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GIORNO RICORDO 2011 - Quattro incontri di approfondimento tra il 15 febbraio e il 2 marzo

Memorie di un esodo, tra immagini, parole e sapori

10-02-2011 / Giorno per giorno

Quattro appuntamenti tra libri, arte e cinema, per far luce sui tanti risvolti di una tragica vicenda storica a lungo rimasta nel silenzio. Quella delle vittime delle foibe e degli esuli del confine orientale alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che saranno protagonisti, tra il 15 febbraio e il 2 marzo prossimi, di un programma di iniziative per celebrare il Giorno del ricordo 2011. Promotrice degli appuntamenti è, come di consueto, la sezione ferrarese dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha organizzato gli incontri con la collaborazione del museo civico del Risorgimento e della Resistenza e della sezione cittadina dell'associazione nazionale Partigiani cristiani, e con il patrocinio di Comune e Provincia.
La ricorrenza, istituita con legge del 2004 e fissata per il 10 febbraio di ogni anno, "è divenuta - come dichiarato stamani in conferenza stampa dal vice sindaco Massimo Maisto - un appuntamento importante per l'Amministrazione comunale che in più occasioni ha manifestato la propria sensibilità verso la memoria di quelle vicende storiche, decidendo l'intitolazione di una via ai Martiri delle foibe e sostenendo l'apposizione della lapide in via de' Romei a ricordo degli esuli accolti in città. E' importante - ha proseguito Maisto - che queste giornate commemorative continuino a essere proposte dalle istituzioni e dalle associazioni locali soprattutto come occasioni di riflessione e approfondimento pensate per i più giovani e gli studenti".
Come spiegato dal presidente dell'associazione Venezia Giulia e Dalmazia Flavio Rabar, il programma delle iniziative si aprirà martedì 15 febbraio, alle 16,30 con la presentazione nella sala Arengo della residenza Municipale del libro dello scrittore istriano Gabrio Gabriele "La breve stagione di Teodora Anita Grandi Langfelder". Venerdì 18, alla stessa ora e luogo, lo storico dell'arte Enrico Lucchese terrà invece una conferenza sulla pittura del Settecento veneto in Istria e Dalmazia; mentre martedì 22, sempre alle 16,30, alla biblioteca Bassani di Barco è prevista la proiezione del film del 1950 'La città dolente', recentemente restaurato e incentrato sull'esodo italiano dalla città di Pola. Il calendario si chiuderà infine, mercoledì 2 marzo, con una serata nell'aula didattica della Croce Rossa Italiana (via Cisterna del Follo 13) dedicata alla proiezione, a partire dalle 21, di immagini sulle località minori, tra Istria, Fiume e Dalmazia.
Non mancheranno, poi, anche quest'anno, gli appuntamenti gastronomici al ristorante L'Officina del gusto (via Foro Boario 60) per scoprire i sapori della cucina fiumana, dal 16 al 18 e dal 23 al 25 febbraio (info e prenotazioni 0532 909523). "Sarà l'occasione - come spiegato da Marisa Antollovich - per assaggiare piatti della tradizione di quelle terre, preparati secondo ricette tramandate dalle nostre madri e nonne".

LE SCHEDE DEGLI APPUNTAMENTI a cura degli organizzatori:

Martedì 15 febbraio, ore 16,30, Sala dell'Arengo, residenza municipale
Presentazione del libro: "La breve stagione di Teodora Anita Grandi Langfelder" di Gabrio Gabriele

Gabrio Gabriele è laureato in Scienze Politiche. Vive tra Milano e l'Istria dove è nato il 29 gennaio 1935 ad Abbazia. Il padre era un funzionario alle dipendenze dello Stato e prestò la sua opera prima a Zara nel 1932, incaricato di riorganizzare quel Comune e poi, nel 1933 a Fiume con lo stesso compito.
Dopo aver frequentato le Scuole Elementari ad Abbazia, nel novembre del 1945 la famiglia - come la quasi totalità della popolazione italiana dell'Istria, Fiume e Dalmazia - dovette lasciare la città per trovare asilo nella Penisola.
Prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura ha lavorato come giornalista.
Ha pubblicato: Sul greto del fiume, Un uomo inutile, Confessione di una donna, Carte di famiglia e Oltre il Confine, ambientato in Istria e tradotto anche in lingua croata Preko Granice. Su tale opera Claudio Magris così si è espresso "….il racconto mi ha profondamente preso e toccato, e non solo per quel paesaggio (paesaggio materiale dell'anima)….ma anche per la sua struttura, per quella storia che si costruisce un po' a mosaico e per lo spirito umano che lo pervade….."
Ultima sua fatica il romanzo La breve stagione di Teodora Anita Grandi Langfelder.

