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Due installazioni di Stefano Bombardieri per il Cittàterritorio festival

Un rinoceronte dietro l'angolo e uno tra i banchi

14-04-2009 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura degli organizzatori)
"C'è un rinoceronte sospeso in aria nella Rotonda Foschini!": questo il passaparola che coinvolge chi passa per il centro di Ferrara in questi giorni.
Bambini, turisti, semplici passanti, ma anche i negozianti della zona si sono improvvisamente trovati davanti a questa scena surreale, che ha in poco tempo radunato decine di passanti armati di macchina fotografica.
Autore della curiosa installazione è lo scultore bresciano Stefano Bombardieri, già presente alla Biennale di Venezia del 2007, che ha ideato l'opera, intitolata non a caso "Un rinoceronte dietro l'angolo", appositamente per lo spazio della Rotonda Foschini di Ferrara.
L'installazione viene proposta in concomitanza con il Cittàterritorio festival e sarà inaugurata sabato 18 aprile alle 17 all'Istituto d'Arte Dosso Dosso in via de' Romei 5 e alle 17.30 alla Rotonda Foschini.
Spiega Maria Livia Brunelli, ideatrice e curatrice dell'installazione: "Ferrara è sempre stata nell'immaginario collettivo una città legata all'idea di surrealtà. Surreali sono le opere di Cosmè Tura, l'arte metafisica di De Chirico. L'idea alla base dell'installazione è quella di rendere surreale questo già magico spazio urbano ferrarese, creando stupore nel passante che, ignaro, voltando l'angolo, si trova davanti un enorme rinoceronte appeso. Il senso di straniamento, di spaesamento spaziale, temporale e geografico che crea la visione di un animale ricco di fascino primordiale come il rinoceronte, ben si sposa con la perfezione ellittica e appartata di questo luogo che il turista scopre all'improvviso. Questa installazione è quindi un modo di riflettere sulle modalità con cui l'arte può interagire con gli spazi urbani collegandosi alla specificità della città in cui è inserita: nel caso di Ferrara un surrealismo che ha origini col passato illustre della città".
Ma, come suggerisce Maria Livia Brunelli, il senso dell'opera non si esaurisce qui: "Questa installazione oltre che un'evocativa opera d'arte è un laboratorio, un esperimento di collaborazione umana. Ogni passaggio, dall'ideazione alla realizzazione, è stato frutto dell'entusiasmo e dell'impegno di tanti giovani volontari che hanno coinvolto in egual modo amici ed istituzioni riuscendo perfino…a far volare un rinoceronte. In questo modo, i tempi si sono abbreviati e i costi si sono contenuti fino a riuscire a realizzare il tutto praticamente a costo zero: le uniche spese sono state i materiali di fissaggio e i francobolli per le richieste di autorizzazione alle istituzioni competenti. Ci è sembrato un modo semplice per dimostrare che in ogni realtà e per ogni progetto in cui si crede si può trovare la via più breve che porta dall'idea alla realizzazione". Una sinergia che ha visto unite varie realtà ferraresi giovanili e non, come la MLB home gallery, lo Studio Canapè Cantieri Aperti, Mezzadringegneria, la ditta F.lli Casetti, il fotografo Marco Caselli Nirmal.
Accompagna l'installazione alla Rotonda Foschini un'altra scultura dello stesso artista dal titolo "Un rinoceronte tra i banchi" realizzata invece per il cortile dell'Istituto d'Arte Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, in via de' Romei 5, da poco restaurato e già noto come propulsivo centro per la diffusione e la valorizzazione dell'arte (visibile dal 16 al 19 aprile). Le installazioni sono state affiancate da un laboratorio teatrale sul testo di Ionesco "Il rinoceronte" che si è svolto dal 6 al 9 aprile organizzato dall'Associazione Basso Profilo della Facoltà di Architettura di Ferrara e da Zoeteatro.