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INTERNAZIONALE A FERRARA - Partita venerdì 29 settembre l'undicesima edizione - FOTO e MOTIVAZIONE PREMIO

Il giornalismo si dà appuntamento a Ferrara per raccontare il mondo. Il premio Politkovskaja al turco Can Dündar

29-09-2017 / Giorno per giorno

Nelle foto, scaricabili in fondo alla pagina, alcuni momento dell'incontro inaugurale del Festival di Internazionale a Ferrara, venerdì 29 settembre (ore 10 sala Apollo) e della consegna del Premio giornalistico Anna Politkovskaja - Nona edizione al giornalista turco Can Dündar

Motivazione dell'assegnazione del premio Anna Politkovskaja al giornalista turco Can Dündar letta dal sindaco Tiziano Tagliani.

Can Dündar è uno dei più noti giornalisti turchi. Oggi vive in esilio in Germania e non può più vedere sua moglie, bloccata in Turchia perché le hanno ritirato il passaporto. La Turchia è un paese di quasi ottanta milioni di abitanti, in teoria ancora candidato a entrare nell'Unione europea. Ma è un paese che da qualche anno ha cominciato a intimidire, perseguitare, incarcerare e talvolta anche torturare chi cerca di raccontare la realtà del paese in un modo sgradito al potere. 
Can Dündar era una star del giornalismo turco, commentatore, autore di programmi televisivi, ha pubblicato una ventina di libri. Era un volto notissimo, un professionista conosciuto e stimato.
Eppure i suoi problemi con l'allora primo ministro Erdogan sono cominciati già nel 2013, quando la sua collaborazione con il quotidiano Milliyet è stata interrotta perché aveva assunto posizioni troppo critiche sulla crisi di Gezi Park.

Diventato poco dopo direttore direttore di Cumhuriyet, uno dei pochi quotidiani rimasti a criticare apertamente Erdogan, con il suo giornale ha documentato la fornitura di armi da parte dei servizi segreti turchi ai gruppi jihadisti in Siria, che il governo aveva cercato di smentire. A quel punto Dündar è stato arrestato con le accuse di terrorismo, spionaggio e rivelazione di segreto di stato. Ha trascorso tre mesi in prigione e, nel maggio del 2016, nel giorno del suo processo, ha subito un tentativo di omicidio di fronte al tribunale. È stato salvato solo dalla prontezza di riflessi di sua moglie. Quello stesso giorno è stato condannato a cinque anni di prigione e a quel punto ha deciso di espatriare in Germania.

Poche settimane dopo, in seguito al tentato colpo di stato del 15 luglio, in Turchia è cominciata una durissima ondata di repressione. Più di trecento giornalisti sono stati arrestati, tra cui metà della redazione di Cumhuryet. Il governo ha chiuso giornali e siti e ha perfino oscurato Wikipedia. Dal suo esilio in Germania Dündar ha appena fondato Özgürüz, che significa "Siamo liberi" , un sito in tedesco e in turco che pubblica le notizie che in Turchia è impossibile pubblicare. "La nostra determinazione troverà una via per sormontare qualunque ostacolo, perché come la paura, anche il coraggio è contagioso", ha scritto di recente.

Ed è proprio perché il suo coraggio sia contagioso, in Turchia e nel resto del mondo, e per il suo infaticabile impegno nella ricerca della verità, nella difesa della libertà d'espressione che abbiamo deciso di attribuire il premio Anna Politkovskaja a Can Dündar. La sua storia è simbolica del processo di involuzione turco, di come la svolta autoritaria si è accompagnata a un giro di vite contro l'informazione e contro i giornalisti, e di come la libertà di stampa è sempre la prima vittima dei regimi di ogni colore.

