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Le scelte di Ferrara sul teleriscaldamento

02-04-2013 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani *

Tanto di cappello a Graziano del Rio che chiude l'inceneritore di Cavezzano sostituito, per ora, da due discariche vicine (che noi non abbiamo e che certo sarebbe complicato dislocare visti i chiari di luna) e dal 2015 da un nuovo impianto di trattamento rifiuti che premia la selezione e quindi la raccolta differenziata, Non ho dubbi che sia una dei migliori sindaci in Italia ed e' questa la ragione per la quale a lui mi rivolgo spessissimo anche, ma non solo, nel suo ruolo di presidente dell' ANCI. Tuttavia prima di poter "copiare di sana pianta" quella scelta bisogna conoscere alcune
cosette che l'ing. Tavolazzi ignora o sottovaluta:
1) il "peso" di Reggio Emilia in Iren e' tre volte quello di Ferrara in Hera e questo conta quando si tratta di investimenti che se non sono aziendali vanno pagati dai cittadini in tariffa;
2) la provincia di Reggio Emilia e' tutta ""IREN" e non ha 4 gestori come Ferrara con un piano rifiuti che prevede gli speciali nelle discariche della provincia e quasi per intero i Rifiuti Solidi Urbani a Ferrara ed Ostellato;
3) se la quota di differenziata di Ferrara citta' e Reggio citta' e' piu' o meno la stessa, sopra il 50 %, in provincia di Reggio ci sono ameno 21 comuni sopra il 70% mentre a Ferrara molti comuni sono sotto il 40%;
4) l'inceneritore di Reggio, chiuso qualche anno fa per il pericoloso sforamento dei livelli di emissione, e' molto vecchio (risale agli anni 60) come quello di Via Conchetta che noi gia'  chiudemmo qualche anno fa, il livello delle emissioni di quell'impianto non e' paragonabile al nostro assolutamente inferiore (vedi Moniter)
5) l' impianto di Reggio e' completamente ammortizzato nei costi e la società' Iren fa conto ora su quello di Parma. Anche l' impianto di Ferrara, una volta ammortizzato l'investimento sara' oggetto di riflessione, a meno che non si voglia fare come quelli che promettono di spegnere e poi una volta eletti dicono che "purtroppo non si puo'";
6) come sottolineo al punto tre, deve crescere la raccolta porta a porta e la differenziata in tutta la provincia che oggi conferisce RSU (rifiuti solidi urbani) all' inceneritore di via Diana.. In ogni caso la produzione di rifiuti in Provincia è ormai da anni stabilizzata attorno a 250.000 t/a e arrivando al 65% di RD su TUTTA la provincia ( attualmente il dato 2011 è del 47% Ferrara dato 2012 è del 52%) rimarrebbero comunque circa 90.000 t/a di RIND da smaltire e l'unico impianto di smaltimento provinciale è il termovalorizzatore;
7) ad Ostellato esiste e funziona già un impianto di TMB (trattamento meccanico biologico) e un impianto di compostaggio e per fortuna che esiste altrimenti non saremmo autosufficienti per lo smaltimento dei ns rifiuti, a parte il fatto che anche questo impianto bisognerebbe decidere dove metterlo e non credo che riscuoterebbe applausi;
8) l'impianto TLR di Reggio Emilia è decisamente importante e ad oggi ha una volumetria allacciata più che doppia rispetto a quello di Ferrara; 12.7 M di mc. contro i nostri 5.3M di mc. L'alimentazione dell'impianto TLR di Reggio Emilia è quasi totalmente a gas, non a fonte geotermica come il nostro, quindi assai più inquinante ed è costituita da due grossi impianti cogenerativi per una potenza pari a quasi 100 MW oltre ad ulteriori 179 MW di potenza da caldaie a gas per integrazione e riserva.Il contributo del termovalorizzatore è decisamente modesto: 16 MW.

* - Sindaco di Ferrara