immagini ad alta risoluzione di vari reperti e un'esposizione dedicata all'indagine del rapporto fra arte e scienza che il nostro Museo ha curato negli ultimi anni. Prevediamo poi di sviluppare il settore del Museo "nascosto", dedicando esposizioni ai materiali custoditi nei depositi non aperti al pubblico, alle attività di ricerca sul campo e in laboratorio, e a tante altre attività che cresceranno nel tempo.

I musei scientifici italiani già coinvolti sono il Museo di Storia Naturale di Ferrara, il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata, l'Accademia dei Fisiocritici di Siena, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il MUSE - Museo delle Scienze di Trento, i Musei Civici di Reggio Emilia e il Museo di Storia Naturale di Venezia.


Citizen Science - Scienza dei Cittadini
La Citizen Scienze (scienza dei cittadini), indica quel complesso di attività o progetti di ricerca scientifica condotti, in tutto o in parte, da scienziati dilettanti o non professionisti. Nacque in Gran Bretagna agli inizi del XX secolo proprio in ambito naturalistico (censimento degli uccelli nidificanti, "Christmas Bird Count") ed è in tale ambito che annovera ancora il maggior numero di progetti.

Negli ultimi anni la scienza dei cittadini per la biodiversità ha visto aumentare le sue possibilità in modo esponenziale, grazie alla diffusione degli strumenti web interattivi ed alla possibilità di gestire vastissime banche dati offerta dalle moderne tecnologie.

Si stanno così sviluppando numerose piattaforme informatiche online che consentono l'uso degli smartphone e tablet per la raccolte di segnalazioni sul campo, meglio se corredate da fotografie, che è possibile assegnare in tempo reale ad un punto geografico preciso inserendo le coordinate del luogo di ritrovamento, grazie al supporto di sistemi di mappe online. Se necessario, è possibile anche l'inserimento in un secondo momento, quando sarà disponibile una buona connessione internet o da computer fisso.

I progetti già avviati sono CoSMoS: Collecting Snails, Monitoring Snails e Delta Road Kill: animali investiti sulle strade del Delta del Po, dedicati al monitoraggio di alcune specie di chiocciole terrestri e ad al rilevamento di animali investiti sul territorio attraversato dal tratto terminale del fiume Po.
Si appoggiano a due diverse piattaforme, CosMos è sulla piattaforma CS-MON, Delta Road Kill è sulla piattaforma iNaturalist.

Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili nelle pagine dedicate ai progetti, che saranno raggiungibili anche attraverso la piattaforma Fedro per le segnalazioni al Comune di Ferrara.

 

Il Museo è stato promotore, nel marzo 2015, di un convegno dal titolo "Biodiversità per tutti: i progetti di Citizen Scienze per la conoscenza e la conservazione della natura" che ha visto dialogare fra di loro per la prima volta i responsabili di numerosi progetti attivi sul territorio nazionale. Dal convegno è scaturita la "Carta di Ferrara per una strategia che espliciti il legame fra biodiversità e qualità della vita" condivisa da numerosi ricercatori e semplici cittadini ed il Museo ha assunto un ruolo di raccordo fra diversi progetti di scienza dei cittadini già esistenti. Il Museo fa parte del gruppo informale Citizen Science Italia che si è incontrato per la prima volta presso il CNR di Milano il 22 gennaio 2016.
La ricerca scientifica e il monitoraggio delle specie animali e vegetali sono indispensabili per valutare lo stato di fatto ed i cambiamenti in corso nel mondo naturale e quindi per elaborare piani e progetti di conservazione e tutela ambientale.

 

(a fondo pagina le foto di Marco Caselli Myotis durante le riprese fotografiche alle sale e ai reperti per la mappatura streetview in museo)

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Immagini scaricabili:

notte museo Marco Caselli Myotis_mappatura Marco Caselli Myotis_mappatura_2