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ASSESSORATO CULTURA/TURISMO - Presenti nel 'museo online' trenta schede dedicate a pellicole, personaggi ed eventi ambientati nel nostro territorio

"Ferrara set ideale", dedicato alla nostra tradizione cinematografica il nuovo cantiere tematico di MuseoFerrara

12-03-2018 / Giorno per giorno

Nella mattinata odierna (lunedì 12 marzo) nella residenza municipale si è svolta la conferenza stampa di presentazione di "Ferrara set ideale", sesto cantiere tematico del museo online MuseoFerrara, dedicato alla tradizione cinematografica della nostra città. L'iniziativa, a cura dell'Assessorato alla Cultura/Turismo del Comune di Ferrara, è visitabile sul sito www.museoferrara.it

All'incontro con i giornalisti per illustrare modalità e contenuti di "Ferrara set ideale", erano presenti il vicesindaco e assessore alla Cultura/Turismo Massimo Maisto e il docente Alberto Boschi dell'Università di Ferrara. 

MuseoFerrara è il museo della Città di Ferrara aperto il 25 aprile 2015 in occasione del 70° anniversario della Liberazione e in concomitanza con la Festa del Libro Ebraico. Non è un nuovo museo, ma un museo nuovo, che raccoglie, conserva e aggiorna la conoscenza della città. I luoghi e gli spazi urbani ne costituiscono la "collezione", in continuo mutamento e sviluppo. MuseoFerrara è un museo di storia della città che si presenta nella duplice forma di museo ‘diffuso', grande come la città, e di museo online, costituito dal suo sito web: www.museoferrara.it La costruzione e la crescita di MuseoFerrara sono affidate alle istituzioni coinvolte ma anche e soprattutto ai cittadini. MuseoFerrara si rivolge a tutti, abitanti e visitatori, per conoscere e apprezzare Ferrara e contribuire a costruire, nella consapevolezza del suo passato, la città futura, in senso partecipato e democratico.

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

FERRARA SET IDEALE | Pellicole, personaggi, eventi MuseoFerrara inaugura un nuovo cantiere tematico sulla tradizione cinematografica della città

«Ferrara è una città che sembra fatta apposta per i miei film.   Una città antica, per molti aspetti ancora intatta, ma soprattutto misteriosa, magica.  Per uno che arriva da fuori quello della città avvolta nella nebbia autunnale è davvero un spettacolo che sa di stregoneria» - PUPI AVATI

Curatela: Doris Cardinali; supervisione dei contenuti: Alberto Boschi, docente dell'Università di Ferrara; redazione: Doris Cardinali, Matteo Bianchi, Giuseppe Muroni.

