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CULTURA E INFORMAZIONE - Inaugurazione pubblica venerdì 22 febbraio 2019 alle 11 in via del Commercio 69 a Ferrara

Il Museo della Storia della Comunicazione apre anche a Ferrara grazie alla passione della famiglia Tibaldo

18-02-2019 / Giorno per giorno

[Nelle foto, scaricabili in fondo alla pagina, alcuni momenti dell'inaugurazione del MUSTI a Ferrara il 22 febbraio 2019]

Si è svolta lunedì 18 febbraio 2019 nella Sala degli Arazzi in residenza municipale a Ferrara (piazza Municipio 2) la conferenza stampa di presentazione del progetto "Musti - Museo della Storia della Comunicazione" e dell'evento inaugurale in programma a Ferrara venerdì 22 febbraio 2019 alle 11 in via del Commercio 69 (Centro Diamante, zona tra Barco e Pontelagoscuro).

All'incontro con i giornalisti sono intervenuti Massimo Maisto, vice sindaco e assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Ferrara, Giancarlo Tibaldo, curatore del Museo Tibaldo (Storia della Comunicazione) di Trissino, Luce Tommasi, giornalista e comunicatrice, Mosé Battocchio, giornalista e comunicatore, capo redattore della rivista "Antique Radio". La realizzazione del del Museo Musti (Storia della Comunicazione) di Ferrara è stata affidata a Vittorio Tibaldo.  

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Dalla grande passione di Giancarlo Tibaldo per la tecnologia e la scienza nasce il Museo Tibaldo di Trissino (VI) dedicato alla Storia della Comunicazione. Una realtà che vanta un patrimonio di caratura internazionale: oltre 10.000 "pezzi" appartenenti alla storia della comunicazione audio visiva e musicale, della scienza e della tecnica.
Un tesoro divenuto immenso con il passare degli anni, grazie all'impegno costante di Giancarlo Tibaldo nella ricerca degli articoli più rari esistenti al mondo, nel restauro e nella preservazione degli stessi, in quello che è divenuto un tempio dedicato alla memoria del progresso dell'uomo, dal 1700 al 1970.
Un tesoro che meritava di essere condiviso e portato anche oltre il confine di Trissino.
Impegni di lavoro portano Giancarlo a Ferrara, Città Patrimonio dell'Umanità, con una sensibilità spiccata dei suoi abitanti verso tutto ciò che è arte e cultura. Da qui la scelta di dare vita al MUSTI, un Museo della Storia della Comunicazione a Ferrara. Luci, suoni, colori, modi di comunicare del Mondo prima di Internet.
MUSTI, il Museo della Storia della Comunicazione approda dunque a Ferrara e a partire dal 22 febbraio prossimo aprirà le porte a tutti i visitatori interessati a compiere un viaggio attraverso i mezzi che hanno fatto la storia della Comunicazione prima dell'avvento di Internet e dell'era digitale.
Dalle radio alle macchine da scrivere, dalle macchine fotografiche ai proiettori, dai telefoni ai grammofoni: un viaggio nel tempo e nella storia del progresso dell' "Homo Communicans" (cit.).
Il Museo, oltre che a tutti i visitatori e agli appassionati, è dedicato anche a quella generazione nata e cresciuta in un'epoca digitale: ai ragazzi dalle elementari alle superiori. L'esperienza MUSTI vuole essere dunque l'equivalente di "fattoria didattica" della comunicazione per far conoscere ai giovani di oggi la storia di un mondo di tecnologie a loro poco lontano, ma nel contempo (sotto alcuni punti di vista) distante anni luce.
MUSTI rappresenterà una vetrina della collezione di Trissino, esponendone i "pezzi" più rappresentativi ed innovando periodicamente l'esposizione, attingendo a "nuovi" elementi provenienti dalla sede centrale del Museo Tibaldo.

