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Modelli educativi di nidi e scuole d'infanzia comunali e le aperture serali

12-11-2016 / Punti di vista

di Annalisa Felletti *

Nota in merito ai modelli educativi di nidi e scuole d'infanzia comunali e le aperture serali

 

In merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi sui quotidiani si intende precisare che nessun nido o scuola dell'infanzia del Comune di Ferrara, sia a gestione diretta che indiretta, resta abitualmente aperto nelle ore serali.

Il Consorzio Riunite Esperienze Sociali (Res), ha proposto già a partire dal 2012 a Ponte e Margherite, e da settembre 2016 al Pacinotti Blu (avviato a gestione indiretta), una serie di attività educative integrative che possono prevedere: il prolungamento orario, il servizio ricreativo estivo, l'apertura del sabato mattina o in altre giornate di chiusura ordinaria del servizio, incontri con esperti e corsi per genitori, così come previsto dal Capitolato Speciale di Appalto.

Per poter partecipare ed usufruire di tali ulteriori ed eventuali attività, è richiesto da Res il pagamento di un importo aggiuntivo alla retta; va precisato inoltre che tutte le utenze sono a carico della Ditta appaltatrice, come per tutte le altre attività.

Nell'ambito delle attività educative integrative, previste fin dal 2012, le serate "pizza al nido e alla scuola dell'infanzia" prevedono al massimo un venerdì al mese, dalle 19.30 alle 22.00, e vengono offerte proposte di gioco-laboratorio per i bambini.

I genitori che richiederanno l'attività dovranno garantire che i bambini in quella giornata, frequentino il servizio solo durante la mattina, in quanto si ritiene che le ore di permanenza del servizio non possano eccedere l'orario di apertura giornaliero, proprio nel rispetto del benessere psico-fisico dei bambini.

Nell'anno educativo 2014-15 le attività realizzate sono state una serata a Ponte e quattro serate alle Margherite, mentre per l'anno educativo 2015-16 non c'è stata nessuna serata programmata.

Si è trattato quindi di qualche esperienza del tutto limitata e circoscritta.

L'assetto organizzativo dei servizi educativi ferraresi nei quali l'Amministrazione pubblica crede fortemente, non è stato assolutamente modificato, non c'è alcun modello nuovo o alternativo.

Il modello che l'Istituzione dei Servizi educativi, scolastici e per le famiglie propone nell'ambito dei servizi educativi pubblici è un modello, come affermato anche dal sindacato Cgil intervenuto a riguardo, di scuola come luogo primario di educazione, con insegnanti qualificati, protagonisti nel contribuire alla crescita dei minori.

Di questo, tra l'altro, parleremo nel convegno del prossimo 19 novembre "Che aria tira in giardino", organizzato in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, durante il quale l'Amministrazione comunale porterà all'attenzione cittadina, in Sala consigliare, l'esperienza dei Servizi educativi 0/6 anni, del comune di Ferrara.

Certamente anche queste esperienze di attività educative integrative saranno oggetto di attenta valutazione da parte dell'Amministrazione Comunale, per verificarne la piena rispondenza agli obiettivi che l'Istituzione si è sempre posta, condividendoli anche con le organizzazioni sindacali, anche in previsione dell'avvio del nuovo contratto d'appalto da gennaio 2017.

Il tema del riformare gli orari dei servizi educativi comunali per fornire una risposta ulteriore alle nuove esigenze delle famiglie è per noi decisivo.

Infatti le famiglie sono sempre più spesso alle prese con un lavoro che, quando c'è, è spesso improntato a criteri di estrema flessibilità, criteri di faticosa conciliazione con i tempi dell'istituzione famiglia e che più in generale a mio avviso si incrociano poco positivamente con la necessità di sostenere e incrementare la natalità nel nostro paese.

Per questo abbiamo iniziato nei mesi scorsi a porci il tema dell'innovazione dei servizi educativi comunali, per essere maggiormente rispondenti alle esigenze della nostra utenza, tutta: minori e famiglie.

Dopo un proficuo confronto con le rappresentanze sindacali, siamo giunti a definire un accordo quadro, di soddisfazione per tutte le parti coinvolte, che ha visto estendere l'orario di apertura delle scuole comunali, e svolgere il servizio estivo del mese di luglio col personale educativo comunale.

Riteniamo di doverci mettere sempre in discussione per fornire servizi maggiormente performanti per le esigenze della nostra utenza, in una logica non autoreferenziale, ma di farlo sempre e comunque dopo un confronto con le parti sociali, perché è soprattutto il personale impiegato nei servizi a fare la qualità di un servizio, sono le nostre educatrici l'asse portante di tutta l'architettura educativa cittadina.

La sfida è complessa: da un lato offrire servizi educativi rispondenti alle necessità delle famiglie, senza snaturare tuttavia i servizi e le attività, non trasformandoli in un "parcheggio" o meglio in un "garage"; dall'altro continuare a garantire buona occupazione, sia al nostro personale educativo, ma garantire anche una possibilità di occupazione, in particolare alle donne: oggi c'è una grande necessità di creare occupazione, in particolare femminile e questa occupazione è legata intimamente al welfare, perché sappiamo che il lavoro di cura oggi grava ancora principalmente sulle donne. Se mancano i servizi per l'infanzia, le donne non possono andare a lavorare, oppure sono costrette a licenziarsi.

Questa credo sia la sfida vera, che ci vede tutti protagonisti: istituzioni, parti sociali, cittadini.

Ci mettiamo in discussione ogni giorno, continueremo a farlo, senza fughe in avanti e senza lasciare indietro nessuno.

 

 

Annalisa Felletti

* assessora alla Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione e Politiche per la Pace del Comune di Ferrara