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Da Cronacacomune del 27 set 2017

Torna dal 29 settembre all'1 ottobre Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara, giunto all'undicesima edizione


Ferrara, 27 settembre - Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. Questi i numeri del programma di Internazionale a Ferrara che è stato presentato questa mattina al Palazzo municipale. Filo conduttore di questa edizione è la prospettiva intesa come lungimiranza e opportunità, una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali. Per tendere verso un'informazione corretta; per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani; per individuare modelli economici più inclusivi, serve la giusta distanza.

Per Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara e assessore alla cultura, "Internazionale a Ferrara ci restituisce approcci e sguardi poliedrici su paesi e problematiche distanti, eppure così vicine alla nostra quotidianità, al nostro vissuto personale e sociale. Nei fatti, trasforma per tre giorni la nostra città in una pulsante agorà, dove i cittadini possono acquisire e scambiarsi informazioni e commenti, e quindi democrazia".

"Internazionale a Ferrara è un lavoro di squadra che riguarda sia la città che la redazione - ha commentato Luisa Cifolilli che dirige il festival con Chiara Nielsen - Assistiamo nel mondo a una forte ondata autoritaria, all'affermarsi di populismi e al rinnovarsi di pulsioni razziste, serve spirito di curiosità per contrastare pessimismo diffuso. Ecco perché il nostro logo quest'anno è il mondo che regge un cannocchiale, il cannocchiale, infatti, permette sia di avere una visione distaccata e lungimirante che di guardare più nel dettaglio".

Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzò la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso "I have a dream". Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall'inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all'attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell'anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. Emblematico l'incontro conclusivo del festival, intitolato "L'Età della rabbia" dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialogherà con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy. Si parlerà anche molto di Europa con l'ex ministro greco Varoufakis, il presidente della Vallonia, Paul Magnette, e con Romano Prodi. 

Con MSF si approfondirà l'importante lavoro svolto dall'ong nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi è stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l'accademica Iris Chyi analizzerà il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki racconterà la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte. Dopo il grande successo dei loro video "Lettere dalla vagina", pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlerà della graphic novel come strumento per raccontare il presente.
Si rinnova l'appuntamento con il Premio per il giornalismo d'inchiesta Anna Politkovskaja che quest'anno sarà assegnato al giornalista turco Can Dündar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realtà virtuale con Giant, un'installazione nata dall'esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l'esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori.

Per Paolo Marcolini, di Arci Ferrara, "è grazie al Festival di Internazionale che riusciamo a vedere da vicino e  conoscere le difficoltà ed i rischi che tanti giornalisti ed attivisti corrono per garantire la diffusione di notizie e di informazioni basate su fatti veri e reali, documentati e strappati alla censura di tanti Paesi. Ci piace pensare, infatti, che, ancora una volta, le notizie dal mondo "prenderanno vita" dalle piazze e dalla vie del Centro Storico e che i tanti ospiti internazionali, tra personaggi della politica mondiale, corrispondenti, scrittori, giornalisti, disegnatori, verranno affascinati ed ammaliati dall'accoglienza del Festival e dalla bellezza della nostra Città restituendo con passione informazioni e dettagli su articoli ed inchieste internazionali"

"ll Festival di Internazionale a Ferrara riveste grande importanza per l'Università di Ferrara ormai da tempo - ha commentato Veronica Dal Buono, docente del Dipartimento di Architettura e Delegata del Rettore al rafforzamento dell'immagine e del posizionamento dell'Ateneo - La manifestazione è occasione per rinsaldare la collaborazione, già forte, con la città. La nostra comune visione è nell'ottica di un sistema Ferrara, una sinergia collaborativa che, in modo pulsante e dinamico, respira cultura a 360 gradi. Le sollecitazioni e gli stimoli che ogni anno il Festival dedicato al giornalismo internazionale è capace di generare, rappresentano un'occasione estremamente attrattiva soprattutto per la comunità studentesca del nostro Ateneo. La collaborazione con il Festival di Internazionale si traduce non solo nella messa a disposizione di alcuni spazi dell'Università, quanto in particolare nella partecipazione attiva di diversi docenti dell'Ateneo al programma ufficiale del Festival e al cosiddetto programma partecipato, eventi culturali che accompagnano e completano il programma ufficiale. Quest'anno la novità è che Unife sarà presente con uno stand dedicato nella centralissima Piazza Trento Trieste, con l'obiettivo di mostrare l'identità e lo spirito profondo dell'offerta scientifica e formativa di un Ateneo che si sente, con orgoglio, "nel futuro da sempre".

