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ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI - Venerdi 23 settembre alle 21 appuntamento al piazzale di San Giorgio

Itinerario serale in bicicletta alla scoperta di monumenti cittadini 'sotto una nuova luce'

22-09-2011 / Giorno per giorno

Domani, venerdi 23 settembre alle 21, appuntamento al piazzale di San Giorgio per un percorso in bicicletta aperto al pubblico della durata di due ore circa, in compagnia del sindaco Tiziano Tagliani e dell'assessore Aldo Modonesi, nell'ambito del quale verranno presentate alla cittadinanza le opere di illuminazione artistica appena concluse, realizzate dal Comune di Ferrara in corrispondenza di quattro siti di grande pregio monumentale: ponte di San Giorgio, Prospettiva della Giovecca, Porta degli Angeli e Tempio di S. Cristoforo alla Certosa.
Lungo l'affascinante itinerario, che comprenderà anche alcuni tratti delle mura orientali e settentrionali, sono previsti interventi di Francesco Scafuri e di altri esperti, che illustreranno le suggestive vicende storiche e gli apetti tecnici relativi ai quattro siti, valorizzati grazie a nuovi e suggestivi punti luce.
"Il progetto riguardante le "illuminazioni artistiche" - ha riferito l'assessore Modonesi - rientra nelle iniziative dell'Amministrazione tese a valorizzare i beni monumentali della città, con particolare riferimento alle architetture di pregio, vanto di Ferrara, che così anche di sera potranno affascinare cittadini e turisti. Oltre all'aspetto artistico, determinato dalla suggestione offerta dai punti luce realizzati, si è voluto anche privilegiare l'utilizzo di moderne apparecchiature luminose a led, che garantiscono consumi e interventi manutentivi decisamente ridotti rispetto agli impianti tradizionali."
I lavori, per un importo complessivo di 183mila euro, sono stati finanziati con contributo della Regione Emilia Romagna, assegnato nell'ambito del "Programma Speciale d'Area - Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara". Le opere, approvate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ravenna, sono state eseguite dalla ditta "T.E.A. s.n.c" di Ferrara che ha rispettato pienamente i tempi contrattuali.

Questo il programma della serata: alle 21 - Appuntamento per tutti i partecipanti presso il piazzale di San Giorgio, dove il Sindaco e l'Assessore daranno il benvenuto e illustreranno l'iniziativa, quindi la parola passerà ai tecnici e allo storico, che parleranno del ponte di San Giorgio e relative statue. Si raggiungerà poi il Baluardo di San Giorgio (via Marco Polo) e da qui si percorrerà la pista ciclabile del sottomura fino alla Prospettiva di C.so Giovecca, con relativa sosta presso piazzale Medaglie d'oro. Si riprenderà poi la pista ciclabile del sottomura per raggiungere il Torrione di San Giovanni Battista (o di Porta Mare). A questo punto l'itinerario proseguirà sul viale alberato del terrapieno (in quota) fino alla Porta degli Angeli, dove è programmata un'altra sosta. Attraverso corso Ercole I d'Este e viale della Certosa, si raggiungerà infine il sagrato del Tempio di San Cristoforo, grazie all'apertura straordinaria del cancello posto in fondo al viale e alla collaborazione di AMSEFC. Sul sagrato antistante l'edificio di culto, dopo le necessarie spiegazioni ed il saluto finale del Sindaco e dell'Assessore, si concluderà l'iniziativa alle ore 23 circa.

LE SCHEDE STORICHE I quattro siti nei secoli - Cenni storici a cura di Francesco Scafuri (responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara)

Il Ponte di San Giorgio e le statue settecentesche
Una struttura in legno, costruita in asse con il campanile di San Giorgio, consentiva un tempo l'attraversamento dell'antico corso del fiume a sud-est della città. Nel 1682 è documentato il rifacimento in mattoni del ponte di San Giorgio, mentre solo nel 1786 fu abbellito ai lati con le quattro statue che raffigurano San Giorgio, San Maurelio, San Rocco e San Filippo Neri, eseguite dallo scultore veronese Gaetano Cignaroli.
Tra il 1891 ed 1894, oltre alla soppressione di Porta Romana (ora sede dell'agenzia n. 4 della Carife), il ponte seicentesco fu ricostruito in ferro e spostato verso est, con il conseguente taglio del vicino Baluardo di San Giorgio di 14 metri e l'apertura delle attuali vie San Maurelio, Alfonso I d'Este e dell'ultimo tratto di via Porta Romana, poi allargate nel corso del Novecento.
Il ponte, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel 1952 in cemento armato, fu oggetto in seguito di ulteriori ammodernamenti. Le statue settecentesche, realizzate in pietra di Nanto proveniente da antiche cave vicentine, sono tuttora in sito, anche grazie ai vari interventi che hanno scongiurato danni gravi ed irreversibili alle opere scultoree, tra i quali si ricorda l'importante restauro del 1994 curato dai Musei Civici d'Arte Antica e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ravenna. (nella foto: nuova illuminazione di una statua del ponte di San Giorgio)

