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LAVORI PUBBLICI, AMBIENTE E URBANISTICA - Presentato l'avvio dei lavori da sindaco Tagliani e ass. Modonesi e Ferri

Parte il cantiere per la Rigenerazione dell'ex Teatro Verdi, nuovo laboratorio urbano per sviluppare innovazione

03-07-2017 / Giorno per giorno

E' tutto pronto per dare il via ufficiale al 'Cantiere per la Rigenerazione dell'ex Teatro Verdi finalizzato alla realizzazione di un laboratorio urbano'. Per illustrare in dettaglio le tappe operative del cantiere che ha visto proprio oggi, lunedì 3 luglio 2017, l'avvio ufficiale, si è svolta nella sede dell'ex Teatro Verdi di Ferrara una conferenza stampa di presentazione ai giornalisti con la partecipazione del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, del vice sindaco Massimo Maisto, degli assessori comunali Aldo Modonesi (Lavori Pubblici) e Caterina Ferri (Ambiente, Lavoro, Attività Produttive) della dirigente del Servizio comunale Beni Monumentali Natascia Frasson, insieme a Giada Guzzinati (Direttrice Lavori), Massimo Davi per la Progettazione architettonica e Direzione operativa a cura di 'Città della Cultura - Cultura della Città' e ai rappresentanti delle imprese impegnate nel cantiere.

 

 

LA SCHEDA (a cura Settore Opere Pubbliche e Mobilità - Servizio Beni Monumentali)

SINTESI - MoVe.rdi Riding Development Innovation

L'ex Teatro Verdi è per Ferrara qualcosa di più di un edificio da rigenerare: è un volume destinato a riconferire significato a un importante brano di centro storico, al rapporto con le Mura Estensi, alla realizzazione di una nuova polarità per la città e per l'intero territorio Unesco. L'idea di riqualificazione dell'ex Teatro Verdi, mirata alla realizzazione di un Laboratorio Aperto, ha richiesto un progetto integrato nato dalla sommatoria di un disegno architettonico e di un piano di gestione dello spazio che ha come obiettivo lo sviluppo della mobilità sostenibile e della cultura della bicicletta.

Il "Laboratorio Aperto" è finalizzato alla diffusione e alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso le tematiche della bicicletta e, più in generale, della mobilità sostenibile, tanto da configurarsi come ulteriore articolazione di spazi pubblici e semipubblici, non solo raggiungibili ma anche in parte attraversabili in bicicletta da cittadini e turisti, come qualsiasi altra piazza del centro.

 

Il Progetto Architettonico:

Piano Terra: trovano spazio negli ambienti del piano terra sia un bike cafè con affaccio diretto su Piazza Verdi dove l'utenza potrà riposare, prendere un caffè, consumare un piccolo pasto, noleggiare, riparare e ritirare biciclette.

Sarà realizzato, a fianco del bike cafè, un Visitor Center UNESCO. Non un museo, bensì un info-point per esposizioni fisse e temporanee dedicate ai 3 riconoscimenti UNESCO assegnati a Ferrara. Questo luogo, informale ma ben disegnato, oltre ad essere una opportunità tematico turistica intratterrà e educherà i visitatori attraverso una varietà di modi e di metodi comunicativi differenti.

Poi ancora, nell'ingresso principale, un'area dedicata all'accoglienza che possa fungere da Foyer della Città in cui esporre e vedere esposti altri materiali dedicati alla cultura e all'identità del territorio tra terra e acqua. Altro spazio sarà dedicato al Centro per la Mobilità Sostenibile inteso come luogo d'incontro dove sviluppare ricerche, lavorare, studiare, osservare e progettare, tutto ciò che oggigiorno ruota attorno alla questione della mobilità leggera a basso impatto ambientale e sociale.

Piano Primo: a questo livello sono state inserite: l'area dedicata ai Lab Space in tutte le loro declinazioni (una decina di spazi flessibili) e l'area da dedicare al "museo della bicicletta". La prima area è un insieme di ambienti tecnici suddivisi da arredi mobili che possono creare ambienti di diversa metratura in funzione delle varie configurazioni richieste e contenere tutti i materiali e strumenti di lavoro (sensori, proiettori, audiovideo, materiali di consumo, utensili tecnici, e tutte le tecnologie necessarie al funzionamento dei Lab). In questi ambienti la flessibilità d'uso è garantita da una dotazione tecnologica a rete libera che permette di creare qualsiasi configurazione spaziale.

