Comune di Ferrara

giovedì, 16 maggio 2024.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Presentazione del libro "Manifesti raccontano... le molte vie per chiudere con la guerra"

BIBLIOTECA ARIOSTEA - Mercoledì 7 ottobre alle 17 alla sala Agnelli, in via Scienze

Presentazione del libro "Manifesti raccontano... le molte vie per chiudere con la guerra"

06-10-2015 / Giorno per giorno

Mercoledì 7 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), Daniele Lugli - già Difensore Civico della Regione Emilia-Romagna - presenterà "Manifesti raccontano... le molte vie per chiudere con la guerra" (Grafiche Futura Editore, 2014).

Il libro, curato da Vittorio Pallotti e Francesco Pugliese, presenta una scelta tra i più significativi dei cinquemila manifesti, realizzati da organizzazioni pacifiste di vari Paesi, raccolti dal Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale di Bologna.

La pubblicazione si avvale delle prefazioni di Peter van Den Dungen, docente di Storia dei movimenti pacifisti all'Università di Bradford (GB) e Joyce Apsel, dell'Università di New York.
 
LA SCHEDA  (a cura degli organizzatori) - Bertrand Russel, uno dei grandi filosofi del secolo scorso, ha scritto: "Nessuno dei mali che si vuole evitare con la guerra è un male così grande come la guerra stessa". Infatti, in alternativa alle guerre, moltissime ricerche hanno dimostrato l'efficacia di forme di lotta non-armate e nonviolente, come, ad esempio, quelle del popolo danese per difendere la vita degli ebrei danesi, e di quelli che in questo paese si erano rifugiati, che hanno salvato la quasi totalità di loro dallo sterminio nazista (vedi Hannah Arendt, La Banalità del Male, Feltrinelli, 1964, pp. 177-182). Anche ispirati al pensiero e all'azione di Russel, moltissime organizzazioni di base, in tutte le parti del mondo, hanno dato vita a manifestazioni, lotte nonviolente, non solo contro la guerra ma anche contro l'attuale modello di sviluppo che alla guerra è strettamente connesso. Per fare questo hanno anche messo a punto manifesti per annunciare queste iniziative, ed invitare le popolazioni a parteciparvi. Il Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale" di Bologna (CDMPI), che fa parte della Rete dei Musei per la Pace del mondo, ha raccolto, negli oltre trent' anni di vita, cinquemila manifesti di vari paesi, e, scegliendone i migliori, ha pubblicato recentemente questo bellissimo volume curato dal coordinatore del Centro, Vittorio Pallotti, e da Francesco Pugliese, docente e storico del Movimento per la Pace Italiano, con l'obiettivo di promuovere l'uso del manifesto come stimolo per un'efficace lavoro didattico di educazione alla pace.

 

Recensione di Angela Dogliotti Marasso del Movimento Nonviolento-MIR di Torino
È da poco stato pubblicato il volume Manifesti raccontano... le molte vie per chiudere con la guerra, frutto del lavoro di raccolta, ricerca e documentazione sui manifesti pacifisti condotto per 33 anni da Vittorio Pallotti e dai volontari del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale (cdmpi).
Il libro, curato dallo stesso Pallotti e da Francesco Pugliese, si apre con due Prefazioni, quella di Peter van Den Dungen (coordinatore generale della Rete internazionale dei Musei per la pace e docente nel Dipartimento di Studi per la Pace dell'Università di Bradford, in Gran Bretagna) e quella di Joyce Apsel (della New York University).
Diversi saggi introduttivi presentano, nella Prima parte, la storia della raccolta, catalogazione e conservazione dei manifesti pacifisti che, al 2013, ammontano a 4655 e che sono conservati nella casa per la pace "La Filanda" di Casalecchio di Reno, dal 2006. Il primo nucleo della raccolta risale alla fine degli anni Settanta.
I manifesti sono stati esposti in oltre 240 mostre, a partire dalla prima esposizione bolognese del 1985, organizzata da diverse associazioni pacifiste; una di queste (Antimilitarismo e disobbedienza nonviolenta-adn), nel 1999 cambiò nome e statuto nell'attuale Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale (cdmpi). Dal 2001 il cdmpi fa parte della Rete dei Musei per la pace.
Nella Seconda parte il testo si divide nelle 14 sezioni in cui sono classificati i manifesti: per il disarmo; marce per la pace-nonviolenza-lotte non violente; pace e cultura; educazione alla pace-archivi per la pace-Peace Studies; obiezioni di coscienza; le difese alternative; i diritti umani; il divario Nord-Sud del mondo; l'Onu e le costituzioni per la pace; donne per la pace; religioni e pace; pacifismo-persone e movimenti per la pace; ecologia e ambientalismo per la pace; manifesti di denuncia. Ogni sezione si apre con un saggio ricco di dettagliate informazioni su personaggi ed eventi relativi alla tematica, prosegue con la presentazione di tre o più manifesti e si conclude con due strumenti molto importanti per chi volesse utilizzare questo materiale a scopo didattico o di ricerca: un elenco degli altri manifesti del catalogo cdmpi sullo stesso tema, e un'accurata bibliografia.
Uno degli obiettivi - sia della raccolta dei manifesti, sia della nascita di questo libro - è infatti quello di promuovere l'uso del manifesto come stimolo per un efficace lavoro didattico di educazione alla pace. Il testo raccoglie in effetti una miniera di informazioni, che difficilmente si potrebbero trovare tutte insieme altrove, sulla miriade di iniziative che in tutto il mondo sono state organizzate con l'intento di lottare contro la guerra e lavorare per la pace e la nonviolenza. Rappresenta dunque, in questo senso, un pezzo significativo di storia della pace.
Nella Terza parte del volume, infine, sono presenti diversi saggi di riflessione teorica sul manifesto come strumento per passare dal "documento di pace" alla "storia di pace", sulla sua importanza storica nella lotta per la pace, sul suo linguaggio, sulle emozioni che suscita...; si chiude con una intervista ad Umberto Eco.
Come scrive Peter van Den Dungen nella Prefazione:
"Questo libro [...] è dunque uno strumento unico e utilissimo che sarà calorosamente accolto, tra gli altri, da studiosi della società, militanti pacifisti, educatori, studiosi dei fenomeni culturali. [...] è un contributo e una guida estremamente rilevante [...]".

Immagini scaricabili:

manifesti