Prospettiva della Giovecca
La Prospettiva che fa da fondale al Corso della Giovecca, a quattro passi dalle mura orientali, fu edificata dal 1703 al 1704 da Francesco Mazzarelli, "notaio d'argine" e architetto attivo a Ferrara tra il 1692 ed il 1731.
Le autorità dell'epoca vollero abbellire, così, una delle più belle strade della città e attestare nel contempo gratitudine e riconoscenza al pontefice Clemente XI, il quale era riuscito ad assicurare a Ferrara una discreta tranquillità e neutralità rispetto ad alcuni eventi bellici.
La Prospettiva della Giovecca, impreziosita originariamente con stemmi e vessilli, può essere considerata di rilevante pregio sia dal punto di vista architettonico che scenografico. Caratterizzata un tempo da un arco trionfale d'ordine toscano diviso in tre archi, il maggiore nel mezzo e due minori laterali, fu parzialmente modificata nel 1940 con l'aggiunta delle appendici laterali, in occasione dell'ampliamento della sede stradale.

Porta degli Angeli
Anche se fu costruita nella sua struttura definitiva solo nel 1525, la Porta degli Angeli era già stata prevista alla fine del Quattrocento nel piano dell'Addizione Erculea in fondo alla famosa strada degli Angeli (oggi corso Ercole I d'Este).
La tradizione storica vuole che da questa porta uscissero gli Estensi nel 1598 abbandonando Ferrara, tuttavia rimase praticabile, sia pure a fasi alterne, almeno sino alla fine del XVII secolo. Nell'ambito dei restauri degli anni Ottanta e Novanta del XX secolo promossi dal Comune di Ferrara, che hanno interessato tutta la cinta muraria della città, si misero in luce definitivamente (all'interno e in prossimità dell'accesso verso la città) le pavimentazioni stradali cinquecentesche, costituite da selcioni di trachite euganea e da mattoni disposti in coltello.
Davanti alla Porta degli Angeli, la scoperta delle originarie fondazioni del rivellino e del ponte di collegamento con la porta ha consentito di ricostituire nel 1991 il baluardo "terrapienato" a forma di freccia (rivellino), posto nel XVI secolo a difesa dell'accesso nord della città e demolito definitivamente nel 1859. Un passaggio sopraelevato consente oggi di raggiungere il rivellino stesso, da cui si può scendere nel vallo. Anticamente anche il rivellino, come il resto delle mura, era circondato da un fossato allagato, pensato come ulteriore ostacolo per l'invasore. Ma nel tempo il vallo, così come il terrapieno dietro le mura, è stato oggetto di complesse trasformazioni ed interramenti, avvenuti soprattutto nella seconda metà del XIX secolo, quando si prosciugarono i fossati.

Tempio di San Cristoforo alla Certosa (via Borso d'Este)
Il tempio monumentale di S. Cristoforo è situato all'interno dell'area cimiteriale della Certosa, prezioso scrigno che contiene interessanti esempi artistici di arte monumentale funeraria. Il complesso monastico certosino fu realizzato per volontà di Borso d'Este attorno alla metà del XV secolo, ma il tempio fu costruito a partire dal 1498 dall'architetto della corte estense Biagio Rossetti, che in quel momento era impegnato nella realizzazione della famosa Addizione Erculea, dove l'edificio di culto in questione occupa dal punto di vista urbanistico una posizione importante.
La chiesa di San Cristoforo alla Certosa, a croce latina ma con una sola navata e sei cappelle laterali, é una delle opere più originali nell'ambito del Rinascimento ferrarese, sia per l'assetto architettonico complessivo, che per l'impostazione planimetrica, dove la lunghezza della navata é esattamente uguale alla profondità del transetto sommata a quella dell'abside. La facciata del tempio, nonostante sia rimasta incompiuta, assume un fascino speciale, anche perché fu abbellita nel 1769 con un portale marmoreo di particolare pregio.
Il monumentale edificio di culto, danneggiato dal terremoto nel 1570, venne subito restaurato e riconsacrato appena due anni dopo, mentre solo in seguito alle soppressioni napoleoniche della fine del Settecento la comunità monastica fu costretta ad abbandonare l'area conventuale e la chiesa.
Il Comune di Ferrara, divenuto proprietario nel 1811, cominciò a trasformare gran parte del complesso in cimitero pubblico (inaugurato ufficialmente nel 1813) e nel contempo anche la chiesa di San Cristoforo venne riaperta ai fedeli come cappella cimiteriale.
Nel 1944 i bombardamenti aerei colpirono il complesso religioso danneggiando gravemente l'abside, il coro, il lato destro della chiesa ed il campanile, quest'ultimo in gran parte ricostruito tra il 1956 ed il 1961. Dopo vari interventi, nel 2007 si è concluso il recupero generale del tempio promosso e finanziato dall'Amministrazione Comunale, con il contributo dello Stato e della Regione Emilia Romagna; inoltre, grazie al generoso sostegno economico della Fondazione Carife, i visitatori possono finalmente ammirare le opere d'arte e i dipinti restaurati che impreziosito il grandioso interno, di nuovo aperto alle funzioni di culto.


