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POLITICHE PER LA PACE - Giovedì 11 ottobre in sala Arazzi la cerimonia di consegna della targa da parte del vice sindaco Maisto - DOCUMENTAZIONE E FOTO

Dal Comune un riconoscimento a Natalia Manzurova per l'impegno contro il disarmo nucleare e la difesa delle vittime da radioattività

11-10-2018 / Giorno per giorno

[Nelle foto, scaricabili in fondo alla pagina, alcuni momenti della cerimonia di consegna della targa di riconoscimento svoltasi in residenza municipale l'11 ottobre 2018]

Da Cronacacomune del 9 ottobre 2018 - Giovedì 11 ottobre 2018 alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara, si terrà la "Cerimonia per l'assegnazione della targa ad honorem alla scienziata russa Natalia Manzurova, per l'impegno contro il disarmo nucleare e la difesa delle vittime da radioattività - Premio pace 2018". L'iniziativa è promossa dal Comune di Ferrara / Assessorato alla Cultura Servizio Manifestazioni culturali e Turismo Politiche per la Pace in collaborazione con l'associazione 'Le Case degli Angeli di Daniele Onlus'.

La consegna ufficiale del riconoscimento a Natalia Manzurova sarà a cura del vice sindaco e assessore  alle Politiche per la Pace Massimo Maisto. Sarà inoltre presente Nedda Alberghini, presidente dell'associazione "Le Case degli angeli di Daniele" e creatrice del "Premio Internazionale Daniele Po", riconoscimento assegnato nei giorni scorsi proprio alla scienziata russa nel corso dell'edizione 2018 svoltasi a Bologna. All'incontro interverrà anche Tatiana Stupina, sopravvissuta al disastro nucleare di Cernobyl del 1986.

A Ferrara, oltre a ricevere un riconoscimento dell'Amministrazione comunale, Natalia Manzurova è protagonista di una serie di incontri con docenti e studenti di istituti superiori di secondo grado, cittadini, associazioni. L'ospite è accompagnata da Tatiana Stupina, testimone vivente della pericolosità delle radiazioni.

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Il Comune di Ferrara da diversi anni persegue lo scopo di diffondere la cultura della Pace anche attraverso la conoscenza fornita da testimoni diretti;
Grazie alla collaborazione dell'associazione "Le Case degli angeli di Daniele" fondata da Nedda Alberghini Po, che dal 2008 ha istituito a Bologna il "Premio Internazionale Daniele Po", evento istituzionale dedicato alla memoria del figlio, è stato possibile ospitare importanti donne che si sono distinte a livello internazionale per l'impegno a favore dei diritti umani. La importanti testimoni hanno incontrato moltissimi studenti ferraresi recandosi negli Istituti cittadini. Quest'anno l'ospite è la scienziata russa Natalia Manzurova, che ha incontrato lunedì 8 ottobre gli studenti dell'Istituto ITI e Navarra, mercoledì 10 ottobre gli studenti del Liceo Roiti e del Liceo Carducci e giovedì 11 ottobre incontrerà gli studenti degli Istituti Aleotti e Dosso Dossi e l'Istituto Einaudi. A seguire ci sarà il pranzo realizzato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero presso Palazzo Pendaglia. Alcuni studenti del progetto "LES" del Liceo Carducci, nell'ambito del percorso di alternanza studio-lavoro, saranno presenti contribuendo alla realizzazione della cerimonia di consegna della targa in Municipio (alle 16) da parte dell'Amministrazione comunale di Ferrara. Nel corso della sua visita a Ferrara Natalia Manzurova, accompagnata da Tatiana Stupina testimone vivente della pericolosità delle radiazioni, incontrerà complessivamente 600 studenti.  

