Comune di Ferrara

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In merito all'interpellanza del consigliere Rendine sul concorso per comandante della Polizia Municipale

13-02-2015 / Punti di vista

di Tiziano Tagliani *

Il Consigliere Rendine continua a bersagliarmi (costringendo di conseguenza, anche gli uffici comunali ad un lavoro istruttorio che li distoglie dalle loro ordinarie mansioni al servizio dei cittadini) con interpellanze caratterizzate da un costante leitmotiv: si presuppone, in modo più o meno velato, che l'Amministrazione comunale commetta irregolarità o addirittura atti illeciti, non si sa bene a quali fini. Delle due l'una: o il Comune di Ferrara è un vero e proprio nido di iniquità, una sorta di associazione a delinquere con a capo il sottoscritto, oppure il Consigliere Rendine - forse in mancanza di più validi argomenti - ha deciso di adottare una particolarissima forma di dialettica politica.

L'ultima perla in ordine di tempo, è la denuncia del cosiddetto "concorso-farsa" (cito un'espressione comparsa su una testata locale) per l'individuazione del comandante della Polizia Municipale. Facciamo un po' di chiarezza: non si tratta di un concorso, ma di una procedura per l'affidamento da parte del Sindaco di un incarico fiduciario a tempo determinato, istituto disciplinato dall'art. 110 del testo unico degli Enti Locali e dal decreto legge sulla Pubblica Amministrazione entrato in vigore la scorsa estate. La Commissione appositamente istituita per esaminare le candidature ha sostanzialmente due compiti: verificare, per ciascun candidato, la sussistenza dei requisiti previsti dal bando e tracciare un profilo dei candidati ritenuti ammissibili (ovvero in possesso dei requisiti predetti) che tenga conto dell'esperienza maturata, delle spinte motivazionali, e dell'attitudine individuale, per poi sottoporlo alle successive e decisive valutazioni del Sindaco, che affida l'incarico assumendosi ovviamente piena responsabilità della sua scelta di fronte ai cittadini e all'opinione pubblica. Questo è ciò che prevede l'ordinamento.
Se il Consigliere Rendine ha in mente un suo candidato ideale, lo dica, ne faccia il nome, se ne assuma anche lui la responsabilità di fronte ai cittadini, che potranno così farsi un'opinione sui motivi che inducono il consigliere a preferire una persona ad un'altra.

 

* Sindaco del Comune di Ferrara