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ATTIVITA' CATELLO ESTENSE - Illustrati di dati e le attività a chiusura della mostra da presidente Fondazione Sgarbi e Sindaco di Ferrara

"La Collezione Cavallini Sgarbi" in Castello Estense: una sinergia culturale e artistica nel percorso museale

01-10-2018 / Giorno per giorno

Si è svolta questa mattina, lunedì 1 ottobre 2018 nella Sala dei Comuni del Castello Estense di Ferrara, la conferenza stampa a chiusura della mostra "La Collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell'Arca a Gaetano Previati. Tesori d'arte per Ferrara".

Per illustrare le attività proposte e i dati relativi alla fruizione del Castello Estense nel periodo di allestimento della mostra sono intervenuti dal 3 febbraio al 20 settembre 2018 all'incontro con i giornalisti sono intervenuti Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara, Elisabetta Sgarbi, presidente della "Fondazione Elisabetta Sgarbi", Eugenio Lio, "Fondazione Elisabetta Sgarbi" e "La nave di Teseo" e Paolo Bruni, in rappresentanza di Bonifiche Ferraresi.

>> DOCUMENTAZIONE: tabelle affluenza Castello Estense scaricabili in fondo alla pagina

LA NOTA del sindaco Tiziano Tagliani

La mostra dedicata alla collezione Cavallini Sgarbi nel Castello Estense di Ferrara è stata realizzata, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Emilia-Romagna, in virtù di una convenzione appositamente sottoscritta tra il Comune di Ferrara e la Fondazione Elisabetta Sgarbi, che ha disciplinato le modalità e i termini della reciproca collaborazione.
Di questo, infatti, si è trattato: non di una concessione in l'uso delle sale espositive, ma bensì del fatto che queste ultime - i prestigiosi ambienti dell'ala sud e dei Camerini del Principe - hanno ospitato i capolavori della collezione, in un contesto pienamente inserito all'interno del percorso museale, offrendo ai visitatori la possibilità di apprezzare il valore culturale di un patrimonio di dipinti e sculture raccolti da una famiglia ferrarese impegnata da oltre quarant'anni in un appassionato sforzo collezionistico.
La mostra, pertanto si è inserita all'interno della ormai corposa serie di iniziative culturali che da alcuni anni caratterizza l'attività del Castello e che ha contribuito a determinare un trend di crescita nel numero dei visitatori del monumento simbolo della città, trend che si sta confermando anche per l'anno in corso.
La mostra, inaugurata il 2 febbraio avrebbe dovuto concludersi il 2 giugno ma è stata poi prorogata per due volte allo scopo di poter essere fruita dal pubblico estivo, anch'esso caratterizzato in questi ultimi anni da un trend in aumento, per terminare lo scorso 20 settembre.
In poco meno di sette mesi i visitatori del Castello sono stati 148.377, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno 2017; di questi, 40.786 visitatori hanno scelto di acquistare il biglietto per il percorso museale comprensivo dell'accesso alla mostra, cioè il 27,5% del pubblico.
Il museo da febbraio è stato aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 17,30, posticipando la chiusura alle 18 nel fine settimana. Inoltre, alle aperture ordinarie si sono aggiunti, come in passato, numerosi prolungamenti orari in occasione di festività e ponti ed aperture serali straordinarie per ospitare eventi e iniziative particolari (Notte Europea dei Musei, Notte Rosa, Milanesiana, Serate d'Agosto al Castello) e ciò ha comportato uno sforzo organizzativo particolare, reso possibile anche grazie alla disponibilità e collaborazione del personale dell'Ufficio Castello del Comune, dei volontari AUSER e delle aziende concessionarie dei servizi museali del Castello (Itinerando, Le Immagini, Senza Titolo e Bota). Ma, naturalmente, anche per questi aspetti un ringraziamento particolare va ad Elisabetta e Vittorio Sgarbi e ai loro collaboratori per aver saputo proporre, oltre che partecipare direttamente, una nutrita serie di eventi con importanti ospiti di tutto il mondo della cultura italiana e internazionale.

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara 

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LA SCHEDA (a cura della Fondazione Elisabetta Sgarbi) La Collezione Cavallini Sgarbi Castello Estense, Ferrara 3 febbraio - 20 settembre 2018

La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi nelle Sale del Castello Estense ha avuto caratteristiche uniche rispetto ad analoghe iniziative che si sono svolte e si svolgono nel Castello.

Il contributo finanziario dell'ente pubblico corrisponde al 25% circa del fabbisogno complessivo, per il resto sostenuto interamente da un privato, la Fondazione Elisabetta Sgarbi: 76.000 euro vs 300.000 (al netto di iva). A sostegno della Fondazione Elisabetta Sgarbi sono intervenute Bonifiche Ferraresi (50.000 euro)Fondazione Cariplo (40.000 euro)Genera Group (30.000 euro).

