Sulla fase di salvaguardia del Piano Strutturale Comunale adottato
20-11-2007 / Punti di vista
di Raffaele Atti
In più occasioni abbiamo letto sulla stampa locale del presunto blocco dell'attività degli uffici comunali che si occupano di urbanistica ed edilizia a causa dell'adozione, avvenuta il 14 settembre scorso, del Piano Strutturale Comunale.
Dopo quasi due mesi dall'inizio della fase di salvaguardia, iniziata il 1 ottobre, nella quale, come noto, i progetti urbanistici ed edilizi possono essere approvati solamente se non in contrasto con il nuovo piano, è opportuno fornire un quadro reale della situazione.
Da una ricognizione effettuata presso lo Sportello Unico Edilizia e l'Ufficio Piani particolareggiati, sono ad oggi 16 (sedici) le pratiche che risultano in contrasto con il PSC e che pertanto nei prossimi giorni saranno oggetto di provvedimenti di sospensione: si tratta di 1 piano particolareggiato, di 8 piani di utilizzo dei quali 6 in zona rurale, di 6 permessi di costruire tutti in zona rurale e di 1 parere preventivo, anch'esso in zona rurale.
Oltre a queste, altre 11 pratiche sono sotto osservazione per valutare se, con alcuni aggiustamenti, possano evitare in tutto o in parte la sospensione.
Come è evidente, si tratta di numeri in assoluto più ridotti rispetto a quelli circolati in queste settimane e del tutto fisiologici nell'attuale fase di transizione. Va inoltre evidenziato che la maggior parte dei progetti "in sofferenza" riguarda la realizzazione di abitazioni non agricole in zona rurale. Il piano adottato infatti recepisce le disposizioni della nuova legge urbanistica regionale, restrittiva in materia, anche a seguito dell'esigenza, manifestata da più parti, di porre un freno alla realizzazione in campagna di condomini e villette a schiera che hanno ormai portato i residenti in zona rurale ad oltre 10.000 unità, con pesanti conseguenze di ordine ambientale, sul traffico e sulla manutenzione delle infrastrutture rurali.
Va inoltre precisato che in nessuno dei casi elencati risultano essere stati pagati gli oneri di urbanizzazione. Per i piani particolareggiati, infatti, il pagamento avviene in sede di stipula e quindi solo dopo l'approvazione da parte del Consiglio comunale e il PSC fa salvi appunto tutti i piani già approvati. Per i permessi di costruire si pagano gli oneri dopo aver ricevuto la notifica di accoglimento e quindi avendo già il permesso approvato e al riparo dalla salvaguardia.
Per quanto riguarda le presunte certificazioni di destinazione urbanistica non veritiere, va ricordato che il Consiglio comunale ha adottato il PSC con una delibera non immediatamente eseguibile, ritenendo, come consuetudine per i piani urbanistici, che non vi fossero motivazioni d'urgenza. L'adozione è divenuta pertanto efficace solamente il successivo 1 ottobre, giorno in cui sono scattate le misure di salvaguardia.
Nel periodo fra il 14 e il 30 settembre, il nuovo piano non aveva pertanto nessuna efficacia e, così come si sono continuati ad autorizzare interventi edilizi sulla base del solo PRG vigente, anche i certificati di destinazione urbanistica non potevano che essere rilasciati in base agli strumenti urbanistici in quel momento vigenti. D'altra parte, non si vede perché una compravendita immobiliare avvenuta in quel lasso di tempo avrebbe dovuto tener conto di uno strumento non ancora efficace.
Con il 1 ottobre, essendo entrato in salvaguardia il nuovo piano, chi non abbia stipulato prima si ritrova un certificato non più valido. Nonostante quanto sostenuto da più parti in queste settimane, non esisteva secondo le leggi vigenti alcun modo per il Comune di evitare la decadenza dei certificati rilasciati in precedenza. Gli uffici stanno pertanto in questi giorni provvedendo, a richiesta, a ripetere i certificati laddove necessario. Al fine di limitare per quanto possibile i disagi per l'utenza, i certificati rilasciati successivamente al 14 settembre vengono ripetuti senza esazione dei diritti di segreteria.
Si ritiene pertanto la condotta degli uffici pienamente legittima e volta a ridurre per quanto possibile i disagi per l'utenza, inevitabili in occasione di modifiche rilevanti agli strumenti urbanistici.
*Assessore all'Urbanistica