Alice Bolognesi, presidente dell'associazione IF: "Si è ulteriormente rafforzato il legame con la città: la ricettività delle strutture è anche più importante e fondamentale rispetto agli anni passati grazie all'aumento sia degli ospiti che dei partecipanti. Inoltre da quest'anno c'è un maggior coinvolgimento delle realtà cittadine, cosa di cui siamo orgogliosi"

"Quest'anno l'appuntamento con Internazionale riveste per il Teatro un rilievo particolare - ha spiegato Roberta Ziosi, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara - La sala riapre i battenti dopo mesi di lavori, prima parte di un complesso intervento che proseguirà sino all'autunno del 2018. Il cantiere di idee rappresentato da Internazionale sarà ospitato nel #cantiereteatro e in questa circostanza, davvero inusuale, il Comunale di Ferrara introdurrà la serata di apertura del Festival, il 29 settembre, con un evento performativo esterno alla struttura che avrà inizio alle ore 20, frutto della collaborazione fra Teatro, Conservatorio G.Frescobaldi e le aziende impegnate nei lavori di ristrutturazione e avrà come scenario lo straordinario pannello creato dallo scenografo Lorenzo Cutuli a copertura delle impalcature posizionate sul lato di Corso Martiri della Libertà con musica e la proiezione in loop del video The Light of dreams, omaggio a Roma e al cinema italiano"

Per Francesca Molesini, assessore alla Cultura del Comune di Portomaggiore: "Per il secondo anno il Comune di Portomaggiore aderisce al programma del Festival di Internazionale, ospitando in città un evento aperto a tutti, ma rivolto principalmente agli studenti. Sabato 30 Settembre alle 10, in Sala Consigliare, interverrà il pluripremiato giornalista turco Can Dündar, che riceverà poi a Ferrara il premio Anna Politkovskaja 2017. Per la nostra città sarà un'importante occasione di confronto e di approfondimento sui temi cruciali del nostro tempo a livello internazionale".

"Anche quest'anno al festival apriremo una finestra sul mondo - ha detto Giuska Ursini di Medici Senza Frontiere -  Parleremo di Mosul, teatro di una guerra senza regole, degli scontri in Nigeria, di migrazione e infine vaccini. Saranno i nostri operatori, giornalisti, esperti e ospiti internazionali a raccontare delle tante zone e crisi dal mondo dimenticate. Inoltre all'MSF Corner in P.za Trento e Trieste oltre ai tantissimi "incontri informali", il pubblico del festival potrà entrare in contatto con gli operatori umanitari e con l'azione medico-umanitaria di MSF attraverso centinaia di foto di progetti e abbiamo anche in serbo una sorpresa per chi entrerà in contatto con noi".

 

"Internazionale - ha sottolineato Andrea Migliari, della Camera di commercio di Ferrara - è uno degli esempi migliori di come scelte politiche ed economiche riconoscano al patrimonio culturale (materiale ed immateriale) il ruolo di fattore strategico per lo sviluppo, basato soprattutto sul rapporto con il sistema territoriale. Il patrimonio culturale è nel territorio, anzi ne costituisce una delle risorse più importanti. Il dibattito che, con grande lungimiranza, Internazionale ha contribuito ad alimentare in questi anni - ha concluso Migliari - rimarca la necessità di una piena condivisione e collaborazione tra pubblico, privato e "Terzo settore" nella valorizzazione del patrimonio culturale. Lo stesso straordinario successo di pubblico che da sempre ottiene il Festival ci segnala che Arte e Cultura oggi si devono interpretare anche come ricchezza e occupazione generata, direttamente e indirettamente, sul territorio".

