Il 20 e 21 giugno rassegna di dibattiti, spettacoli e iniziative
Ferrara celebra le vite in fuga dei rifugiati politici
18-06-2007 / Giorno per giorno
Integrazione: sarà questo il filo conduttore degli appuntamenti con cui Ferrara celebrerà la Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno. Tra discussioni, iniziative e spettacoli, che si protrarranno anche nella giornata del 21, l'Amministrazione comunale racconterà alla città quanto è stato realizzato negli ultimi anni assieme alla cooperativa sociale Camelot, che dal 2006 gestisce il Centro di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, e ad Ecipar, ente promotore del progetto Equal "Orizzonti", per la formazione e l'inserimento lavorativo dei richiedenti asilo.
"La condizione di chi fugge dal suo Paese per chiedere asilo e protezione - ricordano gli operatori del Centro servizi integrati per l'immigrazione - non è assimilabile a quella di nessun'altra tipologia di immigrazione. Se a caratterizzare queste persone da un punto di vista sociologico è la drammaticità delle storie di vita che li spingono a migrare, da un punto di vista giuridico è altrettanto evidente la mancanza di una normativa omogenea ed univoca che appiani gli ostacoli verso il conseguimento di un diritto soggettivo riconosciuto sia dalla Convenzione di Ginevra che dal nostro dettato costituzionale (art.10, comma 3)".
Obiettivo della rassegna in programma il 20 e 21 giugno sarà proprio quello di far conoscere ai cittadini ferraresi gli aspetti della condizione di rifugiato e per raccontare le politiche che le istituzioni locali hanno promosso in questo ambito, grazie anche al contributo progettuale ed organizzativo di Arci.
Si inizia mercoledì 20 giugno alle 18,30 con l'inaugurazione della mostra fotografica di Giuseppe Ungaro che sarà allestita in piazza Castello all'interno di un autobus messo a disposizione da Acft. Mentre in serata, alle 21, nella sala del Borgonuovo, (via Cairoli 29), si terrà un incontro dal titolo "Una vita in attesa: rifugiati e richiedenti asilo in Italia", con interventi del giornalista della Guinea Conakry, Aladji Cellou, e della giornalista del Manifesto Cinzia Gubbini, che racconteranno la condizione di vita dei rifugiati in Italia. Nel corso della serata sarà anche proiettato il cortometraggio del regista Domenico Distilo "Inatteso".
Le iniziative riprenderanno il giorno successivo, giovedì 21 giugno, alle 9,30, nella sala conferenze della Camera di Commercio (largo Castello 10) con un dibattito su "Accoglienza ed integrazione: nuove frontiere per richiedenti asilo e rifugiati". L'incontro vedrà la partecipazione dell'assessore comunale Maria Giovanna Cuccuru, dell'assessore provinciale Bracciano Lodi, del questore di Ferrara Luigi Savina, del vice prefetto Pinuccia Niglio, del presidente della Commissione assembleare "Politiche per la Salute e Politiche Sociali" Tiziano Tagliani e dei rappresentanti degli enti che gestiscono il progetto ferrarese. Saranno inoltre presenti al dibattito rappresentanti dell'Anci.
Nel pomeriggio, alle 14,30, sarà inaugurata la sede del centro di accoglienza per rifugiati nell'ex scuola di Vallelunga. Mentre in serata, alle 20, in piazza Castello, sul palco messo a disposizione da Ferrara sotto le Stelle, si terrà un concerto con esibizioni di "Le luci della centrale elettrica", "Camera 66", "Zen Circus" e "Giorgio Canali e Rosso Fuoco", intervallate dalla voce dell'attore Marcello Brondi che leggerà alcune storie di rifugiati che hanno trovato protezione nella nostra città.
Nel corso delle due giornate sarà possibile reperire materiale informativo sul tema dei rifugiati politici nel punto informativo che verrà posizionato in piazza Castello, dove sosterà anche il camper di IntegRARsi.
LA SCHEDA a cura del Centro servizi integrati per immigrazione
Il progetto di accoglienza del Comune di Ferrara riguarda 15 richiedenti asilo ed è inserito nel progetto ministeriale dello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, istituito con la legge 189/2002. Accoglienza, protezione e integrazione sono le parole chiave del progetto ferrarese, gestito dalla cooperativa sociale Camelot, con la collaborazione di Ecipar. Accanto agli interventi per la permanenza a Ferrara dei 15 richiedenti asilo, sono infatti previste azioni per la loro formazione, l'inserimento lavorativo, l'assistenza legale, la consulenza amministrativa e l'integrazione in città. Obiettivo primario del progetto è creare piani personalizzati di intervento per ogni richiedente asilo, sulla base dei bisogni e delle esigenze riscontrate da un pool eterogeneo di professionisti.
Dallo scorso mese di maggio i richiedenti asilo sono ospitati nell'ex scuola di Vallelunga che, dopo una serie di lavori di ristrutturazione, è diventata il nuovo e definitivo centro di accoglienza.
Al termine del periodo di permanenza nel centro, gli operatori del progetto forniscono a chi ha ottenuto lo status di rifugiato politico un supporto per la cosiddetta seconda accoglienza, mirato alla ricerca di un alloggio e di un lavoro che garantiscano autonomia, indipendenza e dignità.
Si tratta di un'esperienza di grande valore umano e sociale che sta coinvolgendo l'intero tessuto cittadino e gli operatori, costituendo un punto di riferimento per le persone che, fuggendo da persecuzioni, guerre e povertà, approdano a Ferrara in cerca di aiuto e sostegno.