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CULTURA E TURISMO – Presentate le attività svolte in città nell’ambito del Progetto europeo Atrium Plus

L’architettura ferrarese del Novecento protagonista di un nuovo itinerario turistico progettato dagli studenti

27-03-2019 / Giorno per giorno

Un nuovo itinerario turistico alla scoperta delle architetture del Novecento di Ferrara. E' questo l'obiettivo finale della parte ferrarese del Progetto europeo Atrium Plus, per la valorizzazione delle architetture del regimi totalitari del XX secolo, di cui sono state illustrate oggi, 27 marzo 2019, in Municipio le attività svolte dalle scuole del territorio. L'incontro, organizzato dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara, ha visto la partecipazione di studenti e docenti in collaborazione dell'Istituto di Istruzione superiore "G. B. Aleotti", del Liceo Artistico "Dosso Dossi" e dell'istituto comprensivo "Alda Costa". I temi, gli obiettivi e le diverse tappe delle attività locali svolte nell'ambito del progetto sono state riassunte e descritte dal vicesindaco del Comune di Ferrara, da Barbara Pizzo di Finproject, il docente dell'Università di Firenze Ulisse Tramonti e da Maria Chiara Ronchi dell'Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica del Comune di Ferrara ("L'itinerario razionalista a Ferrara").

"Con il lavoro di ricerca che avete compiuto nell'ambito del progetto - ha affermato il vice sindaco Maisto rivolgendosi agli studenti presenti -  avete studiato quello che è stato il più grande cambiamento subito da Ferrara dopo l'Addizione erculea, ossia l'Addizione del '900 che ha arricchito la città di nuovi palazzi con funzioni importanti, realizzati da architetti importanti. Penso al quadrivio novecentista, al palazzo delle poste, all'acquedotto monumentale. Luoghi vivi e vitali che da oggi, grazie anche al vostro importante lavoro sono parte di un nuovo percorso turistico cittadino, pensato in particolare per le scuole ma non solo". Un percorso che entro il prossimo giugno sarà valorizzato dalla posa di 15 cartelli turistici in corrispondenza di altrettanti beni architettonici del '900 ferrarese.

LA SCHEDA (a cura del Servizio Manifestazioni Culturali del Comune di Ferrara)
Il progetto europeo transfrontaliero Atrium plus. Architecture of the Totalitarian Regimes of the XX Century, che vede coinvolti in qualità di partner, accanto al Comune di Ferrara, quelli di Forlì (lead partner) e Bari, per il fronte italiano, e quelli di Zara e Labin, per il fronte Croato, giunge a un momento cruciale di sviluppo con una importante manifestazione pubblica ferrarese. L'occasione è quella dell'accoglienza di una nutrita delegazione studentesca proveniente da Zara, in visita lo scorso 25 marzo alla nostra città e al nascente itinerario turistico novecentista, dedicato in primis alle scuole, ma di interesse generale.

Lo stesso Atrium plus si inserisce nel solco più ampio dell'Associazione Architecture of Totalitarian Regimes in Urban Managements - ATRIUM, cui corrisponde l'omonima rotta del consiglio d'Europa. Si tratta di un progetto ambizioso non solo nello scopo, ma anche nella portata e nella natura del suo partenariato: vi aderiscono complessivamente 18 partner provenienti dal Sud-est Europa e provenienti da 11 paesi diversi (Italia, Slovenia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Romania, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Grecia), costituiti da Dipartimenti Universitari e Ministeri, Organizzazioni non governative e Amministrazioni cittadine, portando quindi competenze specifiche ed esperienze diverse al progetto. Il desiderio condiviso è porre l'attenzione, da un punto di vista storico e culturale, sul patrimonio architettonico frutto dei diversi regimi totalitari del XX secolo, valorizzandolo e incoraggiando attraverso i progetti finanziati dall'Unione Europea una visione condivisa dell'identità storica e culturale. La natura di questa partnership è quindi un esempio di riconoscimento comune dell'importanza del patrimonio architettonico del ventesimo secolo, e del suo rapporto complesso, contraddittorio (ovvero dissonante) e talvolta scomodo con alcuni periodi della storia europea.

È in questa macrocornice che si declina il progetto sviluppato dal Comune di Ferrara sul proprio territorio, che troverà concretizzazione finale nel nuovo itinerario turistico scolastico, ma che già nelle azioni preliminari ha saputo offrire una sensibile ricaduta a livello locale. Ciò grazie all'attuazione in dialogo con numerosi stakeholder locali e in relazione sinergica con altri percorsi e altre iniziative di interesse per la città. Tale operazione ha permesso di valorizzare l'esistente e consentire sviluppi inediti, come è accaduto per Musei Aperti, nell'edizione 2018 non casualmente dedicata al patrimonio cittadino del '900, per i numerosi percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, in particolare nella relazione con I.I.S. "G.B. Aleotti", o per la mostra 80 anni di vita per la Scuola Umberto I - Alda Costa realizzata da I.C.S. "Alda Costa" e riallestita ad hoc presso l'Istituto proprio in questi giorni.