L'area dedicata alla bicicletta non sarà un vero e proprio museo, inteso in forma tradizionale, bensì un Centro per la Cultura della Bicicletta CCBF dovrà sarà possibile esporre e visitare diversi modelli di bici, dalle storiche alle sperimentali, e una serie di immagini infografiche e allestimenti dedicati al mondo della mobilità leggera e sostenibile, il tutto organizzato all'interno del "ferro di cavallo" degli ex palchi.

Piano Secondo: su questo livello "il ferro di cavallo" degli ex palchi sarà organizzato per ospitare postazioni di lavoro e garantire aree di co-working, nonchè per offrire ai visitatori della palazzina una vista panoramica privilegiata dall'ex loggione verso gli interni del ex teatro. L'area di co-working sarà isolata termicamente rispetto al volume della platea grazie al mobile - tavolo a ferro di cavallo e alla ampia vetrata che separa la zona calda da un ambito con temperatura percepita di comfort termico ai fini del percorso espositivo.

Torre Scenica: questo ambiente è assolutamente unico e spettacolare. Un accesso diretto e potenzialmente carrabile su via camaleonte permette di entrare in uno spazio di duecentocinquanta metri quadri grezzi alti fino a 20 metri dove poter installare, costruire, esporre opere d'arte moderna di grande formato: sculture, strutture particolari, spettacoli eccezionali o produzioni come quelle della Fura del Baus o di Zapruder o di altre compagnie di teatro contemporaneo. Questo spazio è unico in tutta la regione Emilia Romagna dunque potrà essere affittato per periodi di tempo più o meno lunghi in funzione delle attività particolari da svolgere all'interno. Inoltre sarà servito da locali tecnici da adibire allo staff di produzione con spogliatoi, sala prova, servizi igienici, spazi di produzione e riunioni. Il percorso ciclabile urbano porterà le biciclette ad entrare in questo spazio.

Platea: altri 250 mq circa di spazio libero e flessibile per attività artistiche, scientifiche, culturali e sperimentali legate a generi vari ma anche spazio di socialità (piazza coperta) durante la stagione estiva. In questo ambiente, più simile ad una piazza urbana coperta, sarà possibile sostare o assistere ad attività o semplicemente visitare il volume del ex Teatro Verdi. In platea si accede attraverso scale e rampe realizzate ad hoc sia dall'ingresso di via Camaleonte (quello più prossimo alle Mura Estensi) sia dall'ingresso principale di via Castelnuovo. La platea sarà collegata alla torre scenica grazie ad una "scalinata lignea monumentale" che potrà fungere anche da gradInata per spettacoli minori o passerella per sfilate di moda o sedute libere.

Black Box: sarà così nominato l'ambiente tra torre scenica e palchi del ex teatro da recuperare e adibire a sala polifunzionale per una cinquantina di utenti. Con ingresso dal piano primo si accederà ad una scatola cubica dalle infinite configurazioni possibili, dalla sala conferenze allo spazio prove per danza, teatro e altri spettacoli. La parete nera può essere utilizzata come schermo per proiezioni cinematografiche.

Fronte su Via Camaleonte: i lavori di ripulitura del prospetto saranno implementati da una pelle in metalcrilato e retroilluminata, nuovo Landmark: " una Lanterna urbana". Quest'unico intervento prelude a una successiva futura fase di colonizzazione con il valore aggiunto di poter considerare questa porzione di edificio in modo indipendente dal resto del complesso, così da poter applicare dinamiche gestionali vantaggiose per l'amministrazione comunale.

