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MUSEI DI ARTE ANTICA - Comune di Ferrara e Università di Bergamo insieme per studiare gli affreschi con nuove tecniche

Le magie della luce nel salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia

19-03-2014 / Giorno per giorno

Questa mattina, mercoledì 19 marzo, è stato presentato ufficialmente ai giornalisti l'avvio della campagna di indagini scientifiche non invasive sulle pitture murali del Salone dei Mesi di palazzo Schifanoia. L'incontro si è svolto proprio nel salone dei Mesi di palazzo Schifanoia in via Scandiana 23 alla presenza degli assessori comunali alla Cultura Massimo Maisto e ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi, del direttore dei Musei Civici di Arte Antica Angelo Andreotti e il conservatore dei Musei Civici di Arte Antica Giovanni Sassu.

Al momento, hanno spiegato Angelo Andreotti e Giovanni Sassu, si è conclusa una prima fase di rilievi effettuati dall'Università di Bergamo utilizzando la particolare tecnica che sfrutta la rifrazione sui dipinti di luci a frequenze particolari. Dopo lo studio approfondito del materiale raccolto, che ha già evidenziato aspetti sconosciuti o solo ipotizzati degli affreschi e dei dipinti a secco, si deciderà come procedere anche in vista di azioni di restauro più articolate e approfondite delle pareti del celebre Salone dei Mesi a Palazzo Schifanoia. Grande soddisfazione hanno espresso gli assessori Maisto e Modonesi che, a un anno dalla riapertura seppur parziale dello storico edificio dopo il sisma del maggio 2012, hanno messo in campo per l'Amministrazione comunale interventi di restauro e riqualificazione grazie ai fondi post sisma pubblici (Stato, Regione), e privati (azienda Berluti), in parte già utilizzati insieme ad altre risorse provenienti da fondi regionali, rimborsi assicurativi e raccolte benefiche (concerto 'Campo Volo' e donazioni via Sms) per un totale di oltre 2,88 milioni di euro. "Entro maggio avremo il progetto preliminare - ha confermato l'assessore Modonesi - e contiamo di affidare i lavori entro la fine dell'anno. Interverremo sulla sicurezza antisismica delle strutture, sulla riorganizzazione dei diversi spazi museali interni, sull'accessibilità ai portatori di handicap e abbiamo intenzione anche di recuperare alcune aree del palazzo per dedicarle alla funzione didattica".   

 

 

L'Università degli Studi di Bergamo e il Comune di Ferrara insieme per indagare con metodi scientifici non invasivi le pitture murali del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia

 

L'Università di Bergamo e il Comune di Ferrara hanno da pochi giorni perfezionato una convenzione quadro, della durata di cinque anni, finalizzata all'esecuzione di indagini scientifiche delle pitture murali del celebre Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia.

Il progetto è ambizioso: realizzare analisi non invasive di tipo fotografico (riflettografie in infrarosso, infrarosso falso colore, fluorescenza UV) e di tipo spettroscopico per il riconoscimento dei pigmenti, relativamente alle porzioni dipinte ad affresco ma, soprattutto, a quelle dipinte "a secco" e oggi quasi del tutto invisibili. Tali indagini mirano a chiarire definitivamente la genesi tecnica delle suddette decorazioni murali e, se possibile, contribuire a ricostruirle graficamente e fotograficamente.

L'accordo nasce dalla collaborazione tra il Centro Arti Visive (CAV) dell'ateneo bergamasco e i Musei Civici di Arte Antica di Ferrara. Il CAV, fra i più importanti centri al mondo per indagini non invasive sulle opere d'arte, dal 2005 ha infatti preso in esame circa 4 mila opere conservate nei musei italiani ed internazionali dall'antichità romana al XX secolo, con particolare riferimento alla pittura veneta, lombarda ed emiliana dal Tre a Cinquecento. Da qui l'incontro con i Musei Civici di Arte Antica, i quali perseguono da anni l'obiettivo di approfondire le ricerche di carattere storico, artistico e scientifico delle pitture superstiti del Salone voluto da Borso d'Este nel 1469, al fine anche di perfezionare un nuovo modo di fruizione del Salone stesso che coniughi l'esperienza estetica di visita con i nuovi media.

Il team di lavoro è formato da Giovanni Carlo Federico Villa, direttore del CAV, professore di Storia dell'Arte Moderna e di Museologia e storia della critica d'arte presso l'Università degli Studi di Bergamo, da Gianluca Poldi, fisico e ricercatore presso lo stesso ateneo, da Angelo Andreotti e Giovanni Sassu, rispettivamente direttore e conservatore dei musei ferraresi, nonché promotori dell'iniziativa.

I primi risultati "a campione" emersi sono promettenti: oltre alla definizione di alcuni dei pigmenti e dei procedimenti tecnici impiegati nelle aree decorate ad affresco da Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti, Gherardo da Vicenza, sono particolarmente sorprendenti gli esiti delle indagini sulle pareti dipinte a tempera. Qui le procedure impiegate permettono infatti di cogliere ciò che l'occhio umano fatica a vedere come, ad esempio, alcuni dettagli nel mese di febbraio e di novembre o le ambientazioni cittadine delle scene dipinte attorno al camino. In generale, quindi, si riesce a chiarire quali parti fossero dipinte a secco, i motivi delle alterazioni e delle perdite del colore, fino a congetturare, in alcuni casi, quale aspetto avessero le parti perdute.

L'auspicio è che l'uso delle moderne tecnologie consentano di approfondire la conoscenza di uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte italiana, un'opera che, nonostante i tanti studi promossi attorno ad essa, continua a riservare sorprese e ad affascinare tanto gli studiosi quanto e i visitatori che ogni anno vi si recano in visita.



Riferimenti utili: http://cav.unibg.it/diagnostica/web/

 

 

Le immagini

Gianluca Poldi e Giovanni Carlo Federico Villa al lavoro all'interno del Salone dei Mesi (© foto Stefano Cavicchi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dettagli a confronto di un particolare del Mese di Febbraio, a sinistra in normali condizioni di luce, a destra fotografato attraverso fluorescenza UV (© foto CAV, Bergamo-Musei Civici di Arte Antica, Ferrara) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dettaglio del segno zodiacale dei pesci, Mese di Febbraio, fotografato in condizioni di luce normali (© foto CAV, Bergamo-Musei Civici di Arte Antica, Ferrara) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stesso dettaglio di foto 3. attraverso fluorescenza UV (© foto CAV, Bergamo-Musei Civici di Arte Antica, Ferrara)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per informazioni sulle indagini diagnostiche a Palazzo Schifanoia:

Giovanni Sassu (Musei Civici di Arte Antica) tel. 0532 232908;

g.sassu@comune.fe.it

 

Immagini scaricabili: