Un personale ricordo di Don Franco Patruno
18-01-2007 / A parer mio
di Roberto Manuzzi
Anche per i non credenti come me la perdita di Don Franco Patruno è un lutto autentico. Don Franco è stato un vero "padre spirituale" al di là dei convenzionali steccati ideologici e morali. Nel suo profondo rapporto con tutte le arti, la sua intima convinzione era che l'artista fosse anche inconsapevolmente vicino a Dio, e Casa Cini è stata in base a questa convinzione un luogo in cui ogni artista, uomo di cultura o anche semplicemente amante del bello si è sempre sentito "a casa sua", senza che gli venisse mai richiesto di dimostrare "appartenenze" di alcun genere. La sua capacità di guardare nel profondo delle persone faceva comunque sì che tutti prima o poi grazie a lui si mettessero di fronte alla propria anima per guardarci dentro. Credo che più di una conversione e forse più di una vocazione sacerdotale siano anche merito dell'opera di questo grande artista, ma soprattutto grande uomo di fede. Casa Cini perde con lui un momento irripetibile della sua storia e Ferrara un protagonista indimenticabile della sua vita culturale.