Comune di Ferrara

venerdì, 26 aprile 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > 'Question time' in Consiglio comunale

'Question time' in Consiglio comunale

20-01-2012 / Punti di vista

di Valentino Tavolazzi *

Non credo al "question time". Una intera seduta di consiglio dedicata alle domande dei consiglieri ed alle risposte di sindaco e giunta, è sprecata. Migliaia di euro buttati dalla finestra in gettoni in personale di servizio e in rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri. Le riunioni di consiglio sono una risorsa scarsa, costano ai cittadini e richiedono tempo ai consiglieri, sottratto al lavoro e ad altre attività importanti. Per questo occorre finalizzarle alla produzione di decisioni (deliberazioni). Dibattiti, approfondimenti possono essere dirottati nelle commissioni, che costano assai meno. Nella politica che vorrei le domande si fanno in rete ed il sindaco risponde in tempo reale, con trasparenza e vantaggio immediato per tutti i cittadini. Il sito del Comune è la sede idonea all'uopo. Anche gli organi di informazione potrebbero riservare una rubrica "a domanda risponde". La consapevolezza dei cittadini e la loro capacità di giudicare l'operato dell'amministrazione, ne trarrebbero grande beneficio.
Dal 7.12.11 Progetto per Ferrara attende da Tagliani risposte a semplici domande pubblicate nel sito del Comune e dagli organi di informazione, in merito al vecchio debito Cà Leona di 1,5 milioni di euro, pagato ad Hera con l'avanzo 2010, mentre chiedeva ai ferraresi i sacrifici della manovra 2012, vera macelleria sociale. Nel volumetto di 25 pagine "Quel che farò", distribuito da Tagliani in campagna elettorale 2009, intitolata "Io ci sto", si legge: "Coinvolgere e includere i cittadini nelle scelte e nelle decisioni. La trasparenza delle informazioni, la loro comunicazione in forme comprensibili, il coinvolgimento dei cittadini nei processi di scelta e decisione della pubblica amministrazione, consentono l'attuazione di interventi e progetti che rispondono a criteri di efficienza, equità, saggezza, stabilità." I ferraresi stanno ancora aspettando che Tagliani faccia ciò che ha promesso. Ecco le domande inevase e tuttora avvolte in un silenzio tombale.
1. Perché Tagliani, in un momento di crisi, con le casse del Comune vuote, con una mano paga a Hera un vecchio presunto debito di 750 mila euro, dopo aver pagato quasi 600 mila euro nel 2010 con la stessa motivazione, e con l'altra preleva ai cittadini, pensionati e cassintegrati 3,9 milioni di euro di aumento dell'addizionale Irpef?
2. Perché Tagliani, che è anche avvocato, riconosce ad Hera un presunto debito del 2000, dai risvolti formali assai dubbi, in assenza di un progetto approvato, di un impegno a bilancio, senza una perizia legale, in assenza di formali richieste da parte del presunto creditore, dopo anni di silenzio sia da parte del Comune che di Hera? Perché lo fa utilizzando l'avanzo 2010, che poteva essere destinato ad alleggerire la pressione sui cittadini nel 2012 o a garantire più servizi e più investimenti?
3. Perché Tagliani decide improvvisamente, a partire dalla fine del 2010, di pagare quei soldi ad Hera, dopo anni di oblio, nei quali nessuno aveva sentito l'urgenza di farlo? E perché lo fa proprio in concomitanza con il progetto di salvataggio della Spal, lanciato pubblicamente qualche mese prima del primo pagamento? Quale ruolo ha Hera nell'operazione parco fotovoltaico della Spal e più in generale nel salvataggio della società? Esiste una relazione tra le somme riconosciute dal Comune ad Hera per il vecchio debito del 2000 (1,5 milioni di euro in parte pagati) e le vicende societarie della Spal, ivi inclusa la realizzazione del parco fotovoltaico?
4. Se la Spal fallisse, chi incasserebbe i proventi della vendita di energia del parco fotovoltaico? Turra, Hera, Comune, altri? Ed attualmente, visto che l'investimento l'ha fatto Turra su una discarica gestita da Hera, quali rapporti societari consentono alla Spal di incassare i proventi, al posto di chi ha finanziato e costruito l'impianto (Turra) e di chi ha messo a disposizione il sito (Hera/Comune)? Qual è la posizione al riguardo degli altri soci pubblici di Hera?
5. Che significato hanno le dichiarazioni rilasciate dal sindaco al Resto del Carlino. "Tagliani ha sottolineato il lavoro svolto di comune accordo da Spal e istituzioni, dal Comune alla Provincia, l'ente competente per materia sul fotovoltaico. Nel suo intervento, due cose ha tenuto a precisare e ripetere, più volte e in vari modi: «Tutto questo si fa per la Spal. Il calcio professionistico vive giorni critici ovunque, e questa collaborazione tra pubblico e privato è al servizio della Spal, per sostenere una squadra della città che è di tutti. Adesso però ci si aspettano soddisfazioni, divertimento: si vogliono vedere cose belle come la partita di domenica. E bisogna che la società ritrovi serenità dopo qualche passaggio difficile. Sbloccati i finanziamenti, attendiamo riscontri anche in questo senso. Ora la società sarà più serena e potrà investire»".

* - consigliere comunale Progetto per Ferrara