 

  SCHEDA INFORMATIVA MoVe.rdi Riding Development Innovation
Titolo del progetto  Lavori per la realizzazione di un "laboratorio aperto nell'exTeatro Verdi di Ferrara, nell'ambito della programmazione Asse 6 Por Fers: Città Attrattive e Partecipate in attuazione dell'Agenda Urbana" Progetto MoVe.rdi- Riding, Development, Innovation 
Responsabile e Serviziodi riferimento Responsabile del Procedimento: arch. Natascia FrassonServizio Beni MonumentaliSettore Opere Pubbliche e Mobilità
Localizzazione Ferrara via Castelnuovo angolo via Camaleonte  
Obiettividell'intervento L'ex Teatro Verdi è per Ferrara qualcosa di più di un edificio da rigenerare: è un volume destinato a riconferire significato a un importante brano di centro storico, al rapporto con le Mura Estensi, alla realizzazione di una nuova polarità per la città e per l'intero territorio Unesco. L'idea di riqualificazione dell'ex Teatro Verdi, mirata alla realizzazione di un Laboratorio Aperto, ha richiesto un progetto integrato nato dalla sommatoria di un disegno architettonico e di un piano di gestione dello spazio che ha come obiettivo lo sviluppo della mobilità sostenibile e della cultura della bicicletta.Il "Laboratorio Aperto" è finalizzato alla diffusione e alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale attraverso le tematiche della bicicletta e, più in generale, della mobilità sostenibile, tanto da configurarsi come ulteriore articolazione di spazi pubblici e semipubblici, non solo raggiungibili ma anche in parte attraversabili in bicicletta da cittadini e turisti, come qualsiasi altra piazza del centro. 
Descrizionedell'intervento Piano Terra: trovano spazio negli ambienti del piano terra sia un bike cafè con affaccio diretto su Piazza Verdi, un Visitor Center UNESCO e un'area dedicata all'accoglienza che possa fungere da Foyer della Città. Altro spazio sarà dedicato al Centro per la Mobilità Sostenibile inteso come luogo d'incontro dove sviluppare ricerche, lavorare, studiare, osservare e progettare, tutto ciò che oggigiorno ruota attorno alla questione della mobilità leggera a basso impatto ambientale e sociale.Piano Primo: l'area dedicata ai Lab Space in tutte le loro declinazioni (una decina di spazi flessibili) e l'area da dedicare al "museo della bicicletta.Piano Secondo: su questo livello "il ferro di cavallo" degli ex palchi sarà organizzato per ospitare postazioni di lavoro e garantire aree di co-working, Torre Scenica: un accesso diretto e potenzialmente carrabile su via camaleonte permette di entrare in uno spazio di duecentocinquanta metri quadri grezzi alti fino a 20 metri.Platea: altri 250 mq circa di spazio libero e flessibile per attività artistiche, scientifiche, culturali e sperimentali legate a generi vari ma anche spazio di socialità (piazza coperta) durante la stagione estiva.Black Box: sarà così nominato l'ambiente tra torre scenica e palchi del ex teatro da recuperare e adibire a sala polifunzionale per una cinquantina di utenti. 
Dati contratto  Determinazione n. DD-2017-1027 esecutiva dal 25/05/2017 per aggiudicazione all'ATI con capogruppo Geo Costruzioni S.r.l. e mandanti impresa edile Rescazzi geom. Cesare, Edil Ar.Va. S.r.l. e Marini e Martini S.n.c. 
Stato dei lavori  Consegna del lavori prevista per il 03/07/2017 (durata 549 gg) 
Finanziamento Importo dei lavori € 1.364.932,35 (ribasso d'asta 15,77%)Importo complessivo dell'opera € 2.000.000,00 
Tipologia di finanziamento POR FESR 2014-2020 (Programma Operativo Regionale Fondo Europeo di sviluppo regionale), Asse 6 Emilia Romagna (Quota pari all'80%) e Comune di Ferrara (Quota pari al 20%) 
Referenti Progetto architettonico CITTA' DELLA CULTURACULTURA DELLA CITTA' Arch. Elisa UccellatoriArch. Massimo Davi Arch. Sergio Fortini Arch. Federica Poggi Progetto strutture Ing. Denis Zanetti Progetto impianti Ing. Paolo Magri Coordinatore sicurezza progettazione Arch. Antonella Zeni  Direttore Lavori Ing. Giada Guzzinati Dir. operativo architettonico Arch. Massimo Davi Dir. operativo strutture Ing. Denis Zanetti Dir. operativo impiantistico Ing. Paolo Magri Coord. sicurezza esecuzione Arch. Antonella Zeni Collaudatore Ing. Giorgio Gatti 

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