"È davvero con grande piacere che Unipol Gruppo e Fondazione Unipolis tornano a Ferrara per l'undicesima edizione del Festival di Internazionale - ha detto Walter Dondi, consigliere delegato e direttore Fondazione Unipolis - Una città colta e accogliente, che fa dell'apertura al mondo e della cultura, sia per quanto attiene alla valorizzazione del proprio patrimonio storico e architettonico, che nella ricerca del nuovo, i tratti peculiari e distintivi della sua forte identità. La presenza e il sostegno di Unipol Gruppo e Fondazione Unipolis a Internazionale a Ferrara, è la conferma di un ormai consolidato rapporto di collaborazione che ci vede condividere con la Direzione della rivista e del Festival l'impegno a promuovere l'informazione e la conoscenza dei principali problemi che riguardano la vita del Pianeta. Il mondo è attraversato da conflitti drammatici e da contraddizioni acutissime, che hanno a che fare con crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, così come con i gravi fenomeni prodotti dai cambiamenti climatici. Tutto ciò richiede mutamenti radicali nelle politiche a livello globale e nei singoli paesi, per affermare scelte che vadano nella direzione di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile, così come previsto dall'Agenza 2030 delle Nazioni Unite, approvata giusto due anni fa. E' questo, del resto, il filo che connette le diverse iniziative che Fondazione Unipolis, insieme agli amici di Internazionale, ha organizzato anche quest'anno a Ferrara".

"Il nostro legame con il territorio di Ferrara è indissolubile come quello tra il Festival e la città di Ferrara. Ferrara negli anni è divenuta sede di uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per discutere dell'oggi e porre le basi per il domani - ha dichiarato Giulia Di Tommaso, membro del cda di Bonifiche Ferraresi Spa che ha aggiunto - crediamo quindi che sia il momento e il luogo perfetto per discutere del contesto internazionale in cui l'agricoltura occupa un ruolo fondamentale per rispondere alla grande sfida dei prossimi decenni: produrre alimenti di qualità per una popolazione globale in aumento e una contemporanea diminuzione della terra coltivabile. Bonifiche Ferraresi è certa che la diffusione, anche attraverso eventi come questo, dei principi dell'agricoltura di precisione siano una delle chiavi per creare un settore agro industriale maturo sostenibile e trasparente capace di produrre eccellenze e rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento, informato e consapevole".

 

"Torniamo al Festival di Internazionale perché crediamo sia un luogo da cui guardare il mondo con una lente di ingrandimento privilegiata - ha detto Valentina Preti di Alce Nero- Parleremo di un'agricoltura biologica che coinvolge e modella i territori, generando un cambiamento possibile e preservando un delicato equilibrio tra terra e uomo. Lo faremo il 1' ottobre alle 11.30 al Teatro Nuovo di Ferrara con "Semi di cambiamento, L'agricoltura biologica che fa rinascere l'uomo e la terra", evento che vedrà la partecipazione di Jacopo Fo, scrittore, Günther Wallnӧfer, agricoltore e allevatore biologico, Santiago Paz,  Cooperativa Norandino (Perù) e Lucio Cavazzoni, Alce Nero, introdotti e moderati dalla giornalista Marina Forti".

 

Per Giuliano Gallini di Cir Food, "per CIR food essere presenti al Festival di Internazionale è un modo per cercare di comprendere meglio i cambiamenti della società e quindi di capire come dobbiamo adattarci ai profondi mutamenti che si profilano nei prossimi anni; e per quanto possibile, nel nostro mondo, quello del cibo, capire come orientare il cambiamento in senso democratico e inclusivo. Un tema che cercheremo di approfondire nei due momenti che abbiamo organizzato a Ferrara, quest'anno con la collaborazione di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli."

