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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Giovedì 26 novembre alle 17 nella sala Agnelli per il ciclo 'In Evidenza'

Giorgio Mantovani e Leopoldo Santini presentano la loro "Ferrara svelata"

25-11-2015 / Giorno per giorno

Giovedì 26 novembre alle 17 per il ciclo "In Evidenza", nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) si terrà la presentazione del volume "Ferrara svelata" (2G Editrice, 2015) di Giorgio Mantovani e Leopoldo Santini, prefazione di Cristiano Bendin con foto tratte da "Ferrara 1925-1928" di Enrico Zerbini.
Alla presenza degli autori interverranno Gianni Cerioli, Cristiano Bendin, Enrico Zerbini e Giulia Gruppioni. In collaborazione con Il mercatino del Libro.
LA SCHEDA - Il volume raccoglie gli articoli apparsi nel numero domenicale de Il Resto del Carlino dal 2008 al 2012 nella rubrica "La Ferrara nascosta". Lo spunto lo aveva dato primieramente Santini proponendo un approfondimento storico-artistico della Certosa di Ferrara con i suoi monumenti e personaggi illustri, da sempre argomento prediletto delle sue frequentazioni di storia locale. Da lì poi il raggio d'interesse si era ampliato includendo ricerche disparate su argomenti a volte poco trattati o comunque visti da ottiche diverse. Nascono così gli approfondimenti su chiese e conventi, negozi storici o ormai scomparsi ma la cui fama è rimasta nel tempo, strade con emergenze storiche, palazzi, monumenti, curiosità, usi e costumi, personaggi tipici entrati nella leggenda cittadina, artisti e loro ritrovi, momenti storici significativi, riflessioni sulla toponomastica e sulle innovazioni tecnico industriali, sulla nuova edilizia, senza dimenticare le corse al palio, il corpo dei pompieri, le antiche farmacie e la professionalità degli speziali, i fornai e la loro arte e tanto altro. Netta è la prevalenza d'interesse per il centro cittadino, ma con puntate anche fuori mura. La focalizzazione degli autori è sempre sul passato, ma questo stimola la riflessione del lettore e il senso critico nel valutare l'esistente, lo scomparso, il trasformato. La città ci appare allora come un organismo vivente, in continuo divenire, capace di modificarsi in relazione alle necessità ma sempre vitale. (Silvia Villani)