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Sulla decisione di pagare il debito con Hera

16-12-2011 / Punti di vista

di Valentino Tavolazzi *

[CONFERENZA STAMPA 16.12.11 - Gruppi consiliari PPF, LEGA, IAF]
Esposto alla Corte dei conti contro la decisione di pagare a Hera, con variazione di bilancio 2011 sottoposta al consiglio comunale il 28-29.11.11 (doc. 0), un presunto debito del 2000 nei confronti di Agea per oneri connessi alla chiusura della discarica Ca' Leona.
La somma che la giunta ha deciso di pagare ammonta a 755 mila euro, concordati con Hera (doc. 3).
La somma già pagata tra il 2004 e il 2010 ammonta a 726 mila euro (doc. 3).
Il totale che si intende pagare ad Hera ammonta a 1.481.000 euro.

1.La delibera del 14.6.2000 (doc. 1).
E' un atto di indirizzo non un atto di gestione. Nell'originale archiviato mancano i pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile (presenti invece nella delibera precedente del 9.6.11 (doc. 2). La Giunta è stata convocata di mercoledi alle ore 13, quando il giorno di giunta era venerdì ore 10. La giunta è stata presieduta da Tagliani, presenti Rigamonti, Ricci, Valente, Castagnotto, Ronchi. Assenti Sateriale Merighi, Magnani Alberti, Bratti. Assente il direttore generale Tavolazzi (che quindi non fa l'esposto contro se stesso come dichiarato da Marattin al Carlino!). Mostrata anche agenda 2000. Il dispositivo della delibera è "delibera di impegnarsi ad assumere a carico dell'amministrazione comunale i costi di investimento relativi al recupero delle proprie discariche, per un importo massimo di 3 miliardi di lire"

2.La dirigente Piera Pellegrini dichiara il 14.3.11 che "al momento della stesura della delibera non fu stanziata e non era prevista detta somma nel bilancio di previsione", (doc.3).

3.Che non si trattasse di un debito certo ed esigibile, lo dimostra la lettera di Agea, a firma di Chiarini Maurizio, inviata al Comune in data 25.6.01, all'attenzione del Ragioniere capo. In essa si legge "sottopongo alla sua attenzione la possibilità di assumere a carico del Comune di Ferrara l'impianto per l'estrazione e la combustione del biogas realizzato da Agea presso la discarica di Ca' Leona". Dunque nemmeno il presunto creditore era certo di vantare un credito. (doc. 4)

4.Il 9.2.04 Agea, a firma di Chiarini Maurizio, tornava alla carica rivolgendosi questa volta anche all'assessore Ricci. Con riferimento alla delibera di Giunta del 2000, Chiarini scriveva: "impegno per il quale si richiede una conferma scritta anche ai fini del bilancio 2003 in fase di chiusura", (doc. 5). Non siamo in possesso di alcuna conferma scritta da parte del Comune di Ferrara, nonostante la nostra richiesta di acquisire tutti gli atti.

5.Il 16.3.04 la Giunta approvava un progetto esecutivo per la chiusura di Ca' Leona, per un importo di 848 mila euro e lo finanziava tramite Boc. Il 18.3.08, con una variante al progetto, l'importo diminuiva a 697 mila euro. I pagamenti venivano effettuati nel 2004 (124 mila), nel 2009 (21 mila), nel 2010 (582 mila), per un totale di 726 mila euro (doc. 3 e 6). La parte restante (750 mila euro circa) per arrivare ai 3 miliardi di lire della delibera del 2000, non è riferibile ad alcun progetto approvato, né é mai stata finanziata, pertanto non andava pagata.

6. La stessa nota della dirigente Piera Pellegrini, datata 14.3.11, scritta a seguito di un incontro con Hera, recita "La comunicazione di assunzione di detta delibera (del 19.6.00), ha ingenerato in Agea un comportamento non in linea con i principi contabili a cui è sottoposto l'ente. Nel senso che l'azienda ha ritenuto detto documento come autorizzatorio di spesa, mentre lo stesso non poteva esserlo in quanto non portatore di approvazione di un progetto di investimento correttamente approvato e finanziato". La precisazione contenuta in detta nota che: "Se l'amministrazione non volesse pagare gli altri lavori, ne deriverebbe una causa con sicura soccombenza del Comune", non è supportata da alcun parere legale, più volte richiesto alla giunta, anche in commissione bilancio, (doc. 3).