Incontro con gli studenti dell'Istituto Vergani
"Lunedì 8 ottobre alle ore 11, l'Istituto Agrario F.lli Navarra ha ospitato l'Ing. Natalia Manzurova e il tecnico Tatiana Stupina, "liquidatori" di Chernobyl, incaricate di ripulire la zona contaminata. L'Ing.Manzurova è stata insignita quest'anno del prestigioso Premio Internazionale Daniele Po, per la sua attività di informazione sui rischi a lungo termine di contaminazione radioattiva e per la sua attività in supporto alle vittime di incidenti nucleari. Prima dell'incontro, i docenti hanno coinvolto gli studenti delle classi terze e quarte, che hanno partecipato all'incontro, in un approfondimento sul tema dell'energia, sui rischi e benefici dell'energia nucleare usata a scopo civile e sulle catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali derivanti dallo sviluppo e dallo smaltimento delle armi nucleari e delle scorie radioattive". Il giorno 11 ottobre saranno ospiti presso la sede dell'Istituto a Palazzo Pendaglia, in quest'occasione avranno modo di degustare i piatti del territorio preparati dai nostri allievi e docenti. Un onore che per il secondo anno consecutivo si rinnova poiché rientra in un progetto di collaborazione e di presenza sul territorio.

Incontro con gli studenti del Liceo Carducci
In occasione del premio "Daniele Po", ancora una volta gli studenti del progetto "LES" del Liceo "Carducci" di Ferrara, nell'ambito del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, hanno dato il loro contributo nell'organizzazione dell'evento.

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Natalia Manzurova nasce nel 1951 a Ozyorsk (Urali del Sud) in una famiglia di ingegneri nucleari. Studia all'Accademia di Scienze Agricole di Mosca, facoltà di tecnologia nucleare e radiobiologia. Per 9 anni lavora come ricercatrice all'ONIS, la segreta Base Sperimentale di Ricerche Scientifiche in una zona della città chiusa di Ozersk, Mayak, che ospita un impianto di produzione di materiale nucleare, soprattutto plutonio, destinato alla fabbricazione di bombe atomiche. La centrale nucleare per oltre 10 anni ha riversato iodio radioattivo nel fiume Techa contaminando tutto il territorio circostante. Qui la Manzurova studia gli effetti delle radiazioni sull'ambiente e le metodologie di difesa e sopravvivenza in caso di contaminazione.
Quando accade l'incidente di Cernobyl, nel 1986, viene chiamata con un gruppo ristretto di ricercatori nucleari e lavora per 4-5 anni come ingegnere capo nel reparto di bonifica del terreno e del seppellimento e controllo dei rifiuti radioattivi. Riceve lei stessa una forte dose di radiazioni entrando cosi a far parte della categoria dei "liquidatori" ma riesce a riabilitarsi grazie alle tecniche di disintossicazione dai radionuclidi, acquisite durante le sue ricerche. Nel 1997 fonda l'organizzazione " Cernobyl Union no-profit" ed inizia la sua attività di difensore delle vittime da radiazioni per ottenere l'assistenza del Governo.
Presenta al Ministero dell'Energia Atomica i risultati del suo studio sugli alimenti consumati dalla popolazione dei villaggi esposti a radiazioni, con i casi di malattia e di morte, riuscendo ad ottenere, dopo anni, la rimozione degli abitanti di Muslimovo e di altri villaggi in quanto zone altamente radioattive. Nel 2002 vince una causa contro il Governo russo per fermare l'importazione di 370 tonnellate di combustibile radioattivo da immagazzinare in Russia.
Insignita di varie onorificenze istituzionali, Natalia Manzurova oggi vive a Ekaterinburg e viene invitata come esperta internazionale di biologia radioattiva tenendo conferenze in vari paesi del mondo (USA, Germania, Inghilterra, Finlandia, Indonesia) sui pericoli della radioattività purtroppo non abbastanza percepiti dall'opinione pubblica, sottolineando il sottile confine tra uso pacifico e uso bellico del nucleare e insistendo sull'importanza degli investimenti nella ricerca da parte dei Governi ai fini di una maggiore sicurezza dell'Umanità.

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