 

"Abbiamo deciso di avviare a partire da questo anno una collaborazione tra la Cooperativa Cidas e il Festival di Internazionale - ha dichiarato Daniele Bertarelli, presidente Cooperativa Cidas - e siamo felici di aver avuto l'opportunità di iniziare sostenendo la mostra fotografica di Christian Tasso, perché rappresenta sia il nostro ambito di intervento che la nostra attenzione alle istanze sociali. Con questa iniziativa vogliamo iniziare, nei territori in cui siamo presenti, un percorso volto alla sensibilizzazione nei confronti dell'attività del Terzo Settore."

 

La presidente di Camelot Patrizia Bertelli ha spiegato: "Vesta è un progetto culturale e di innovazione sociale ideato e sviluppato da Camelot per supportare l'integrazione e l'autonomia delle persone rifugiate accogliendole in famiglia. La piattaforma digitale www.progettovesta.com permette facilità di accesso a chi si vuole candidare, la costruzione di una community di famiglie accoglienti e riscontri sull'andamento dell'accoglienza".


Per Federico Rasetti di Doc Servizi, "la partnership con Internazionale per Doc è molto importante, in primis perché si basa su una profonda condivisione di valori fondamentali, tra i quali la promozione del lavoro in sicurezza e legalità, la conoscenza degli strumenti e dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Inoltre, il fatto che la collaborazione riguardi la gestione del personale, è per noi particolarmente significativo perchè si tratta di un lavoro con le persone e con i lavoratori, entrambi al centro delle tutele e dei valori della cooperativa."


Inoltre, per l'edizione 2017 del Festival di Internazionale a Ferrara CNA Ferrara promuove due rilevanti appuntamenti nel centro storico, in Corso Porta Reno: la mostra - esposizione dell'Artigianato Artistico "Recycle & Co.", un'importante vetrina della creatività artigianale caratterizzata dal riutilizzo dei materiali e prodotti di scarto e "Sapori Artigiani", in collaborazione con La Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara, tre giorni dedicati alle eccellenze alimentari che saranno offerte attraverso degustazioni ed un'esposizione commerciale dei produttori artigiani ferraresi. Il giorno 28 settembre, nella cornice della Caffetteria del Castello Estense, CNA Ferrara e Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara offriranno la cena ad oltre 100 giornalisti accreditati per il Festival, grazie alla collaborazione delle imprese associate della filiera agro-alimentare"

 

Francesco Colaiacovo, presidente del conservatorio G. Frescobaldi: "abbiamo l'ambizione di far emergere i nostri talenti. Internazionale a Ferrara è l'opportunità di un palcoscenico straordinario che consente ai nostri studenti di potersi sperimentare con il grande pubblico, anche radiofonico, che può essere anche il viatico per una carriera artistica!.


"È un grande onore e piacere portare per il secondo anno consecutivo a Ferrara, città con una forte tradizione d'arte e cultura, la mostra del World Press Photo all'interno del miglior festival di giornalismo in Italia - ha commentato il fotoreporter Francesco Zizola - L'offerta culturale di altissimo livello, che da sempre caratterizza il festival, è la cornice ideale per l'esposizione delle immagini vincitrici del World Press Photo, documenti storici che permettono di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo".

Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Città Teatro, Ferrara Terra e Acqua, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell'ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna, Associazione IF e Anci. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, UnipolSai, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Montura, Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Cir Food, Global Progressive Forum, Poste Italiane, Banca Etica, Sky, Arci Nazionale, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Cooperativa Camelot, Sammontana, Astoria, Acer, Terna, Doc Servizi, CGIL, CNA. Con la main mediapartership di Rai e la media partnership di Radio 3, Radio 2, RaiNews24, RaiCultura, RadioRadicale, @stoleggendo, VoxEurop, Housatonic.

 

LINK UTILI

Programma: https://www.internazionale.it/festival/programma

Fotografie: https://www.flickr.com/photos/internaz

Cartella Stampa: https://www.internazionale.it/festival/sala-stampa

 


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