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SCUOLA E RICERCHE STORICHE - Presentato il progetto delle classi 1a E e 1a G della scuola Dante Alighieri

'Biagio Rossetti 2.0': l'architetto di corte travestito in chiave 'swag' dagli studenti

05-06-2017 / Giorno per giorno

Come racconterebbe Palazzo Schifanoia uno studente di 11 anni a un suo coetaneo? Con un linguaggio "swag", cioè sintetico, spontaneo, magari anche accattivante e divertente. Mettendo ad esempio in luce che gli Estensi erano ventenni che amavano il divertimento e la bella vita, tanto da costruire un intero palazzo per "schifare la noia". Proprio come farebbero, avendone le possibilità, i ventenni di oggi.

É partito da questa riflessione il progetto "Biagio Rossetti 2.0", realizzato dagli studenti delle classi 1a E e 1a G della Scuola Media "Dante Alighieri" di Ferrara, coordinati dalle docenti Maria Livia Brunelli, Daniela Lucianetti e Cristina Venturi, con la collaborazione delle docenti di inglese e tedesco Rosarita Sansoni Baldi e Celeste Ramieri, che è stato presentato oggi, lunedì 5 giugno nella residenza municipale di Ferrara. All'incontro erano presenti anche il responsabile dell'Ufficio Ricerche Storiche comunale Francesco Scafuri, il docente UniBo e presidente del Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni rossettiane Francesco Ceccarelli, il docente dell'Università di Ferrara Marco Bertozzi e il dirigente scolastico Massimiliano Urbinati.

Si tratta di una mappatura, inserita su Google Maps, dei principali edifici del grande architetto estense che progettò l'Addizione Erculea: ogni edificio é stato descritto in una didascalia di una decina di righe in un linguaggio indirizzato ad un target adolescenziale. Tutte le didascalie sono state tradotte anche in inglese e tedesco e arricchite con video d'animazione realizzati con la app "Morfo" a  partire da foto scattate agli studenti, poi modificate per trasformare gli stessi studenti in personaggi della corte estense parlanti, che raccontano la propria vita.

L'idea è nata in occasione del Cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti, a partire dalla constatazione che la figura di questo architetto innovativo e geniale non è ancora conosciuta internazionalmente come dovrebbe. Gli studenti hanno dato il loro piccolo contributo a questa complessa operazione.

Hanno collaborato al progetto l'architetto Carlo Bassi e Marco Bertozzi, che ha raccontato agli studenti in maniera divertente gli affreschi di Palazzo Schifanoia, esperienza nata da un suo intervento a Rai Gulp.

Tutto è nato dal video sul  Museo Archeologico Nazionale di Ferrara realizzato da due studenti dodicenni della stessa scuola che hanno deciso di imitare i famosi youtuber "iPantellas" creando i "iDantellas" (ispirati dal nome della loro scuola), ideando le sceneggiature e predisponendo il montaggio del video con l'aiuto del padre di uno degli alunni.

Recentemente il loro interessante lavoro, che ha ricevuto il plauso del sindaco Tiziano Tagliani, è stato al centro di un articolo della rivista Siti Unesco ed è stato postato su facebook e YouTube, riscuotendo fin da subito un notevole successo, tanto da meritare di essere esposto nello stand del Ministero dei Beni Culturali al Salone del Restauro di Ferrara del marzo scorso. Il video è visibile sul sito della scuola Dante Alighieri e sul portale dell'Icom Emilia Romagna, e, notizia recentissima, gli originali "iPantellas" hanno commentato il video degli studenti complimentandosi per il lavoro svolto scrivendo su Youtube "Ahahah grandi iDantellas!!!!!".

Ma i "iDantellas" non si sono fermati alla realizzazione del primo video: sotto la direzione della professoressa Brunelli ne hanno poi realizzato altri due, uno sulla visita ad ArteFiera accompagnati dalla loro insegnante, e uno sulle principali attrazioni turistiche di Ferrara.
La mappatura che è stata presentata in anteprima oggi é stata possibile anche grazie ad una recente lezione svolta nella scuola dal responsabile dell'ufficio comunale Ricerche Storiche Francesco Scafuri.

Biagio Rossetti fu sepolto nel settembre 1516 proprio a lato della scuola Dante Alighieri in via Camposabbionario, dove un tempo si trovava la Chiesa di Sant'Andrea (oggi ridotta a rudere), in una tomba scomparsa nel XIX secolo. Da lì l'idea del progetto, nata da uno scambio di battute tra la docente  Brunelli e il dirigente Massimilino Urbinati il 16 settembre dell'anno scorso, casualmente proprio il giorno in cui ricorreva il cinquecentenario della morte dell'architetto che aspetta di essere riscoperto a livello internazionale.

L'iniziativa si svolge sotto l'egida del Comitato tecnico-scientifico per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti, di cui Francesco Ceccarelli è Presidente, e con la collaborazione dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, tramite il Servizio Beni Monumentali del Comune.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Questo il link per accedere alla mappa interattiva del progetto Biagio Rossetti 2.0:
https://drive.google.com/open?id=1-V_4ypF9YDPbofAcDlVWFdYkRPE&usp=sharing

Immagini scaricabili:

scDante_5giu17_1.jpg scDante_5giu17_2.jpg scDante_5giu17_3.jpg