Registi del calibro di De Sica, Visconti, Antonioni e Vancini hanno scelto Ferrara come teatro delle loro storie. La città è stata la musa che, nei secoli, ha ispirato poeti, artisti e letterati affinché ne potessero magnificare la perfezione delle sue vie, dei suoi scorci, dei suoi palazzi e dei suoi monumenti; tanto che Guido Piovene ha definito Corso Ercole I d'Este come «la più bella via d'Europa». E La città spettacolo, il documentario che Giuliano Montaldo ha girato nel 1988 con i testi di Roberto Pazzi, lo dimostra: città ideale per eccellenza, nella sua epoca aurea Ferrara fu lo scenario delle passioni dei duchi e delle duchesse, intrighi di corte compresi. Da queste premesse è scaturito il titolo del sesto cantiere di MuseoFerrara - www.museoferrara.it
«Dopo i cantieri su Ebraismo, De Chirico, Ariosto, i Grattacieli e Biblioteca Ariostea, è doveroso mettere al centro il cinema. - sostiene il vicesindaco Massimo Maisto - Essendo considerato la forma d'arte più incisiva e innovativa del Novecento ha avuto nella città un punto di riferimento internazionale, sia per i registi e gli attori che ha influenzato, da Wenders a Mastroianni, sia per i film ambientati qui, su tutti Ossessione. Non a caso, la mostra organizzata da Ferrara Arte che ha avuto più successo all'estero (Bruxelles, Amsterdam, Parigi) è stata "Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti". Attraverso la città si raccontano la storia del nostro paese e la carriera di grandi autori, ma anche l'evoluzione della seconda industria del cinema mondiale, con sceneggiatori del livello di Moravia, tecnici e operatori. Chi visita MuseoFerrara può raccogliere una visione dei luoghi tutt'altro che stereotipata, ma sempre più larga e stimolante».
Ferrara set ideale nasce dalla volontà di creare in modo coerente un percorso dedicato alle location cinematografiche delle pellicole girate in città, che dalle origini passa al "cinema delle attrazioni" di Rodolfo Remondini, pioniere italiano del cinematografo, e arriva a toccare Parisina (1909), Lucrezia Borgia (1910) sino a Ravanello pallido (2001) e Nebbie e delitti (2005), serie tv tratta dai romanzi di Valerio Varesi. Il progetto propone informazioni e curiosità su i cast e gli artisti, che hanno scelto Ferrara per le proprie pellicole. A tal proposito, sono stati inseriti degli itinerari specifici all'interno del portale, che arricchiscono le visite dei turisti e le passeggiate dei ferraresi, alla scoperta di nuovi spazi da visitare e luoghi noti da contemplare attraverso l'occhio di una macchina da presa.
«Il paesaggio ferrarese è uno dei fondamenti del cinema italiano del dopoguerra - prosegue il docente Alberto Boschi - a partire dal Neorealismo. Pur essendo all'apparenza minore, non avendo questa città luoghi di produzioni, si è rivelata un set esauriente. Negli ultimi anni la ricerca da parte dei flussi turistici delle location cinematografiche ha preso piede, il cineturismo si è affermato; perciò era necessario un cantiere che facesse il punto della situazione, andando a completare un lavoro cominciato in passato». Robin Williams, Uma Thurman, Kim Rossi Stuart, Sophie Marceau, Neri Marcorè, John Malkovich, Massimo Ranieri, Ines Sartre, Jean Reno sono solo alcuni degli interpreti che hanno vestito un'altra vita lungo nelle nostre piazze. Il percorso, che si compone di oltre trenta schede, comincia dalle opere che contano al loro interno un numero maggiore di location e che raffigurano con suggestione luoghi e vie del centro di Ferrara. In questo senso si spera di mantenere vivo l'interesse per il cantiere, una volta pubblicato, suscitando la curiosità degli appassionati e spingendoli a interagire con i contenuti, costruendo una coscienza condivisa del nostro patrimonio creativo.
Nei giorni che seguono la nascita di Giorgio Bassani, l'immagine scelta per rappresentare il cantiere arriva direttamente dal set de La lunga notte del '43, girato da Florestano Vancini. A dieci anni dalla sua scomparsa ai redattori del progetto è sembrato doveroso omaggiare il ricordo del regista che ha mostrato l'indole schietta di Ferrara. A condurre i lavori è stata Doris Cardinali, che se da un lato ha preso spunto dalla guida imprescindibile del critico Paolo Micalizzi, Provincia di Ferrara: terra e cinema - land and cinema, dall'altro si è affidata alla preparazione dello storico Giuseppe Muroni riguardo lo stesso Vancini. La curatrice ha conseguito la laurea specialistica con una tesi su François Truffaut al DAMS di Bologna. In seguito si è addottorata a Unife in co-tutela con l'Université Paris 1 - Panthéon-Sorbonne, con una tesi sullo studio di alcuni documenti custoditi presso il fondo documentario del "Museo Michelangelo Antonioni" di Ferrara. Da segnalare il coordinamento del "Piano Michelangelo Antonioni. La ricerca di un posto nel paesaggio" per l'Associazione Basso Profilo, durante le manifestazioni organizzate in occasione del centenario della nascita del regista.

 

Per informazioni: www.museoferrara.it museoferrara@comune.fe.it
Facebook: https://www.facebook.com/pages/MuseoFerrara Twitter: https://twitter.com/museofe

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