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ASSESSORATO ALLO SPORT/CARCERE - Coinvolti gli allenatori dell'USD Acli S. Luca S. Giorgio. Dalla Spal in dono le attrezzature necessarie per l'attività sportiva

Il gioco del calcio entra in carcere grazie al progetto "Galegoal Team Arginone"

13-02-2019 / Giorno per giorno

Si chiama "Galegoal Team Arginone" il progetto sportivo basato sul gioco del calcio che sta prendendo il via in questi giorni nella Casa circondariale di Ferrara e che schiera in campo, fino a giugno, un gruppo composto da trentuno carcerati. Il tutto grazie al coinvolgimento dell'assessore allo Sport del Comune di Ferrara, all'impegno dell'Usd Acli S. Luca S. Giorgio che ha inviato in carcere per due allenamenti settimanali i tecnici Traore Aboubacar e Jacopo Govoni e alla generosità della società Spal di Colombarini, che ha donato le attrezzature necessarie per allenamenti e partite.

Il progetto si propone ovviamente obiettivi di educazione e integrazione, pur senza dimenticare l'opportunità per i partecipanti di perseguire una buona forma fisica, di apprendere e rispettare le regole del gioco (grazie anche ad alcune sedute teoriche) e di poter sfidare sul loro campo in un prossimo futuro squadre ferraresi, partecipando magari ad un vero e proprio campionato.
L'iniziativa è stata presentata in mattinata (mercoledì 13 febbraio) nella residenza municipale di Ferrara. All'incontro erano presenti l'assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, la comandante del carcere di Ferrara Annalisa Gadaleta, la responsabile Area giuridica pedagogica del carcere Loredana Onofri, il presidente Usd Acli S. Luca S. Giorgio Alfredo Corallini, gli allenatore della squadra di calcio del carcere Traore Aboubacar e Jacopo Govoni e il patron della Spal Francesco Colombarini.
"Questa nuova esperienza all'interno della struttura di via Arginone nasce innanzi tutto da un incontro fra le persone, - ha ricordato l'assessore Merli - tutte sinceramente impegnate nella valutazione dei bisogni di chi sta in carcere e di che cosa fare per migliorarne concretamente la condizione. Ecco quindi i primi accordi con il direttore Paolo Malato, la successiva sinergia con la comandante del carcere e con il presidente dell'associazione sportiva Acli S. Luca S. Giorgio e infine la generosa collaborazione dei dirigenti della Spal. Ognuna di queste persone ha messo a disposizione le proprie competenze con totale disponibilità, consegnando ai carcerati certo un'occasione di sport e di svago, ma anche di sicura valenza educativa".
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Comunicazione a cura dell'Unione Sportiva Dilettantistica Acli S. Luca S. Giorgio)

Dopo un serie di contatti con il Comandante e gli addetti della Casa Circondariale di Ferrara e l'Assessore allo Sport del Comune di Ferrara, Simone Merli, l'U.S.D. ACLI S. Luca S. Giorgio ha intravisto la possibilità di organizzare all'interno del Carcere un progetto sportivo, basato sul gioco del calcio, denominato Galegoal Team Arginone.
L'obiettivo del progetto è di coinvolgere una trentina di detenuti, segnalati direttamente dai responsabili del carcere, in una attività sportiva. La scelta del gioco del calcio è dettata dal fatto che questo sport appassiona tutti e quindi anche i detenuti, avendo giocato in precedenza o avendolo vissuto da tifosi: quindi genera passione, entusiasmo e partecipazione. Se oltre al momento passivo di partecipazione all'evento sportivo attraverso la TV o attraverso la lettura dei giornali, il detenuto è direttamente coinvolto attraverso il gioco, sicuramente potrà esprimere le sue potenzialità e nello stesso tempo liberare le energie, che la vita carceraria rischia di soffocare. Questa esperienza sarà anche un modo di confronto fra i detenuti partecipanti all'attività, in quanto costretti a rispettare le regole del gioco, a seguire le direttive del responsabile tecnico che dirige l'attività ed infine a comportarsi in modo leale nei confronti dell'avversario.

Il progetto sarà organizzato dall'U.S.D. ACLI S. Luca S. Giorgio, attenta ai problemi di carattere sociale, impegnata da molti anni nel territorio della città non tanto a costruire campioni nei due sports che segue con assiduità, ossia Calcio e Pallavolo, quanto piuttosto a realizzare legami profondi e intensi fra i partecipanti alla propria proposta sportiva.
I due allenatori chiamati a realizzare il progetto sono Traore Aboubacar, responsabile tecnico del settore giovanile della società nonché allenatore di una squadra di immigrati, partecipante al campionato Amatoriale CSI-UISP e Jacopo Govoni, laureando in Scienze Motorie, che sta partecipando ad un corso per allenatori UEFA B a Bologna e, nell'ambito della società, istruttore della fascia di bambini che vanno dal 2009 al 2013.
Se il risultato sarà positivo, si potrebbe ipotizzare nel prossimo anno di continuare l'esperienza e di ampliarla partecipando ad un campionato vero e proprio giocando tutte le partite all'interno del carcere.

 

 

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