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ASSESSORATO CULTURA E TURISMO - Venerdì 24 marzo in programma convegni sulla gestione del patrimonio locale

Salone del Restauro: nell'ultima giornata attesa la visita del ministro Franceschini

23-03-2017 / Giorno per giorno

 

Domani, venerdì 24 marzo, è in programma la terza e ultima giornata della XXIV edizione di Restauro-Musei, il salone dell'economia, della conservazione, delle tecnologie e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali. La manifestazione, da quest'anno accreditata come fiera internazionale, è la più qualificata riguardo il patrimonio storico-artistico del nostro paese.

A fare gli onori di casa sarà il ministro dei Beni e delle Attività culturali e Turismo Dario Franceschini, che visiterà gli stand dell'esposizione. Il ministro è stato invitato a intervenire anche al convegno il "Museo dei cittadini.

Verso un sistema aperto e partecipato dei musei", che si terrà dalle 10 alle 13, in Sala Marfisa, nell'atrio del primo piano. Organizzazione e promozione sono merito dell'Anmli, Associazione Nazionale dei Musei di Enti Locali e Istituzionali.

«I musei civici, per tradizione e status istituzionale, rappresentano la comunità e il territorio a cui appartengono - sostiene il vicesindaco Massimo Maisto, che prenderà parte alla tavola rotonda - Sono un tassello fondamentale della politica cultuale italiana, che si aggiunge a quello dei musei statali. Spesso sono i primi dove si sperimentano i nuovi progetti, come a Ferrara è stato e sarà per Museomix, insieme a giovani e professionisti di tutta Europa. Bisogna valorizzare la creatività e l'innovazione che tanti musei esprimono, con logiche di rete e di sistema, e divulgare le buone pratiche e i casi virtuosi, che possono valere da esempi di riferimento. La ricerca del pubblico comincia da qui». La tendenza a considerare i musei come istituzioni aperte, che attivano dinamiche di partecipazione e di coinvolgimento dei visitatori, sta legittimando una concezione del museo come luogo sociale, nel quale il pubblico esercita con consapevolezza il suo diritto di cittadinanza ed esprime il suo bisogno di cultura in forme nuove e originali. I musei civici sono stati indeboliti dalla crisi, limitandone la disponibilità di risorse. È necessario trovare gli strumenti per superare questa situazione.
Introduce e modera il convegno Anna Maria Montaldo, presidente dell'Anmli. Oltre a quello di Maisto, seguiranno gli interventi di Martina Bagnoli (Direttrice delle Gallerie Estensi), Roberto Balzani (Università di Bologna), Nadia Barrella (Università della Campania), Alessandro Furiesi (Musei di Volterra), Franco Marzatico (Soprintendente dei Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento), Vincenzo Santoro (Responsabile Dipartimento Cultura e Turismo dell'Anci), Anna Maria Visser (Vicepresidente Comitato Belle Arti del Mibact) e Giuliano Volpe (Presidente Consiglio Superiore del Mibact). Infine sarà presentato il nuovo saggio di Volpe, Un patrimonio italiano. Beni Culturali, paesaggio e cittadini (in allegato un'immagine tratta dal volume).

Dalle 15.15 alle 16.15, in Sala C, tra i padiglioni 5 e 6, si svolgerà la tavola rotonda "Gestione dei siti UNESCO in Emilia-Romagna: l'esperienza di Ferrara, Modena e Ravenna", organizzata dal Comitato Giovani della Commissione Nazionale UNESCO. A prendere la parola saranno Roberta Fusari, assessora all'Urbanistica, Edilizia e Rigenerazione urbana del Comune di Ferrara, Francesca Piccinini, direttrice Musei Civici di Modena, ed Elsa Signorino, assessora alla Cultura del Comune di Ravenna. Modererà Raffaella Zanotti, del Comitato Giovani della Commissione Nazionale UNESCO.
"Abbiamo deciso di mettere a confronto i tre siti dell'Emilia-Romagna riconosciuti world heritage - afferma l'assessore Fusari - È importante far emergere le criticità per migliorare la gestione di ciascuno. Dal patrimonio architettonico al Parco del Delta, Ferrara è caratterizzata da un territorio molto esteso: da noi il problema è il modello di governance e la sua continua variabilità, anche solo in termini legislativi e al di là delle continue elezioni che cambiano i referenti. Serve un coordinamento unico, che metta in fila le singole volontà, a partire da quelle dei comuni. I nodi da risolvere dipendono dai rapporti macchinosi tra politici e tecnici all'interno delle amministrazioni, oltre che dai rapporti tra amministrazione locali e governo centrale nelle cogestioni. Dopo il confronto mi piacerebbe ipotizzare una strategia di gestione condivisa, che permetta alla nostra provincia di tutelare e tramandare i beni di cui ha la fortuna di godere".

A cura dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo

Immagini scaricabili:

Dario Franceschini.jpg Particolare_Volume di Giuliano Volpe