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ASSESSORATO ALLA CULTURA - Presto l'intervento sul pezzo d'artiglieria grazie all'impegno del Lions Club Estense

Il Museo del Risorgimento e della Resistenza riavrà il cannone restaurato

16-12-2016 / Giorno per giorno

Il cannone che ha reso famoso il Museo del Risorgimento e della Resistenza in tutta l'Emilia-Romagna e oltre, tornerà al suo antico splendore. È stato Giorgio Ferroni ad annunciarlo, il presidente del Lions Club Estense, che ha raggiunto i 2.700 euro necessari al suo restauro. L'operazione è stata possibile grazie al risultato incredibile del Mercatino del Vintage, organizzato e gestito dai soci Lions in via Garibaldi 1, sino allo scorso 10 dicembre. Il ricavato, che consentirà di rimuovere le transenne e liberare il pezzo d'artiglieria, in primis sarà impiegato per il service annuale del club, rivolto ai giovani disabili.

«È un grande esempio da parte di una comunità - commenta il vicesindaco Massimo Maisto - che sostiene la cultura del luogo in cui vive. Si tratta di cittadini che con il loro contributo aiutano a mantenere direttamente il patrimonio comune, perché una città d'arte e di cultura si fonda su dei principi che hanno un passato in cui credere insieme. Con il loro impegno i Lions sono riusciti a canalizzare queste risorse verso uno spazio ricettivo. Il Museo del Risorgimento e della Resistenza, infatti, attraverso Museomix e la costante attività con le scuole sta trasmettendo questi valori e le nostre radici oltre le sue stesse mura». Storicamente il cannone austro-ungarico, un 77mm delle batterie di accompagnamento fanteria, fu utilizzato in Africa durante le campagne coloniali del primo dopoguerra e il Italia nella seconda guerra mondiale. Molti esemplari furono abbandonati dall'esercito nelle valli del Triveneto.

 

Nella foto Giorgio Feroni (presidente Lions Club Estense) e l'assessore Massimo Maisto

«È diventato il simbolo del museo - conferma la responsabile Antonella Guarnieri - Tramite l'entusiasmo e la passione di Giorgio Ferroni i Lions hanno cominciato da tempo a collaborare con noi. Non a caso, sono stati tra i partner fondamentali per la realizzazione della tre giorni dedicata a Museomix e ai creativi di tutto il mondo. Il periodo storico che rappresenta l'oggetto in questione fu vitale per l'edificazione dello spirito e del pensiero democratico di Ferrara. Ringrazio personalmente i soci che si sono spesi al freddo per raccogliere i fondi e sono orgogliosa che continueremo il percorso con loro, in vista del Weekend della Pace, pensato per gli studenti la prossima primavera».

 

A cura dell'Assessorato alla Cultura e Turismo

 

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