Attraverso tale prassi e nello sviluppo delle azioni intermedie di progetto, Atrium plus ha coinvolto numerosi studenti e Istituti superiori ferraresi, destinatari primi e coprotagonisti dei diversi obiettivi e delle stesse azioni.

La prima è stata un'indagine su campo relativa alla percezione dei viaggi di istruzione e del patrimonio razionalista cittadino, rivolta a studenti di IV e V superiore che l'anno scorso avessero effettuato un viaggio di più giorni in Italia o all'estero, e insegnanti accompagnatori, attraverso la somministrazione di due questionari. L'invito a partecipare all'indagine su campo è stato esteso a tutte le scuole superiori cittadine e hanno aderito I.I.S. G.B. Aleotti, I.I.S. L. Einaudi, I.T.C. G. Bachelet, Liceo Artistico Dosso Dossi, Liceo Statale G. Carducci, Liceo Statale L. Ariosto, coinvolgendo complessivamente 19 classi.

La seconda è stata la ricerca sul patrimonio urbanistico-architettonico novecentista ferrarese, progettato e realizzato tra il '28 e il '40. Tale ricerca è stata condotta dal Prof. Ulisse Tramonti, Ordinario di Progettazione Architettonica del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze e membro del comitato scientifico dell'Associazione trasnazionale Atrium, e dalla dott.ssa Barbara Pizzo, con cui hanno collaborato le classi 5A e 5B dell'I.I.S. G.B. Aleotti, debitamente declinando i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro in un'attività concreta. Tale ricerca ha prodotto complessivamente la redazione di 10 schede di taglio scientifico relative al lascito urbanistico e architettonico più rappresentativo, destinate alla UE, di 23 schede a carattere divulgativo, relative ai beni e a personaggi chiave dell'epoca, destinate alla pubblicazione sul sito www.museoferrara.it, e di 15 cartelli permanenti di prossima collocazione per le vie di Ferrara, nonché alla mostra Dal Medioevo al Razionalismo. Il XX secolo in 1 Km e 4 anni, a cura delle classi 5A e 5B dell'I.I.S. G.B. Aleotti.

Questa mostra, allestita in occasione della visita della delegazione di Zara presso il Complesso Boldini e solo per oggi in Sala Consiliare del Municipio, è dedicata all'omonimo itinerario turistico scolastico della città di Ferrara che è obiettivo finale di Atrium plus per la nostra città. Questo nuovo percorso, punteggiato di palazzi progettati ed eretti in epoca fascista, in un solo chilometro offrirà ai visitatori l'opportunità di attraversare diversi stili architettonici e dettagli di design, partendo dalla scuola primaria "Mario Poledrelli" (1928) e seguendo l'asse urbanistico principale della città per finire alla scuola primaria "Alda Costa" (1932). I "quattro anni" citati nel titolo dell'itinerario sono appunto quelli che separano le edificazioni dei due beni architettonici che segnano l'inizio e la fine di un percorso sviluppato su 15 tappe, definito anche grazie alla collaborazione della dott.ssa Maria Chiara Ronchi (IAT Comune di Ferrara) e delle Prof.sse Paola Di Stasio (I.I.S. "G.B. Aleotti") e Paola Chiorboli (I.C.S. "Alda Costa"), coinvolte anche nel percorso formativo Come valorizzare il patrimonio dissonante, tenutosi a Forlì dal 1° al 3 ottobre 2018. Sarà proprio in corrispondenza di queste 15 tappe che entro la fine di giugno saranno disposti in via permanente altrettanti cartelli, con il compito di valorizzare i singoli beni urbanistico-architettonici novecentisti e, più in generale, il principale lascito del totalitarismo fascista, presente e notevole, pur nella sua espressione contraddittoria.

Tutto questo è stato presentato in questa conferenza a sua volta trasformata in momento didattico, che ha visto numerosi studenti attenti testimoni degli interventi del vicesindaco e assessore alla Cultura, relativamente al progetto, della dott.ssa Barbara Pizzo, sul coinvolgimento delle scuole della città, del Prof. Ulisse Tramonti, in relazione all'estetica razionalista, e della dott.ssa Maria Chiara Ronchi, che ha esposto l'itinerario, illustrando gli aspetti salienti dei singoli beni.

Immagini scaricabili:

Alda Costa.jpg Atrium plus studenti.jpg Atrium plus studenti acquedotto.jpg Atrium plus 27mar2019.jpg Atrium plus 27mar2019_2.jpg