7.Noi sosteniamo che non v'è certezza sulla esigibilità di quel presunto debito, pertanto non andava pagato adesso, ma eventualmente dopo un approfondimento legale ed un negoziato con Hera, se e nella misura in cui fosse dovuto. Inoltre ci sono, nel contesto dei rapporti con Hera, mille situazioni successive che interferiscono con la vicenda (fusione Agea/Hera, compensazione debiti/crediti, contestazioni sui contratti di servizio).

8.COSA ACCADE TRA IL GIUGNO 2010 E NOVEMBRE 2011 DA RENDERE URGENTE IL PAGAMENTO DEL VECCHIO DEBITO A HERA? NON LO SAPPIAMO. MA I FATTI SONO QUESTI.

9.6/10 Annuncio della Spal, 30% della società all'imprenditore Turra di Cazzago San Martino (Brescia), con accordo fotovoltaico su ex discarica Ca' Leona (o Casaglia) affidata dal Comune ad Hera. La società bresciana è attiva nell'energia solare, fa capo a Remo Turra. Lo annuncia anche lo stesso Turra. Il presidente e principale azionista del club calcistico, Cesare Butelli, ha siglato un accordo (tramite anche la propria finanziaria Gretom) per realizzare assieme alla Turra Energia con un investimento previsto di 58 milioni di euro, una centrale fotovoltaica da 14 megawatt a Ferrara, nell'area dell'ex discarica Casaglia, nelle vicinanze del casello autostradale Ferrara Nord (doc. 7).

10.5/11 La Nuova Ferrara "«Tutto è in mano a Turra (Remo Turra, patron dell'omonima azienda che allestirá il parco fotovoltaico della Spal, e che dovrebbe entrare in societá col 30% delle quote; ndr). I finanziamenti per il fotovoltaico dovevano arrivare due mesi fa, così invece è stata una corsa contro il tempo. Adesso dovrebbe ottemperare Turra a questa scadenza».  Dovrebbe?  «Sappiamo che i bonifici li fará lui»."(doc 8)

11.9/11 Il Resto del Carlino "Spal, il futuro è solare. E spunta anche il nuovo stadio. Già attivo il parco fotovoltaico. E Turra conferma l'ingresso nella società dopo 'l'assist' di Tagliani: "Ragioniamo sull'impianto". «Entro fine settembre — spiega il presidente Cesare Butelli — si dovrebbe concludere positivamente la richiesta alle banche di anticiparci i finanziamenti». C'era il sindaco Tiziano Tagliani, c'era la presidente della Provincia Marcella Zappaterra con l'assessore Patrizia Bianchini, c'erano il deputato Sandro Bratti, l'assessore allo sport Luciano Masieri e il presidente di Hera Ambiente Filippo Brandolini." (doc. 9)

12.9/11 La Nuova Ferrara "Remo Turra non lascia. Anzi, raddoppia. L'imprenditore bresciano (nella foto qui sotto con Filippo Brandolini, presidente di Hera Ambiente), che con la sua azienda ha realizzato il parco fotovoltaico della Spal, non si ferma qui. Completati i lavori, con l'impianto entrato in produzione, Turra è pronto a mantenere l'impegno preso a suo tempo e ad acquisire una robusta quota di minoranza (intorno al 30%) del pacchetto azionario della società" (doc. 10). Che ci fa Brandolini con Turra?

