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Elogio della gentilezza

03-03-2015 / A parer mio

di Debora Peca

La città di Ferrara ha spesso promosso incontri e iniziative sui temi della disabilità nei suoi molteplici aspetti: accessibilità a servizi e strutture, barriere architettoniche, inserimento lavorativo e scolastico, tempo libero e sensibilizzazione per la cittadinanza. 

Notissimo il progetto della scorsa primavera denominato "Ri-muoversi in centro", in cui si è osservata la città dal punto di vista delle persone con difficoltà motorie e sensoriali(stato dei marciapiedi, accesso ad  esercizi commerciali e a spazi per il tempo libero.
Trovo tuttavia che pur essendoci ancora molto da fare soprattutto in termini di educazione della cittadinanza che non vive nessuna disabilità (riscontriamo ormai quotidianamente l'utilizzo abusivo dei parcheggi riservati, oppure vediamo auto in sosta davanti a rampe d'accesso...), sia comunque da sottolineare un aspetto lodevole, che ho sperimentato da poco e di cui mi piacerebbe ringraziare pubblicamente: la gentilezza degli autisti degli autobus.
Qualcuno sorriderà e forse obietterà che si tratti di un dovere che fa parte del servizio, può darsi ma mi piace dire comunque GRAZIE ad ognuno di loro.
Con la carrozzina elettrica da diverso tempo mi muovo in città utilizzando autobus dotati di  pedane manuali o elettriche. Ovviamente per una persona come me, abituata per anni ad essere accompagnata in automobile da qualcuno, l'autobus è stata l'occasione di una nuova e sconosciuta autonomia. Il poter passare dal concetto di "mi portano amici o familiari" a "vado" è stata un'emozione ed una conquista di grande valore.
Così quando ho deciso di provare ad usare questo servizio pubblico, ho potuto osservare anche l'atteggiamento e lo stato d'animo degli addetti; dapprima ho notato sorpresa da parte degli autisti, ciò mi ha suggerito che non sono molti i passeggeri a quattro ruote. Ma subito dopo la sorpresa ho colto e sperimentato grande disponibilità a mettersi in gioco in una cosa mai fatta prima.
Ho sempre trovato in loro grande desiderio e determinazione  nel  riuscire a farmi salire sul bus sempre e comunque. E finora sono sempre arrivata a destinazione, come qualunque altro cittadino, trovando cordialità, aiuto e disponibilità nello sguardo. La gentilezza e la disponibilità ad imparare delle persone comuni e degli addetti ai servizi accrescono quella cultura della disabilità per cui a Ferrara ci battiamo da anni.
Ma la condizione necessaria affinchè sempre più persone con disabilità possano utilizzare tale servizio  è rendere i mezzi e il servizio pubblico sempre efficienti per TUTTI, in termini di manutenzione, sicurezza e con pedane sempre funzionanti, aggiungendole soprattutto sui mezzi che ne fossero ancora sprovvisti.
La manutenzione costante è una condizione inderogabile per rendere il servizio sempre migliore; più volte in passato ho sentito lamentele sul malfunzionamento delle pedane elettriche (più spesso soggette a malfunzionamento) e la domanda che ci ponevamo  era sempre la stessa: "Le pedane si deteriorano perché nessuna persona disabile usa gli autobus, o nessuna persona disabile usa gli autobus perché tanto le pedane non funzionano?"

La risposta è difficile da trovare, quel che è certo è che la buona Amministrazione è quella che rende il servizio pubblico efficiente e utile per tutti, nessuno escluso. Per rendere un servizio pubblico efficiente (in questo caso il trasporto), è necessaria però la volontà politica di investire costantemente risorse, affinchè tutti i cittadini possano scegliere e agire al pari degli altri (in questo caso scegliere come spostarsi per la città).