>> DOCUMENTAZIONE scaricabile in fondo alla pagina

"Dobbiamo ringraziare la famiglia Tibaldo - sono le parole del Vice Sindaco Maisto, impegnato negli "onori di casa" nella conferenza odierna -, per l'impegno che sta prodigando nella Città di Ferrara. E' un'operazione che merita assoluto rispetto: la responsabilità di organizzare uno spazio, gestirlo, tutelarlo e condividerlo con il pubblico. La sussidiarietà culturale è difficile da trovare e Giancarlo Tibaldo ha fatto un grande regalo alla Città di Ferrara con questo Museo.
Un'esperienza che va vissuta - prosegue Massimo Maisto -, il racconto di ciò che vi è all'interno non sarà mai sufficiente a compiere questo viaggio nella storia della comunicazione. Il mio consiglio è quindi di visitare il Museo". Il Musti di Ferrara rappresenta una vetrina dei pezzi più rappresentativi del Museo di Trissino, circa 300 pezzi in esposizione per tutti gli interessati a compiere un viaggio attraverso i mezzi che hanno fatto la storia della Comunicazione prima dell'avvento di Internet e dell'era digitale. Dalle radio alle macchine da scrivere, dalle macchine fotografiche ai proiettori, dai telefoni ai grammofoni: un viaggio nel tempo e nella storia del progresso dell'uomo nel comunicare. "Sono stato molto fortunato nella mia vita - racconta Giancarlo Tibaldo -, ho sempre fatto ciò che più mi piaceva. Anni di lavoro e tanto impegno mi hanno portato a dare vita a molte aziende e realtà. La storia della comunicazione, della scienza e della tecnologia hanno rappresentato in origine un lavoro, che si è poi tramutato in una grande passione". Giancarlo Tibaldo racconta così la genesi della collezione di Trissino e la scelta di "condividerla" a Ferrara. "Il Museo - prosegue Tibaldo - , oltre che a tutti i visitatori e agli appassionati, è dedicato anche a quella generazione nata e cresciuta in un'epoca digitale: ai ragazzi dalle elementari alle superiori. L'esperienza Musti vuole essere dunque l'equivalente di fattoria didattica della comunicazione per far conoscere ai giovani di oggi la storia di un mondo di tecnologie a loro poco lontano, ma nel contempo sotto alcuni punti di vista distante anni luce".
A testimonianza di quando il Mondo della Comunicazione sia cambiato rapidamente grazie alle tecnologie e di come abbia cambiato il modo di vivere e di fare informazione, in sede di conferenza Luce Tommasi - ferrarese giornalista di Rai News - ha condiviso con i presenti il proprio percorso con i mezzi di comunicazione, in quella che è stata una carriera dedicata al "comunicare". "Un grande ringraziamento va a Giancarlo Tibaldo e all'Amministrazione Comunale - esordisce la Tommasi -, per aver dato vita a un sodalizio che non potrà che giovare al patrimonio culturale estense. Sono stata contattata in quanto testimone vivente di un progresso mediatico legato alla comunicazione e all'informazione e, mio malgrado - scherza la giornalista Rai -, posso raccontare circa 40 anni di informazione e di media". Un excursus dell'esperienza della giornalista estense che va dalla "lettera 22", ai dimafoni con i quali si dettavano i pezzi, ai telefoni a gettoni, fino al computer. Tra un aneddoto e l'altro della propria esperienza Luce Tommasi sottolinea come la velocità dei mezzi di comunicazione abbia stravolto la percezione spazio temporale e la gestione dei tempi e dei modi di comunicare: "Pensiamo ad esempio al computer che gestisce gli spazi di impaginazione, mentre un tempo si era obbligati a calcolare ciò che si doveva scrivere organizzando con estrema precisione i contenuti, da suddividere in cartelle e battute. Ciò che è necessario non perdere di vista però è il concetto di soggettività, l'importanza della relazione e della capacità di comunicare dietro al mezzo. La tecnica deve essere al nostro servizio, al servizio del messaggio". La chiosa è di Mosé Battocchio, direttore responsabile della rivista Antique Radio, periodico di approfondimento sul mondo del collezionismo e delle radio: "Un tempo la radio era l'equivalente di internet ora, si poteva trasmettere con rapidità e capillarmente le informazioni, ma non solo. I tempi di guerra sono stati quelli in cui le tecnologie, a servizio dell'industria bellica, hanno subito un'importante impennata e da lì non ci si è più fermati.
Conosco Giancarlo Tibaldo da oltre trent'anni - prosegue Battocchio -, la sua collezione è un patrimonio non solo di radio, ma di tanti elementi rappresentativi della cultura di un'epoca. Un viaggio che non si può non compiere, alla riscoperta delle origini della comunicazione". L'inaugurazione è fissata per venerdì 22 febbraio alle ore 11 in via del Commercio: "Venite a visitarlo, ma non perdete occasione di ritornare" è l'invito di Giancarlo Tibaldo, Il Musti infatti innoverà periodicamente l'esposizione, attingendo a nuovi elementi provenienti dalla sede centrale del Museo di Trissino e creando nel tempo esposizioni e aree tematiche.

 

 

 

Per info:  

comunicazione@mustiferrara.it
www.mustiferrara.it
Pagina FB: Musti Ferrara
Instagram: mustife2019

 

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