'La breve stagione di Teodora Anita Grandi Langfelder' è un romanzo profondo e intenso; la storia di due amiche il cui legame è più forte dell'orrore che sconvolge e annienta l'Europa intera nell'epoca più tragica del nostro Novecento. E' il 1943, Anita e Wilma, compagne di scuola ed amiche inseparabili, condividono momenti di allegra spensieratezza inconsciamente consapevoli che qualcosa sta cambiando intorno a loro. Un'ombra minacciosa e irrazionale incombe sulle vite degli Ebrei che vivono ad Abbazia e numerose famiglie, fra cui i Grandi, sono costrette a lasciare la loro casa ignorando quello che il destino ha in serbo per loro. A Wilma non resta che accettare in silenzio il vuoto che l'assenza della sua Anita le ha lasciato e dopo cinquanta anni decide di capire che cosa è successo in quel lontano novembre del 1944. Sfidando l'inesorabile oblio del tempo ritrova le tracce Anita, o almeno quello che resta del suo passaggio a Susak, a Trieste e a Ravensbrueck, lager per donne e bambini a ottanta chilometri da Berlino.


Venerdì 18 febbraio, ore 16,30 Sala dell'Arengo, residenza municipale
Conferenza a cura di Enrico Lucchese su 'La pittura del Settecento Veneto in Istria e Dalmazia: artisti e opere'

ENRICO LUCCHESE
Triestino del 1973, insegna Storia dell'Arte alla Facoltà di Architettura dell'Università di Trieste. Dal luglio del 2006 è, con Ester Coen, fiduciario della Donazione delle opere di Filippo De Pisis della Collezione Malabotta alla città di Ferrara. Il suo rapporto con l'arte in Istria e Dalmazia, dal medioevo all'età neoclassica, risale al 1997 quando, appena laureato e dopo un seminario di catalogazione presso il Museo di Capodistria, partecipa alla pubblicazione del manoscritto di Antonio Alisi sulle città minori istriane curato da Maria Walcher (edizioni Italo Svevo, Trieste), primo volume di una collana di studi promossi dalla cattedra di Storia dell'Arte moderna dell'ateneo giuliano, retta da Giuseppe Ravanello. Due anni dopo Enrico Lucchese compare tra gli autori della schedatura di opere d'arte nel libro (edizioni della Laguna-Università degli Studi di Trieste) riguardante il patrimonio artistico di Capodistria, Pirano, Parenzo e Pola. Le novità emerse in questi anni di ricerca sono pubblicate sulle riviste scientifiche "Arte in Friuli Arte a Trieste", "Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria", "Histria Terra", "Saggi e Memorie di Storia dell'Arte". E' stato relatore ai Convegni Internazionali di Studi Le arti in Istria (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 22-23 marzo 2007) e Venetian Heritage on the Shores of the Adriatic Sea: Artistic Exchange between the Terraferma, Istria and Dalmatia in the Seventeenth and Eighteenth Centuries (Isola - Pirano, 9-11 ottobre 2009). Il 12 febbraio 2010, presso la Sala dell'Arengo del Municipio di Ferrara, nell'ambito del "Giorno del Ricordo" ha tenuto una conferenza sul tema: "Arte ed Architettura Adriatica tra le due sponde". Il 18 febbraio 2011, sempre presso la Sala dell'Arengo a Ferrara, illustrerà l'ultimo suo lavoro: "La pittura del settecento veneto in Istria e Dalmazia: artisti e opere".

Mercoledì 22 febbraio, ore 16,30, Biblioteca Bassani
Proiezione del film "La città dolente"

Film diretto da Mario Bonnard, scritto dal regista con Anton Giulio Majano, Aldo De Benedettti e Federico Fellini. Interpretato da Luigi Tosi, Barbara Costanova Gianni Rizzo, Elio Steiner e la partecipazione di Constance Bowling. Il film è stato girato nell'autunno del 1948, quasi contemporaneamente agli avvenimenti storici, e distribuito nel marzo 1949. Non ebbe una grande diffusione stante le censure di parte e le rimozioni politiche, è stato recentemente restaurato e viene proiettato nell'ambito delle celebrazioni del "Giorno del Ricordo"
Il film si sofferma sull'esodo da Pola da parte della popolazione italiana, con alcune scene tratte dagli avvenimenti reali. Narra la storia di Berto, un operaio italiano di Pola che, convinto da un amico, nonostante la partenza della stragrande maggioranza dei suoi concittadini e anche di sua moglie e del figlioletto, decide di restare. Ma, poco tempo dopo, si trova disilluso, amareggiato e senza lavoro. Per aver manifestato apertamente il suo dissenso nei confronti del nuovo sistema, viene arrestato ed inviato in un campo di concentramento per essere "rieducato". Riesce a fuggire e a raggiungere la costa. Trovata una barca, cerca di dirigersi verso l'Italia, ma le guardie di frontiera lo uccidono con una raffica di mitragliatrice.

Mercoledì 2 marzo ore 21, Aula didattica della Croce Rossa Italiana (via Cisterna del Follo 13)
Serata sulle località meno conosciute dell'Istria, Fiume e Dalmazia

In collaborazione con l'Associazione di Ricerche Storiche "Pico Cavalieri" di Ferrara una serata dedicata a piccole località poco conosciute.
L'esodo dei giuliano dalmati non riguardò solamente i grossi centri abitati (Fiume, Pola, Zara, le cittadine costiere dell'Istria occidentale) ma pure piccoli paesi, di difficile ricerca sulle carte geografiche.
La carta geografica con l'indicazione della località ed un'immagine della stessa saranno di guida per conoscere le località di: Piemonte d'Istria, Portole, Stridone, Montona, Bogliuno, Sissano, Ossero e Sansego.
Con le carte geografiche e le immagini un breve commento sulla storia dei paesi.