Diversa, rispetto ad analoghe iniziative nelle Sale del Castello, è stata la modalità di ingresso della Mostra.

a) Era possibile, infatti, visitare  il Castello senza la Mostra e le relative sale (al costo di 6 euro, ridotto 4);

b) Era possibile vedere la mostra acquistando l'intero biglietto (castello + mostra), anche per quanti non interessati alla visita del Castello: (al costo di 12 euro, ridotto 8 euro);

c) Non era possibile vedere solo la mostra, o acquistare solo il biglietto della Mostra.

Su ciascun biglietto venduto, la Collezione Cavallini Sgarbi aveva una royalty pari a 3,20 euro, lasciando i restanti 8,8 (ridotto 4,8) al Castello.

Questo ha permesso al Castello Estense - in forza di un accordo con la Fondazione Elisabetta Sgarbi - di beneficiare (anche economicamente, oltre che a livello di immagine) della ingente attività promozionale, lasciando tuttavia "all'usuale" visitatore del Castello la possibilità di limitarsi alla sola visita dell'edificio (senza la visita della mostra).

Ciò ha un risvolto positivo anche per la Fondazione e la Collezione: i 40.786 visitatori paganti (esclusi i circa mille presenti alla inaugurazione) hanno scelto, pagando, di visitare una mostra prodotta da un privato, generando, con ciò, una ricaduta economicamente positiva sull'ente pubblico. La strategia di ingresso indica dunque che i visitatori della Mostra si siano aggiunti ai correnti visitatori del Castello.

Un ulteriore aspetto va indicato per sottolineare la singolarità di questa iniziativa. Il fattore di rischio (finanziario ma anche relativo allo stato conservativo delle opere) era totalmente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi, la quale ha dovuto fare fronte ad alcune lacune del Castello - certamente fisiologiche, data la storia dell'edificio - ma che dovrebbe essere volontà delle istituzioni colmare, quanto prima, per  ulteriori iniziative: e parlo di climatizzazione estiva, sbalzi di temperature da stanza a tanza, controllo dello tasso di umidità, luminotecnica, assenza di un sistema di biglietteria e di prenotazione on line, orari di chiusura della biglietteria e del Castello infelici, per citarne alcune.

Sono lacune che evidentemente emergono e richiedono soluzioni rapide quando un privato è motivato da un investimento. Ma l'Istituzione potrebbe fare tesoro di questa esperienza di successo per avviare il Castello a diventare uno dei più straordinari spazi espositivi europei. La mostra della Collezione Cavallini Sgarbi - pur essendo un primo esperimento espositivo pubblico/privato, con le conseguenti, normali, fisiologiche difficoltà - ha registrato un consenso tale che dovrebbe indurre a sostenere questo processo di metamorfosi del Castello, e non dovrebbe, invece, suscitare inutili e dannose preoccupazioni di difesa dello status quo.

Infine, peculiare è il modo in cui la mostra ha cercato di coinvolgere i visitatori: non solo attraverso i canali consueti, ma attraverso incontri attrattivi con scrittori intellettuali musicisti attori, molti dei quali per la prima volta a Ferrara o in Castello. Incontri che, nella logica del racconto di una famiglia e di una collezione ferraresi - hanno raggiunto l'apice con la serata della Milanesiana (Festival internazionale che da venti anni dirigo) a Ferrara, lo scorso 14 luglio, con Michele Placido e Vittorio Sgarbi, interamente a carico della Fondazione Elisabetta Sgarbi.

Lo sforzo produttivo della sottoscritta va certamente al di là della mera contabilità, che peraltro - come era mio obiettivo - riporta un lieve attivo.

C'era, in me, una componente passionale, di omaggio a Ferrara, ai nostri genitori (Giuseppe Sgarbi e Rina Cavallini) e al genio di un collezionista (Vittorio Sgarbi) che ha costruito in circa quaranta anni una collezione di dipinti e sculture e libri di straordinaria importanza, unica in Italia, e che, per molti aspetti, è legata al mondo Veneto, Emiliano e a Ferrara (Tesori d'arte per Ferrara era il sottotitolo della Mostra). Una passione testimoniata dalla mia costante dedizione e presenza lungo questi sette mesi e mezzo, dai molteplici incontri in mostra (circa quindici), dalla ricchissima rassegna stampa, dalla promozione su scala nazionale della mostra ma anche del Castello Estense e della Città di Ferrara (dal valore netto di 120.000 euro). 

Dunque, accanto al mio desiderio, da ferrarese, di inserire la Mostra Cavallini Sgarbi tra le iniziative del Castello Estense, simbolo di Ferrara, mi preme un altrettanto forte desiderio che è ribadire la unicità di questa mostra: a onore di chi la ha prodotto, di chi l'ha voluta (il Sindaco Tiziano Tagliani), Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cariplo, Genera Group.

E con buona pace di chi non la voleva, che l'ha tollerata, che non l'ha goduta, e che ora può dedicarsi con serenità alla cura del proprio giardino.

Elisabetta Sgarbi, presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi, Publisher La Nave di Teseo

A questo link una piccola selezione delle opere della mostra appena conclusa: https://we.tl/t-LzttiER98D

 

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