Comune di Ferrara

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Portofranco - Il "blog notes" del sindaco

Nomina sunt...

06-01-2007 / In primo piano

Si parla molto di collegialità, in questi giorni, sulla stampa locale. Come di un ingrediente poco presente nell' attività della giunta del comune. E di come, questa poca collegialità, sia colpa del sindaco: ovviamente. Io mi riconosco, semmai, il difetto di essere troppo collegiale e non il contrario. Ma lasciamo perdere: è questione di punti di vista.
La collegialità richiama l'idea di un luogo in cui tutti i membri abbiano uguali responsabilità e uguali poteri. Se è questo che si intende, è sbagliato rivendicare per le giunte (del Comune, della Provincia, della Regione) maggiore collegialità. Poiché, come è noto, sono composte da una persona eletta dai cittadini e da altre che sono da lui nominate. Infatti, le dimissioni di un assessore possono comportare una nuova nomina, le dimissioni del sindaco (o del presidente) comportano obbligatoriamente un nuovo ricorso al voto dei cittadini. Mi sembra una differenza rilevante che esclude l'idea della giunta come "collegio". Tanto più che il Testo Unico Enti Locali prevede che della nomina (o revoca) degli assessori il sindaco dia informazione esclusivamente in consiglio.
Si dirà, queste sono distinzioni formali: può darsi. Ma sono quelle usate dal legislatore per chiudere (legge 81, marzo 1993) la stagione dell'instabilità di governo delle città: in cui assessori e sindaco erano decisi dalle segreterie dei partiti ed eletti (o revocati) dal consiglio, sulla testa dei cittadini. La stagione in cui ogni dimissione apriva una "crisi politica" della maggioranza che comportava, verifiche, accordi, mediazioni, reimpasti.
Qualcuno ha nostalgie per quella stagione? Non io e nemmeno (penso) i cittadini.
Allora veniamo alla sostanza. Si è dimesso un assessore con una delega molto importante. Quella delega deve essere di nuovo attribuita ad altri. Il nome e i tempi li decide (per legge) il sindaco. Nel frattempo i dirigenti competenti garantiscono la continuità amministrativa e gli altri assessori (come sempre) suppliscono, nella preparazione delle delibere.
Proprio perché la delega ai lavori pubblici è importante (e una maggiore efficienza di quei servizi indispensabile), questo percorso decisionale non deve essere improvvisato. È mia intenzione verificare prima di tutto le competenze e le possibilità oggi presenti nella giunta per una redistribuzione delle deleghe vacanti. Solo in seconda ipotesi ricorrere ad una nomina esterna.
Nel frattempo ben vengano tutte le considerazioni e i suggerimenti: meglio se nel principio della trasparenza e della collaborazione. Ma non si parli di collegialità.