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MOBILITA' TERRITORIO E IMPRESE - Incontro di martedì 29 maggio 2018 in residenza municipale. Comunicazione a cura di AMI

La visione strategica delle "Metropoli di paesaggio"

24-05-2018 / Giorno per giorno

(Comunicazione a cura di AMI Ferrara srl-Agenzia Mobilità Impianti)

 

Martedì 29 maggio alle 11.30, nella sala dell'Arengo del Municipio di Ferrara, si terrà una conferenza stampa per la presentazione della visione strategica "Metropoli di paesaggio".
All'incontro saranno presenti: Giuseppe Ruzziconi, Amministratore Unico AMI Ferrara, Sergio Fortini, Città della Cultura - Cultura della città, Chiara Franceschini Sipro e numerosi rappresentanti dei Comuni del territorio.
Interverrà l'Amministratore Unico Sipro Paolo Orsatti. Saranno presenti e porteranno il loro contributo Diego Benatti, Direttore CNA e Stefano Calderoni, Presidente CIA Ferrara.
Concluderà Tiziano Tagliani, Presidente Provincia di Ferrara.
Durante la conferenza stampa verrà proiettato un breve filmato di presentazione e il sito della struttura.

>> TUTTA LA DOCUMENTAZIONE è scaricabile in fondo alla pagina

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La visione strategica 'Metropoli di Paesaggio' parte da un lavoro collettivo con il coinvolgimento di numerosi Comuni del territorio, Enti universitari, Enti di rappresentanza economici, professionali e di ricerca. Metropoli di Paesaggio adotta una visione di utilizzo della rete capillare di percorsi di terra e di acqua, in gran parte già esistenti e in grado, se rivitalizzati e messi a sistema, di garantire una vera e propria infrastruttura di mobilità sostenibile da fruire con bicicletta, imbarcazione, treno, bus.
L'utilizzo del paesaggio come infrastruttura per gli abitanti - ancora prima che per i turisti - crea i presupposti per la rigenerazione di singole polarità dismesse all'interno dei tanti luoghi in via di costante spopolamento.
Nel caso della nostra provincia, Ferrara rappresenta il centro di tale metropoli, Comacchio l'estremità a est e Cento quella a ovest, mentre tutto quello che sta in mezzo è pronto ad acquisire significato e funzione, come sistema di quartieri all'interno di un'unica urbanità. Nella fattispecie, le ricadute sotto il profilo turistico rappresentano esternalità positiva di una strategia nata per la collettività che abita (e abiterà) i paesaggi e le rinnovate centralità.

LA SCHEDA (a cura di AMI e Sipro)

La visione di Metropoli di Paesaggio ha come prima caratteristica quella di avere una rete capillare di percorsi di terra e di acqua in grado, se messi a sistema, di garantire una vera struttura di mobilità sostenibile

 

La visione strategica che si vuole descrivere parte dal presupposto di valorizzare il paesaggio come infrastruttura e prende le mosse da un processo di analisi e conoscenza (a tutt'oggi ancora in corso) del territorio provinciale ferrarese, delle sue conclamate criticità, delle potenzialità inespresse, delle possibili opportunità d'innovazione.

Si può affermare, senza tema di smentita, che la quasi totalità del territorio ferrarese rientra a pieno titolo nei caratteri di «area interna». Un processo di spopolamento costante ha di fatto spento, una dopo l'altra, le "centralità periferiche" di un sistema sociale ed economico fondato, da un secolo a questa parte, sulle poche attività industriali e sull'agricoltura delle bonifiche: i presidi contadini e commerciali che sostenevano, al di fuori della città, una rete sociale coesa sono stati smantellati da un inesorabile processo di perdita d'identità e significato. Nel venir meno, quel mondo ha lasciato sul campo e sui campi una moltitudine di tracce fisiche che si prestano a una nuova lettura. Piste ciclabili, corsi d'acqua navigabili, percorsi nel paesaggio, tratti ferroviari prossimi al disuso sono gli elementi ricorrenti del territorio e ne costituiscono il percorso portante entro il quale muoversi sfruttando tecnologie innovative per il trasporto e ottimizzazione dei tempi di spostamento: biciclette, imbarcazioni, bus elettrici, treni di superficie sono i mezzi ripensabili per movimenti frequenti, comodi e capillari, in grado di trasformare le distanze chilometriche in tempi di percorrenza.

Il paesaggio si offre come rete infrastrutturale articolata ponendo le condizioni per accorciare le distanze tra i centri e viaggiare comodamente minimizzando l'impatto ambientale. Sotto tale profilo, la "Ferrara Idropolitana" e il proprio territorio conservano caratteristiche rare all'interno del panorama nazionale ed europeo: l'ampia estensione territoriale, l'orografia prettamente pianeggiante del suolo, la presenza di un vasto sistema navigabile di fiumi e canali, la presenza di ampie porzioni di territorio tutelate sia sotto il profilo paesaggistico che sotto quello storico-culturale (dalle zone Rete Natura 2000 agli ambiti Unesco).

Il principio di utilizzo del paesaggio come infrastruttura permette di disegnare sui territori le regole di un nuovo modello insediativo: la Metropoli di Paesaggio. Questa definizione individua un modello urbano di dimensioni importanti (l'intera provincia) nella quale, a parità di servizi erogabili in metropoli di analoga grandezza, il paesaggio supera sensibilmente per estensione le porzioni urbanizzate. Il presupposto fondamentale per la costituzione di una Metropoli di Paesaggio ferrarese è individuabile in un sistema infrastrutturale intermodale e sostenibile - su terra e su acqua - che preveda la presenza di un'arteria principale est-ovest; una serie di nodi di scambio tra mezzi di trasporto diversi e on demand (bicicletta, imbarcazione, bus elettrico, treno di superficie) disseminati su tutto il sistema; una "tangenziale di paesaggio" nel fulcro del sistema (la centralità di Ferrara) con tragitto circolare - anch'esso lento, 'da fiume a fiume' - Po di Volano/circuito Mura/Parco Urbano/fiume Po/canale Boicelli/Po di Volano; una rete di percorsi che dall'arteria principale si dirama in tutto il territorio metropolitano.

In un ribaltamento di prospettiva, questo sistema intermodale e sostenibile risulta il telaio portante per la rigenerazione urbana e territoriale, fissando le condizioni per una ripartenza sociale ed economica, presupposto per nuovi investimenti e servizi alle collettività che torneranno ad abitare luoghi ora poco animati.

Ferrara, 29 maggio 2018 

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