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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Una conversazione martedì 10 marzo alle 17 alla sala Agnelli

"A settant'anni dall'assassinio del teologo Dietrich Bonhoeffer"

09-03-2015 / Giorno per giorno

Martedì 10 marzo alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), per il ciclo 'Anniversari' verrà proposto un dialogo tra Giuliano Sansonetti e Maurizio Villani sul tema "A settant'anni dall'assassinio del teologo Dietrich Bonhoeffer".  L'iniziativa è a cura di Istituto Gramsci di Ferrara e Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
LA SCHEDA  (a cura degli organizzatori) - Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), fu esponente del rinnovamento teologico nell'età della secolarizzazione e membro della resistenza antinazista. Appartenne a quella minoranza di pastori evangelici che rifiutarono la decisione della Chiesa luterana tedesca di schierarsi dalla parte del nazionalsocialismo dando vita alla Chiesa confessante, testimone dell'incompatibilità della fede cristiana con la dottrina hitleriana. Arrestato nel 1943 dalla Gestapo, fu condannato a morte e impiccato nel campo di Flossemburg. Il pensiero di Bonhoeffer affronta temi centrali della teologia in una chiave decisamente critica nei confronti del cristianesimo istituzionale. Il saggio "Etica" (1941) studia il rapporto tra Dio e mondo, ridefinito alla luce dei criteri di "fedeltà al mondo" e di "fedeltà a Dio". Occorre salvaguardare l'autonoma rilevanza della dimensione umano-mondana, senza con questo disconoscere il suo fondamento divino. In "Resistenza e resa", scritta in carcere, Bonhoeffer si chiede quale sia l'avvenire del cristianesimo e della stessa idea di Dio in un mondo "divenuto adulto", che ha eliminato l'ipotesi del "Dio tappabuchi" e mostrato l'autonomia dell'uomo nella scienza, nella vita sociale, nell'arte, nella morale. In risposta, propone una interpretazione "non religiosa" del cristianesimo, secondo cui gli uomini devono riconoscere di dover vivere nel mondo "come se Dio non esistesse" e considerare che "l'essere cristiani non significa essere religiosi in un determinato modo... ma significa essere uomini".