LE SCHEDE TECNICHE - Lavori di realizzazione di impianti di illuminazione artistica dei siti in Ferrara: Porta degli Angeli, Prospettiva di Corso Giovecca, Statue sul Ponte di San Giorgio, Facciata della Chiesa di San Cristoforo (a cura di Mary Minotti, Ufficio Illuminazione Pubblica, Comune di Ferrara)

Il progetto delle "illuminazioni artistiche" nasce con la volontà di dare risalto a elementi architettonici di particolare pregio della Città di Ferrara.
La scelta progettuale è ricaduta su l'utilizzo di apparecchiature con lampade a led, che danno la possibilità di utilizzare diverse tipologie di ottiche e di temperatura di colore della luce, inoltre garantiscono un'ottima durata nel tempo e consumi decisamente ridotti rispetto alle lampade tradizionali. Gli impianti sono stati progettati nel pieno rispetto delle normative di sicurezza in materia di impianti elettrici e delle norme e Leggi in materia di illuminazione pubblica e di inquinamento luminoso. Il progetto esecutivo dei lavori, completo di parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, è stato approvato dalla Giunta Comunale nel Dicembre 2010, per un importo complessivo di 183.000,00 euro.
I lavori sono stati finanziati con contributo della Regione Emilia Romagna, assegnato ai sensi della Legge Regionale n.40/98, nell'ambito del "Programma Speciale d'Area - Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara".
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta "T.E.A. S.n.c". di Ferrara nei mesi di luglio e agosto, nel pieno rispetto dei tempi previsti in contratto.

STATUE SUL PONTE DI SAN GIORGIO
L'illuminazione delle Statue sul Ponte di San Giorgio è stata realizzata con n.8 proiettori a led, a fascio largo, particolarmente adatti per l'illuminazione e la valorizzazione di dettagli architettonici, ad incasso, con corpo in alluminio e vetro di protezione temprato con ottica trasparente, dotati di 30 lampade led., posizionati sul marciapiede in porfido del Ponte, ad una distanza di circa 1 m. dalla base delle statue. Il tono della luce è bianco- fredda, al fine di far risaltare il marmo delle opere scultoree, ottenuto con l'utilizzo di led con temperatura di colore 5500°K.
I proiettori sono stati collegati ai quadri di alimentazione esistenti della pubblica illuminazione.
L'accensione delle lampade avviene automaticamente al tramonto, tramite interruttore astronomico, e lo spegnimento a mezza notte (così come negli altri casi di seguito citati), nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale sull'inquinamento luminoso.
Oltre alla posa dei proiettori, la ditta ha eseguito l'ampliamento del marciapiede in porfido e le opere di pulizia e ripristino necessarie alla corretta posa delle nuove condutture elettriche per l'alimentazione dei proiettori.

PROSPETTIVA DELLA GIOVECCA
Per la Prospettiva di Corso Giovecca sono stati installati complessivamente 40 proiettori a led, di diversa tipologia, al fine di illuminare e accentuare in maniera differenziata gli elementi architettonici della Prospettiva. L'illuminazione radente lineare delle pareti esterne e delle colonne è stata realizzata con proiettori lineari a led in parte incassati sui marciapiedi e in parte installati sulla cornice della Prospettiva; per l'illuminazione degli archi e delle aperture sono stati utilizzati due diversi tipi di proiettori a led, particolarmente indicati nel caso di specie. Il tono della luce è bianco- caldo, realizzato con led a temperatura di colore pari a 2700°K.
Anche in questo caso i proiettori sono stati collegati ai quadri di alimentazione esistente della pubblica illuminazione.

CHIESA DI SAN CRISTOFORO ALLA CERTOSA
L'illuminazione della facciata della Chiesa di San Cristoforo alla Certosa, è stata realizzata con n.2 proiettori dotati di lampade a ioduri metallici da 150W, posizionati a livello del terreno nell'area verde prospiciente la Chiesa.
I proiettori risultano alimentati da nuove linee derivate da un quadro elettrico esistente.

PORTA DEGLI ANGELI
L'illuminazione della Porta degli Angeli è stata realizzata con n.11 proiettori a led, lineari ad incasso, costituiti da un corpo in alluminio e vetro di protezione temprato con ottica trasparente. I proiettori sono dotati di 24 lampade led, posizionati a livello del terreno ad una distanza di circa 2 m. dalle pareti da illuminare. Il tono della luce è bianco-caldo, ottenuto con l'utilizzo di led con temperatura di colore pari a 3150°K:
I proiettori sono stati collegati alla linea di alimentazione dell'illuminazione delle Mura.
Oltre alla posa dei proiettori, la ditta ha eseguito la pulizia dell'area verde prospiciente il fabbricato e ha provveduto alla successiva stesura di un adeguato strato di ghiaia.