13.9/11 Estense.com "Il primo a esprimere soddisfazione per questo risultato è il sindaco Tiziano Tagliani. "Questo progetto è stato concepito per dare una mano alla Spal, una realtà a cui tutta la città è legata - ha spiegato il primo cittadino -. È stato un modo per continuare a offrire un contributo pubblico ad una società professionistica, al fine di agevolarne la prosecuzione dell'attività sportiva. Naturalmente hanno dato il loro fondamentale apporto anche altri soggetti oltre al Comune di Ferrara. Mi riferisco alla Provincia che ha agevolato al massimo i passaggi burocratici, Hera che ha messo a disposizione l'area e il gruppo imprenditoriale bresciano che ha provveduto a un investimento di circa 50 milioni di euro. Problemi? Sicuramente non sono mancati, visto che in corso d'opera sono cambiate le normative sugli incentivi. Ma ora questo progetto è realtà e di questo dobbiamo essere tutti più che felici, perché non sono tante le idee che si traducono in fatti concreti"(doc. 11).

14.11/11 Gessi scrive una lettera ai tifosi "Innanzitutto la questione fotovoltaico: non è assolutamente vero che il terreno sul quale sorge l'impianto sia stato regalato a Spal da Hera per l'intercessione di Comune e Provincia: quell'area è costata 3 milioni di euro!"(doc 12).

15.SEI DOMANDE A TAGLIANI RIMASTE ANCORA SENZA RISPOSTA!
Perché Tagliani, in un momento di crisi, con le casse del Comune vuote, con una mano paga a Hera un vecchio presunto debito di 750 mila euro, dopo aver pagato quasi 600 mila euro nel 2010 con la stessa motivazione, e con l'altra preleva ai cittadini, pensionati e cassintegrati 3,9 milioni di euro di aumento dell'addizionale Irpef?
Perché Tagliani, che è anche avvocato, riconosce ad Hera un presunto debito del 2000, dai risvolti formali assai dubbi, in assenza di un progetto approvato, di un impegno a bilancio, senza una perizia legale, in assenza di formali richieste da parte del presunto creditore, dopo anni di silenzio sia da parte del Comune che di Hera? Perché lo fa utilizzando l'avanzo 2010, che poteva essere destinato ad alleggerire la pressione sui cittadini nel 2012 o a garantire più servizi e più investimenti?
Perché Tagliani decide improvvisamente, a partire dalla fine del 2010, di pagare quei soldi ad Hera, dopo anni di oblio, nei quali nessuno aveva sentito l'urgenza di farlo? E perché lo fa proprio in concomitanza con il progetto di salvataggio della Spal, lanciato pubblicamente qualche mese prima del primo pagamento? Quale ruolo ha Hera nell'operazione parco fotovoltaico della Spal e più in generale nel salvataggio della società?
Esiste una relazione tra le somme riconosciute dal Comune ad Hera per il vecchio debito del 2000 (1,5 milioni di euro in parte pagati) e le vicende societarie della Spal, ivi inclusa la realizzazione del parco fotovoltaico?
Se la Spal fallisse, chi incasserebbe i proventi della vendita di energia del parco fotovoltaico? Turra, Hera, Comune, altri? Ed attualmente, visto che l'investimento l'ha fatto Turra su una discarica gestita da Hera, quali rapporti societari consentono alla Spal di incassare i proventi, al posto di chi ha finanziato e costruito l'impianto (Turra) e di chi ha messo a disposizione il sito (Hera/Comune)? Qual è la posizione al riguardo degli altri soci pubblici di Hera?
Che significato hanno le dichiarazioni rilasciate dal sindaco al Resto del Carlino. "Tagliani ha sottolineato il lavoro svolto di comune accordo da Spal e istituzioni, dal Comune alla Provincia, l'ente competente per materia sul fotovoltaico. Nel suo intervento, due cose ha tenuto a precisare e ripetere, più volte e in vari modi: «Tutto questo si fa per la Spal. Il calcio professionistico vive giorni critici ovunque, e questa collaborazione tra pubblico e privato è al servizio della Spal, per sostenere una squadra della città che è di tutti. Adesso però ci si aspettano soddisfazioni, divertimento: si vogliono vedere cose belle come la partita di domenica. E bisogna che la società ritrovi serenità dopo qualche passaggio difficile. Sbloccati i finanziamenti, attendiamo riscontri anche in questo senso. Ora la società sarà più serena e potrà investire»".