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Un nuovo progetto aiuterà le donne ferraresi a conciliare impegni professionali e familiari

Il Comune prende "Per mano" le mamme lavoratrici

12-06-2007 / Giorno per giorno

Casa, professione, figli piccoli, genitori anziani. Per le madri che lavorano riuscire a gestire tutti i faticosi impegni della vita quotidiana può talvolta apparire un problema insormontabile. Per questo in loro soccorso giunge il progetto "Per mano", con cui l'ufficio Politiche familiari del Comune intende arricchire ulteriormente la gamma delle proprie iniziative a favore della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori ferraresi.
"Questo nuovo progetto - ha spiegato stamani in conferenza stampa l'assessore alle Politiche familiari Alessandra Chiappini - rivolge l'attenzione dell'Amministrazione comunale verso una casistica non ancora presa in considerazione dalle forme di sostegno alle famiglie avviate in questi anni. 'Per mano' si propone infatti di aiutare le madri che lavorano con orari atipici e che fanno ricorso a baby-sitter o che hanno bisogno di prolungare la permanenza dei propri bambini al nido e nelle scuole d'infanzia". Per loro, il progetto prevede il rimborso, sotto forma di voucher, del 50% delle spese sostenute per dotarsi di servizi educativi domiciliari o per il prolungamento scolastico, per un importo mensile non superiore ai 250 euro e per un periodo massimo di 12 mesi. Potranno farne richiesta dal 1° luglio prossimo (allo sportello InformaFamiglie&Bambini del centro Isola del tesoro, in piazza XXIV Maggio) le madri residenti nel Comune di Ferrara che lavorano a tempo pieno e con valore Isee non superiore a 22.500 euro. Il contributo mensile potrà essere elevato a 350 euro e rimborsare fino al 70% delle spese in caso di madri sole, o senza reti di aiuto familiari, o ancora per famiglie con almeno tre figli minori.
"Pur con risorse limitate - ha aggiunto il responsabile dell'ufficio Politiche familiari Tullio Monini - il progetto ha molte ambizioni: vuole sostenere le donne sole, le famiglie senza una rete parentale di sostegno in città, ma anche le famiglie numerose, chi ha carichi di lavoro importanti, chi lavora lontano da casa o con orari atipici, oppure chi ha impegni di cura familiare particolarmente pesanti per la presenza di portatori di handicap o anziani". Un'ampia serie di casi che si aggiunge a quelli già presi in esame dagli altri tre progetti comunali a supporto della conciliazione degli impegni di lavoro e di quelli familiari. "Un anno in famiglia" prevede infatti un'integrazione economica rilevante per i genitori che usufruiscono di periodi di congedo parentale nel corso del primo anno di vita del bambino; "Part-time dei genitori" offre invece contributi ai genitori che scelgono di ridurre il proprio orario di lavoro nel secondo o terzo anno di vita del bambino; e "Monogenitorialità e part-time" aiuta le madri sole con bambini piccoli ad inserirsi ad orario ridotto nel mondo del lavoro.

Un aiuto concreto per la solidarietà tra famiglie
Sono tutti mirati a favorire l'integrazione di bambini disabili o stranieri i quattordici microprogetti che otterranno i finanziamenti comunali del bando "Le famiglie per la famiglia". L'annuncio è stato dato dall'assessore Chiappini nel corso della conferenza stampa di stamani.
Proposto per il sesto anno consecutivo, il bando si propone di offrire un sostegno finanziario a progetti di piccole dimensioni rivolti alle famiglie del territorio e presentati da gruppi di famiglie o associazioni di volontariato familiare. Priorità specifica per questa edizione è stata attribuita alle proposte di attività ricreative estive per bambini e ragazzi e dirette in particolare all'integrazione di bambini con handicap o appartenenti a famiglie immigrate.
Ventuno in tutto sono stati i progetti presentanti e quattordici quelli selezionati dalla commissione comunale per la ripartizione dei 18mila euro messi a disposizione. "La straordinaria adesione delle associazioni e dei gruppi di famiglie del territorio - ha sottolineato l'assessore Chiappini - è per noi motivo di orgoglio, in quanto indice del riconoscimento da parte delle famiglie ferraresi dell'efficacia del lavoro svolto a loro favore dai servizi comunali".