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Nota del Sindaco in merito al ruolo di direttore dell'Azienda Farmacie Comunali

05-02-2018 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani*

"Consola leggere che Forza Italia si preoccupa tanto delle Farmacie Comunali dopo che per anni si è ripetutamente spesa per la loro vendita sbandierandone la inutilità a fini pubblici e la scarsa produttività, siamo felici che abbiano cambiato idea e che finalmente anche la farmacista Paola Peruffo si sia accorta che Riccardo Zavatti da me nominato molti anni fa è un ottimo amministratore, noi lo sappiamo da sempre e lo ringraziamo per l'ottimo lavoro svolto.

Ma anche Zavatti va in pensione dopo, credo, 43 anni di servizio in AFM, servizio non sempre riconosciuto dal centro destra. Ora Paola Peruffo immagino sappia che il Direttore generale di AFM non deve essere necessariamente un direttore di farmacia, anzi lo è stato nel caso di Riccardo per una fortunata coincidenza, ma il direttore generale deve gestire una azienda con decine di dipendenti e fatturato di milioni di euro, in un contesto commerciale ben diverso e più difficile di quello di 10 anni fa.
L'obiettivo affidato da questa amministrazione al Direttore è infatti duplice: continuità gestionale da un lato ed ampliamento dei confini della azienda dall'altro, ovvero nuove relazioni commerciali ed acquisizioni con altri soggetti per fare in modo di esprimere al meglio le potenzialità di AFM. Di questo abbiamo parlato con i rappresentati dei lavoratori e con i collaboratori della direzione che ci hanno chiesto un incontro.
Infatti in AFM ci sono già molti buoni direttori di farmacia e Zavatti ha selezionato un team professionale di ottimo livello che da anni collabora con la Direzione; non c'è dunque bisogno di un direttore farmacista, valorizzeremo infatti le professionalità che ci sono, ma di un bravo manager pubblico, del resto il leader europeo della distribuzione del farmaco "Alliance" ha come amministratore delegato un ingegnere italiano: Stefano Pessina che non sa nulla di posologia farmacologica, ma, a partire da Unifarma è diventato il terzo uomo più ricco d'Italia.
Poichè non leggo alcuna censura sull'operato pluriennale del dr. Balboni da parte della Peruffo, ne deduco che sulla sue capacità, preparazioni galeniche a parte, non ci sono dubbi, a questo aggiungiamo poi che nel sistema delle aziende comunali la nomina di Balboni, già in servizio, invece della creazione di un nuovo dirigente, contribuisce ancora una volta a ridurre il peso di costi dirigenziali del sistema. In questi anni i ruoli dirigenziali delle aziende comunali sono stati sfoltiti con energici colpi di forbice, anche questo dovrebbe dire qualcosa: quando ci si candida a governare, quello che conta è tenere le aziende in utile, migliorare i servizi ai cittadini e continuare ad investire come AFM ha fatto in questi anni d'intesa con questa amministrazione.

*Sindaco del Comune di Ferrara

 

(Comunicazione diffusa dalla Portavoce del Sindaco)